La grande strategia di Roma nell'età della Prima guerra punica Stampa E-mail

Luigi Loreto

La grande strategia di Roma nell'età della Prima guerra punica
(ca. 273 - ca. 229 a.C.)
L'inizio di un paradosso


Jovene Editore, pagg.286, € 35,00

 

loreto strategia  IL LIBRO – Questo libro ricostruisce non già la storia della Prima guerra punica, ma quella della grande strategia di Roma in un periodo più ampio che include, come una eccezione, come una enclave nelle sue differenze maggiori, la grande strategia degli anni 264-241.
  In effetti la guerra con Cartagine è la conseguenza di una rivoluzione vera e propria nelle percezioni macrostrategiche romane che si impone repentinamente nella metà degli anni '60 e viene superata definitivamente nell'immediato ridosso della conclusione della guerra, che vede non già il passaggio a una nuova grande strategia, ma il ritorno agli indirizzi precedenti.
  La ricerca include anche una considerazione analitica di gran parte delle questioni poste a livello strategico dalle guerre del periodo 273-229 e in taluni casi anche del livello operativo, finendo con il costituire sostanzialmente anche, sotto questo taglio prospettico, una storia militare del conflitto romano-cartaginese.
  Come parametro analogico di riferimento - se per Cartagine quello ovvio e tradizionale è l'Inghilterra – l'Autore assume - e non poteva essere diversamente – quello della storia della più tipica potenza continentale con proiezione marittima, la Francia. L'analogia costituisce un metodo storiografico e va adoperata come tale. Ovviamente non si tratta di leggere una storia con un'altra, ma solo di trarre da quella meglio nota elementi utili per la comprensione dell'altra, nel porre questioni e nell'inquadrare i risultati.

  DAL TESTO – "È solo la guerra annibalica e soprattutto gli sviluppi orientali delle sue conseguenze che retrospettivamente le attribuiscono un significato maggiore come premessa, come isagoge, cioè un significato ex post che originariamente non le inerisce.
  "D'altro canto la Prima guerra punica non è una vittoria di Roma soltanto non è una sua sconfitta. Roma non vince la guerra, semplicemente riesce a non perderla; ma geopoliticamente e macrostrategicamente ne esce profondamente indebolita. È una elle conclusioni di questo libro.
  "Due equivoci - almeno - condizionano la percezione storiografica di essa. La sua collocazione istintiva in una linea teleologicamente di progressiva e inarrestabile espansione di Roma. Se risale alla storiografia antica, tale anamorfosi continua a condizionare anche i moderni."

  L'AUTORE – Luigi Loreto, nato a Roma nel 1963, è professore ordinario di Storia romana nella seconda Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli e direttore della Collana "Storia Politica, Costituzionale e Militare del Mondo Antico" (Jovene). È autore di numerosi libri e articoli comparsi su riviste nazionali e internazionali di storia e antichistica (Historia, Klio, Atene e Roma, Quaderni di storia, Mélanges de l'École française di Roma).

