Le virtù del nazionalismo Stampa E-mail

Yoram Hazony

Le virtù del nazionalismo

Guerini e Associati, pagg.328, € 21,50

 

hazony guerini  IL LIBRO – Un pensiero eterodosso per un libro audace che, sin dal titolo, sa di ispirare sospetto e finanche avversione. Dall'abbrivio, le pagine si susseguono attualissime, scomode, meditate, controcorrente e, in definitiva, necessarie, anche per chi si troverà in disaccordo con l'autore. Non ci sono infingimenti né sconti, risaltando così la forza di un ragionamento pacato eppure stringente. Il Nazionalismo, che per l'autore coincide con l'autodeterminazione dei popoli e con un mondo di nazioni libere e indipendenti, si oppone all'Imperialismo, cioè a qualsivoglia forma di governo che voglia unire l'umanità, portando pace e prosperità, sotto l'egida di un unico regime politico. Imperialista, per Hazony, fu, specie dal 1989 a oggi, la politica degli Stati Uniti d'America che, sino a tempi recenti, ha cercato di imporre una pax americana, ricalcando il modello imperiale della pax romana. Ma imperialista sarebbe pure l'Unione Europea, rispetto alle singole nazioni membro. Dalla Bibbia a Locke e alla dottrina liberale, dal pensiero ebraico al protestantesimo, dal Sacro Romano Impero alla nostra controversa e travagliata attualità: una rilettura puntuale e originale dello stallo contemporaneo a cui è giunto il sistema simbolico ed economico-politico occidentale. La stampa in lingua inglese, da una parte all'altra dell'Atlantico, seguita a parlarne, tra resistenze ed entusiasmi, ivi incluso il premio di Conservative Book per il 2019. Una lettura che non può essere elusa.
  Nella prima parte del libro, «Il nazionalismo e la libertà in Occidente», l'Autore delinea un contesto storico generale per comprendere lo scontro che si è svolto in seno alle nazioni occidentali tra nazionalismo e imperialismo. Introduce poi la distinzione tra un ordinamento politico basato sullo Stato nazionale, che mira cioè a governare soltanto una nazione, e un ordinamento il cui scopo sia di portare pace e benessere attraverso l'unificazione dell'intero genere umano sotto un singolo regime politico, ossia lo Stato imperiale.
  Nella seconda parte, «In difesa dello Stato nazionale», argomenta a favore di un mondo organizzato in Stati nazionali indipendenti, ritenuto il miglior ordine politico, mostrando via via perché dovremmo rigettare l'imperialismo che oggi è molto in voga. Questa parte del testo propone una filosofia dell'ordinamento politico, articolata sul confronto fra tre concorrenti modalità di organizzazione del mondo politico, così come le conosciamo dall'esperienza.
  Nella terza parte, «Antinazionalismo e odio», viene esaminato l'argomento più comunemente impiegato contro le politiche nazionalistiche, ossia quello secondo cui il nazionalismo alimenti l'odio e il fanatismo, comparando l'odio tra gruppi avversari tribali o nazionali, che si sentono minacciati gli uni dagli altri, con l'odio che i propugnatori di ideologie imperialiste o universaliste nutrono verso quei gruppi tribali o nazionali che non accettano la loro pretesa di portare salvezza e pace al mondo.
  Nella conclusione, «Le virtù del nazionalismo», Hazony si diffonde sul rapporto tra nazionalismo e carattere personale. Si sente spesso ripetere che il nazionalismo corromperebbe gli esseri umani. È un'opinione sostenuta da cristiani e musulmani, liberali e marxisti, e da tutti coloro che considerano criminale il nazionalismo perché erigerebbe tra i popoli delle barriere che, al contrario, dovremmo abbattere. Il punto di vista dell'Autore è assai dissonante: essere nazionalisti è una virtù. Ne dà conto, mostrando come l'orientamento verso un ordine di nazioni indipendenti permetta peraltro l'estrinsecarsi di alcuni specifici e positivi tratti caratteriali, altrimenti impossibili da sviluppare e coltivare fintantoché si rimane legati al sogno dell'impero.

  DAL TESTO – "Ho scritto questo libro con il proposito di stilare un'esposizione dei motivi per essere un nazionalista. Al fine di contribuire a una discussione che sia il più possibile perspicua e comprensibile, considererò il «globalismo» per ciò che evidentemente è, ossia una versione del vecchio imperialismo. Parimenti, non sprecherò tempo nell'ingentilire il nazionalismo definendolo «patriottismo», come attualmente sono soliti fare nei circoli in cui il nazionalismo è considerato sconveniente. Generalmente, con il lemma patriottismo ci si riferisce all'amore e alla fedeltà di una persona per la propria nazione indipendente. Il termine nazionalismo può essere usato come sinonimo di ciò, quando si parla di Mazzini, in quanto nazionalista italiano, o di Gandhi, in quanto nazionalista indiano. Eppure, il nazionalismo può essere anche qualcos'altro. [...] esiste una lunga tradizione che impiega questo termine per riferirsi a una teoria sul miglior ordinamento politico possibile. Si tratta di una teoria anti-imperialista, che mira alla creazione di un mondo di nazioni libere e indipendenti. È con questa specifica accezione che uso tale parola nel mio libro."

  L'AUTORE – Yoram Hazony è uno dei più vivaci pensatori israeliani contemporanei: filosofo, teorico politico e biblista. Presidente del The Herzl Institute di Gerusalemme, una delle più interessanti nuove istituzioni accademiche israeliane, fondò alcuni anni fa, nel 1994, il prestigioso Shalem Center, un avanzato centro di ricerca e di promozione degli studi umanistici, cercando di integrare tradizione e modernità. Ebreo osservante e sionista, formatosi presso le più insigni università israeliane e statunitensi, è noto in Israele, negli Stati Uniti e nel Commonwealth per i suoi originali contributi agli studi biblici e politici.

  INDICE DELL'OPERA - Introduzione. Un ritorno al nazionalismo – Parte prima. Il nazionalismo e la libertà in Occidente - I. Due visioni dell'ordine mondiale - II. La Chiesa di Roma e la sua visione dell'impero - III. L'edificazione protestante dell'Occidente - 51 IV. John Locke e il costrutto liberale - V. Il nazionalismo calunniato - VI. Il liberalismo come imperialismo - VII. Alternative nazionaliste al liberalismo – Parte seconda. In difesa dello Stato nazionale - VIII. Due generi di filosofia politica - IX. Le fondamenta dell'ordinamento politico - X. Come sono nati davvero gli Stati? - XI. La famiglia e l'impresa - XII. Impero e anarchia - XIII. La libertà nazionale come principio ordinatore - XIV. Le virtù dello Stato nazionale - XV. Il mito della soluzione federale - XVI. Il mito dello Stato neutro - XVII. Un diritto all'indipendenza nazionale? - XVIII. Alcuni principi sull'ordinamento in Stati nazionali - Parte terza. Antinazionalismo e odio - XIX. L'odio può essere un argomento contro il nazionalismo? - XX. Le campagne diffamatorie contro Israele - XXI. Immanuel Kant e il paradigma antinazionalista - XXII. Due lezioni da Auschwitz - XXIII. Perché le atrocità perpetrate dal Terzo Mondo e dall'Islām passano sotto silenzio? - XXIV. La Gran Bretagna, gli Stati Uniti e altre nazioni deplorevoli - XXV. Perché gli imperialisti odiano? - Conclusioni. Le virtù del nazionalismo - Indice dei nomi