I Naqshbandī Stampa E-mail

Demetrio Giordani

I Naqshbandī
Uomini, storia e dottrine di un ordine sūfī


Editoriale Jouvence, pagg.225, € 20,00

 

giordani naqshbandi  IL LIBRO – La Naqshbandiyya è attualmente uno degli ordini sūfī più diffusi nel mondo islamico, soprattutto nella sua parte orientale. In Turchia, Siria, Iraq, India, Pakistan, Indonesia e nell'Asia Centrale la presenza dell'ordine ha sempre avuto effetti concreti su vari aspetti della vita sociale, sulla formazione delle élite politiche, sull'educazione e soprattutto sulla vita spirituale di migliaia e migliaia di uomini e donne. La storia dell'ordine inizia con la nascita dell'Islam e continua durante i secoli fino ai tempi attuali; un tempo veniva chiamata Tariqa-yi Khwajagan, "La Via degli antichi maestri", ma acquisisce il suo nome caratteristico dopo il magistero del grande santo di Bukhara Khwaja Baha'uddin Naqshband (m. 1389), che dotò l'ordine di regole precise e di una identità più definita. Il libro descrive la storia della branca indiana dell'ordine naqšbandī-muğaddidī-mazharī, dall'origine fino ai giorni nostri, seguendo il filo della letteratura agiografica tradizionale, includendo alcuni capitoli più specificamente descrittivi delle dottrine di Shaikh Ahmad Sirhindi, il "rinnovatore del secondo millennio" dell'Islam (m. 1625), figura centrale dell'ordine, e del suo pronipote Shah Abu Said Faruqi (m. 1835).
  Questo saggio è un tentativo di ricostruire l'intera storia dell'ordine naqšbandī-muğaddidī-mazharī dalle origini fino ai nostri giorni, ripercorrendo la silsila, la catena iniziatica dei maestri. I capitoli seguono il modello dei repertori biografici tradizionali, in cui il piano agiografico e quello più propriamente storico si sovrappongono. Un capitolo è dedicato ad alcune figure preminenti, a coloro che hanno avuto un ruolo decisivo nella storia dell'ordine e sui quali è stato possibile raccogliere la maggior parte del materiale. Per questo motivo, ampio spazio è riservato alle figure di Bahā'uddīn Naqšband e di Šayh Ahmad Sirhindī, rispettivamente il fondatore e il rinnovatore, alle loro opere e alla loro dottrina.

  DAL TESTO – "Il principio naqšbandī della "solitudine nella folla" ha un indubbio sapore malāmatī. L'attitudine a nascondere agli occhi dei propri simili la propria vera natura interiore e a fare del tutto per apparire esteriormente insignificanti, o addirittura peggiori degli altri per attirare il biasimo, come metodo pratico di progressione spirituale, è tipica di quel gruppo di sūfī che Huğwīrī chiama Malāmatiyya o "gente del biasimo", e che Sarīf al-Ğurğānī (m.1413) definisce come: "Chi non manifesta nel loro essere esteriore ciò che contiene il loro essere interiore e che si sforza di realizzare perfettamente la sincerità (ihlās) nel culto". Muhyīddīn Ibn 'Arabī parla dei Malāmātī nelle Futūhāt: come di quelli che "conoscono, ma non sono conosciuti", il cui rango spirituale è superiore a quello dei sūfī (al-sūfiyya) e a quello dei semplici "devoti" (al-'ubbād); per lui appartengono a quel gruppo il Profeta stesso, Salmān al-Farīsī, Abū Sa'īd al-Harrāz e Bayazīd al-Bistāmī."

  L'AUTORE – Demetrio Giordani insegna Storia dei Paesi islamici all'Università di Modena e Reggio Emilia. Ha curato la traduzione dall'arabo di alcuni trattati di Abu 'abd al-Rahman al Sulamī ("Introduzione al Sufismo", 2002; "La scala di luce", 2006) e la traduzione del Mabda' wa Ma ād di Shaykh Ahmad Sirhindī ("L'inizio e il ritorno", Mimesis 2003). Per Mimesis ha pubblicato nel 2010 "La Vita Perfetta" di Mīrzā Maz har Jān-i Janān e nel 2012 ha curato l'edizione del volume "Faith and Practice in South-Asian Sufism" nella collana "Oriente Moderno" dell'Istituto per l'Oriente di Roma. Più recentemente ha tradotto il trattato sul cuore di Al-Hakīm al-Tirmidī ("Le Profondità del Cuore", Jouvence 2015).

  INDICE DELL'OPERA - La catena iniziatica dei maestri dell'ordine naqšbandī-muğaddidī-mazharī - Introduzione - Capitolo I. Le origini - Capitolo II. La via dei Hwājagān - Capitolo III. Hwāja bozorg, il grande maestro - Capitolo IV. Da Samarcanda all'India - Capitolo V. Il Rinnovatore - Capitolo VI. Gli eredi - Capitolo VII. Il poeta di Delhi - Capitolo VIII. Il servo di 'Alī - Capitolo IX. La "Guida degli Aspiranti" - Capitolo X. L'esilio e la rifondazione - Capitolo XI. Un custode della tradizione nel mondo contemporaneo - Bibliografia - Indice dei nomi e dei luoghi