  INDICE DELL'OPERA – Prefazione - L'inizio di un paradosso. Dalla Quellenforschung alla grand strategy. Osservazioni preliminari - I. Sul paradosso - II. Sulla grande strategia - Parte I. La rivoluzione macrostrategica del 264. L'invenzione del pericolo cartaginese - A. La nuova grande strategia - I. Polibio e il documento sulla grande strategia romana del 264 - II. Phobos e forward strategy. Contenuto e genesi della rivoluzione macrostrategica del 264 - III. Nemici, non più amici. Assurdità della rivoluzione macrostrategica - IV. Einkreisung-Panik anno 264. Il mirror-thinking e la genesi della rappresentazione romana della grande strategia cartaginese - B. L'imbroglio messinese. Lo scoppio della guerra cartaginese e la grande strategia romana - I. A Roma - II. Men on-the-spot - Parte II. Quadrante marittimo e fattore navale. Il ruolo variabile del sea-power nella grande strategia romana, 311-229 a. C. - A. La storia di un divenire navale? - I. Roma come potenza navale dal IV sec. al 264 - II. La proiezione marittima del 261-260 - III. Il passaggio alla strategia navale - IV. L'adozione della strategia navale e la rappresentazione del Tirreno. Sardegna e Corsica - V. La strategia navale del 260-256 e il suo significato per la individuazione della concezione romana del sea-power - B. Da Drepana (e dall'Ecnomo) alle Egadi. Il fallimento macrostrategico navale romano - I. Il fallimento navale - II. Il significato macrostrategico del fallimento navale - Parte III. Quadranti e meccanismi - I. Il meccanismo dei presidi e il "limes" mediorepubblicano (I. Il meccanismo fino al 264 - II. Il meccanismo fino al 218) - II. I meccanismi della grande strategia, I. "χρώμενοι τή βία", 280-225 a. C.: il way of warfare romano come totalizzazione della guerra e oltranzismo bellico (I. Polibio e il Roman Way of Warfare - II. La guerra produce la guerra. Il meccanismo totalizzante e l'oltranzismo bellico nella grande strategia romana - III. Toujours l'attaque. La dottrina dell'offensiva poliadica e le sue trasformazioni) - III. I meccanismi della grande strategia, II. Forza militare e coercizione politica: persuasione, dissuasione e terrorismo strategico - IV. Comprendere la grande strategia degli altri. L'intelligence - V. La grande potenza fragile. Il quadrante interno, 273-225 a. C. - VI. Da Nord Est a Nord Ovest. I tre quadranti di Settentrione - VII. Il quadrante orientale ellenistico e il quadrante internazionale. La guerra regionale e l'impossibilità della guerra mondiale - Parte IV. Demografia economia e finanza di guerra. La grande strategia e l'amministrazione dei numeri della guerra - I. L'amministrazione del man power. La grande strategia e la rappresentazione del fattore demografico (I. L'impiego del man power - II. La manovra demografica e la proletarizzazione della guerra) - II. Finanza di guerra ed economia. La manovra economico-finanziaria come fattore della grande strategia (I. Finanza di guerra - II. La manovra economica - III. La situazione economica) - Appendici alla Parte IV. I numeri della guerra, 264/263-242/241. Man power, sea-power, perdite umane, poste finanziarie attive e passive - Appendice 1. I numeri del man power navale. Consistenza media degli equipaggi e rapporto cittadini/alleati nella composizione della flotta - Appendice 2.1. I numeri del sea-power romano. La consistenza della flotta e il numero di unità armate, 261-242 a. C. - Appendice 2.2. Tabella cronologica degli armamenti navali romani e alleati - Appendice 3. Le quaranta navi perdute di Regolo - Appendice 4. La storicità dei dati numerici navali tramandati dalle fonti antiche - Appendice 5. Livello di man power assoluto impiegato da Roma nella guerra con Cartagine, 264-242 a. C. - Appendice 5.1. Sinossi analitica annuale dei dati sulle forze umane terrestri e navali impiegate da Roma - Appendice 5.2. Tabella riassuntiva annuale delle forze impiegate - Appendice 5.3. Analisi dei dati in termini di legioni equivalenti - Appendice 6. I numeri assoluti delle perdite del conflitto - Appendice 6.1. Perdite navali - Appendice 6.2. Perdite terrestri - Appendice 7. I numeri della finanza di guerra - Appendice 7.1. Spese navali in valori assoluti - Appendice 7.2. Spese militari dirette complessive in numero indice - Appendice 8. Poste attive straordinarie della finanza di guerra romana - Parte V. Una Jeune Ecole romana e la conclusione della guerra. La concezione romana del sea-power da Cossyra alle Egadi, 254-241 a. C. - Parte VI. Costruire grandi strategie. Autori caratteristiche e sede della decisione macrostrategica - Parte VII. La necessità di non vincere una guerra - I. Sconfitta macrostrategica e illusione di vittoria - II. Da Catulo a Regolo. La necessità di non vincere una guerra - III. La durata di una guerra - IV. Il paradosso della mimesi - V. Mahan vs MacKinder nell'età della Prima guerra punica - Appendici generali (Appendice I. Caudex, cos. 264, fratello o figlio del Censore 312 - Appendice II. Una informativa diplomatica romana a Cartagine nel 264 - Appendice III. La astoricità di Front. 1.4.11 - Appendice IV. Un dimenticato doppio attraversamento dello Stretto, 263 a. C. - Appendice V. Le istruzioni del senato ai consoli nel 256 e gli obiettivi della spedizione africana - Appendice VI. Il ruolo di Malta nel sistema macrostrategico cartaginese e la ragione della spedizione romana del 257 contro di essa - Appendice VII. Atilio Regolo e il Fachidiotismus militare romano - Appendice VIII. Le forme giuspubblicistiche della presenza romana in Sicilia e il suo (non) guarnigionamento tra 241 e 227/225 a. C.) - Bibliografia