La grande livellatrice |
Walter Scheidel
IL LIBRO – Si può trovare una cura per la disuguaglianza che non sia peggio della malattia? Da quando gli esseri umani hanno iniziato a coltivare la terra, ad allevare bestiame e a trasmettere i loro beni ai figli, si è realizzata una ripartizione squilibrata delle risorse: in altri termini, la concentrazione del reddito ha proceduto di pari passo con la civilizzazione. Nel corso di migliaia di anni, solo quattro «forze» - come i cavalieri dell'apocalisse - si sono mostrate efficaci nel ridurre la disuguaglianza: le grandi guerre, il fallimento degli stati, le rivoluzioni e le epidemie. Tutti eventi traumatici. Oggi la violenza che ha limitato la disuguaglianza nel passato sembra essere diminuita, ma che ne è delle prospettive per un futuro più equo? Le politiche attuate negli ultimi cinquant'anni per combattere il fenomeno non hanno dato risultati concreti: al contrario, le disparità di reddito sono aumentate quasi ovunque nei paesi occidentali. Un certo grado di disuguaglianza, che la stabilità e l'economia di mercato comportano, è forse il prezzo da pagare per vivere pacificamente? DAL TESTO – "Considerando la storia nel suo complesso, ognuna delle principali compressioni documentabili della disuguaglianza materiale è stata guidata da uno o più di queste quattro forze livellatrici. Inoltre, guerre di massa e rivoluzioni non si limitarono ad agire solo sulle società direttamente coinvolte in questi eventi: le guerre mondiali e l'esposizione alla sfida comunista influenzarono le condizioni economiche, le aspettative sociali e le decisioni politiche anche degli altri paesi. Questi effetti a catena hanno ulteriormente ampliato le conseguenze del livellamento fondato su conflitti violenti. Ciò rende difficile distinguere gli sviluppi avvenuti in gran parte del mondo dopo il 1945 dagli shock precedenti e dai loro continui riverberi. Sebbene la diminuzione delle disparità reddituali nell'America Latina d'inizio XXI secolo possa essere il candidato più promettente per l'egualizzazione non violenta, questa tendenza è rimasta relativamente di modesta portata, e la sua sostenibilità è incerta." L'AUTORE – Walter Scheidel insegna Storia antica alla Stanford University. Fra i suoi libri recenti: «The Science of Roman History» (Princeton University Press, 2018) e «On Human Bondage: After Slavery and Social Death» (Wiley Blackwell, 2017). INDICE DELL'OPERA - Introduzione. La sfida della disuguaglianza («Una disuguaglianza pericolosa e crescente» - I Quattro cavalieri - Di che cosa non parla questo libro – Strumenti - È così importante?) - Parte prima. Breve storia della disuguaglianza - I. L'origine della disuguaglianza (Livellamento primordiale - Il grande aumento della disuguaglianza - «L'originario 1%») - II. Imperi della disuguaglianza (La Cina antica - L'Impero romano - Modelli imperiali) - III. Alti e bassi (Vette gemelle - Nuove vette - Oltre l'Europa - Il «lungo XIX secolo») - Parte seconda. Guerra - IV. Guerra totale («La situazione bellica si è sviluppata in modo non necessariamente favorevole al Giappone»: la guerra totale come livellatrice totale - «Il futuro non sarà mai più deciso da pochi»: il livellamento rafforzato e consolidato) - V. La Grande compressione («Il dramma di un'altra Guerra dei trent'anni»: il grande livellamento della disuguaglianza dal 1914 al 1945 - «Un periodo rivoluzionario nella storia del mondo è il momento più opportuno per fare cambiamenti radicali invece di semplici rattoppi»: da shock violenti a riforme egualizzatrici) - VI. Conflitti in età preindustriale e guerre civili («L'energia che si poteva imprimere alla guerra non aveva più contrappeso»: la (ri)nascita della mobilitazione generale a fini bellici in Occidente - «Uomini di servizio per l'agricoltura e la guerra»: la mobilitazione generale nelle guerre premoderne - «Quel nemico! Mi strappò di dosso il vestito, e ne rivestì la sua donna!»: le guerre premoderne tradizionali - «Non tenevamo più il conto di quanto avevamo ucciso, ma solo di quanto ci avrebbe fruttato»: la guerra civile - «Costi quel che costi»: guerra e disuguaglianza) - Parte terza. Rivoluzione - VII. Il comunismo («Per il potere del proletariato»: il livellamento rivoluzionario nel XX secolo - «Guerra a morte ai ricchi»: la Rivoluzione russa e il regime sovietico - «La più orribile guerra di classe»: la Cina di Mao - La «nuova gente»: altre rivoluzioni comuniste - «Tutti spazzati via»: la rivoluzione trasformativa come livellatrice violenta) - VIII. Prima di Lenin («Importa soprattutto far cadere le teste dei ricchi»: la Rivoluzione francese - «Daranno ogni cosa a Dio affinché se ne possa usare comunitariamente»: la Rivolta dei Taiping - «I contadini cercarono di migliorare con la forza la loro condizione»: le rivolte rurali - «Viva il popolo e muoiano i lupi»: rivolte urbane e nelle città-stato - «Furono così interamente distrutti»: esiti) - Parte quarta. Crollo - IX. Fallimento dello stato e collasso sistemico («Sogghigno di fredda autorità»: il livellamento provocato dal fallimento dello stato e dal collasso sistemico - «Volpi e lepri si rincorrono là dove fino a poco tempo fa dimoravano i grandi dello stato»: la distruzione dell'élite Tang - «Oppresso da tanti flagelli, estenuato da tante avversità»: la disintegrazione dell'Impero romano d'Occidente - «Molte delle città di quel periodo non ci sembrano, oggi, particolarmente imponenti»: il collasso sistemico nel Mediterraneo della tarda Età del bronzo e nell'America precolombiana - «L'abbattimento possa cadere sul tuo palazzo costruito per rallegrare il cuore!»: fallimento dello stato e declino delle élite nel Medio Oriente antico - «Il paese a pezzi»: fallimento dello stato nella Somalia odierna - Tutti gli stati predatori si somigliano, ma ogni loro crollo livella in modo diverso) - Parte quinta. Epidemie - X. La Morte nera (Il Quarto cavaliere: microbi, Malthus e mercati - «Ognuno credea che fusse finemondo»: la pandemia tardomedievale) - XI. Pandemia, carestia, guerra («Nati per morire»: la nuova pandemia mondiale - «I morti erano più numerosi dei vivi»: la peste di Giustiniano - «Città abbandonate ridotte a rovine e boscaglia»: la peste antonina - Il livellamento indotto dalla carestia: scarsi effetti benefici - «Tutto il mondo abitato è cambiato»: il livellamento provocato dalle pandemie e i limiti della nostra conoscenza - «Dio ha umiliato i potenti»: Augusta nella Guerra dei trent'anni) - Parte sesta. Alternative - XII. Riforma, recessione e rappresentanza («Padre di tutte le cose e di tutte re»? Alla ricerca di un livellamento pacifico - «Finché esso non fosse divenuto una tempesta tanto forte da sradicare ogni cosa?»: la riforma agraria - «Spezzare le tavole»: riduzione del debito ed emancipazione - «Su una base solida e prospera»: le crisi economiche - «Ma non possiamo averli entrambi»: la democrazia) - XIII. Sviluppo economico e istruzione («Una lunga oscillazione»: crescita, competenze e disuguaglianza - «Se unisci capacità intellettuale e professionale a una coscienza sociale puoi cambiare le cose»: livellamento senza shock?) - XIV. E se... Dalla storia al controfattuale («Niente di nuovo sotto il sole?»: lezioni della storia - «L'enorme disuguaglianza delle ricchezze»: dalla disuguaglianza alla violenza? - «La pace nel nostro tempo»: esiti alternativi) - Parte settima. Disuguaglianza e futuro del livellamento - XV. La nostra epoca (La ripresa della disuguaglianza - Mercati e potere) - XVI. Che cosa ci riserva il futuro? (Sotto pressione - Ricette - Un mondo senza cavalieri?) - Appendice. I limiti della disuguaglianza – Ringraziamenti - Riferimenti bibliografici - Indice dei nomi |