La genesi del neofascismo in Italia Stampa E-mail

Nicola Tonietto

La genesi del neofascismo in Italia
Dal periodo clandestino alle manifestazioni per Trieste italiana
(1943-1953)


Le Monnier, pagg.VI-362, € 26,00

 

tonietto neofascismo  IL LIBRO – Questo libro affronta un tema finora esplorato solo parzialmente dalla storiografia: le vicende, le dinamiche, i protagonisti del neofascismo italiano nei suoi primi anni di vita, a partire dai piccoli gruppi che si formarono nel Sud Italia occupato dagli Alleati, per passare alla nascita del Movimento Sociale Italiano e alla piena legittimazione acquisita all'interno del panorama politico del dopoguerra. Grazie alla ricca documentazione d'archivio, italiana e straniera, la ricerca segue i percorsi e le reti di quanti si mossero nel solco dell'eredità fascista. Approfondisce il monitoraggio dei gruppi di destra da parte delle autorità di polizia e degli ambienti politici nazionali e angloamericani, nonché le differenze e tensioni interne al MSI, che si rifletterono nelle posizioni assunte rispetto ai grandi temi della politica nazionale e internazionale. Tra questi temi non poteva mancare la questione di Trieste: non solo simbolo ma anche terreno di lotta per il partito tra la fine degli anni Quaranta e la prima metà degli anni Cinquanta.
  Il primo capitolo si apre con una panoramica sulla situazione italiana tra il 25 luglio 1943 e l'armistizio. All'interno di questo quadro e nonostante la crisi profonda vissuta dal fascismo, nel Nord Italia venne fondata la Repubblica Sociale Italiana sotto la protezione dei tedeschi e, contemporaneamente, nel territorio occupato dagli Alleati alcuni irriducibili tentarono di riorganizzarsi in clandestinità per cercare un contatto con il regime. Nel secondo capitolo si passa ad illustrare il periodo clandestino, la nascita e lo sviluppo dei primi gruppi neofascisti all'interno del difficile contesto dell'immediato dopoguerra. Il terzo capitolo è incentrato sull'analisi della nascita Movimento sociale italiano (dicembre 1946), il suo difficoltoso ma rapido sviluppo, i primi contrasti al suo interno che portarono alla sostituzione di Giorgio Almirante con Augusto De Marsanich alla segreteria del partito. Il quarto capitolo analizza la nuova linea moderato-conservatrice, cattolica e filoamericana, con cui il MSI di De Marsanich iniziò il suo progressivo inserimento all'interno del panorama politico italiano, tramite anche all'accordo con il Partito nazionale monarchico in vista delle elezioni amministrative del 1951 e del 1952. Una manovra che venne giudicata favorevolmente anche da parte delle autorità diplomatiche statunitensi.

  DAL TESTO – "Già nel 1948, [...] il MSI poteva tenere il suo primo Congresso Nazionale e varcare le soglie del Parlamento repubblicano. La sua affermazione contribuì peraltro alla parallela crisi irrevocabile del movimento dell'Uomo qualunque, e del parziale travaso dei consensi verso il nuovo soggetto politico. Tali risultati vennero acquisiti grazie all'attivismo di Almirante ed in particolare ai cosiddetti «giornali parlati», dapprima nella sede romana e in seguito nei teatri e nei cinema. Gli scontri con i comunisti contribuirono a ottenere l'attenzione dell'opinione pubblica, l'interesse di una parte dell'imprenditoria nonché la spinta verso il rafforzamento della struttura organizzativa.
  "Il nuovo partito riusciva a raccogliere aderenti non solo tra i vecchi nostalgici ma anche tra i giovanissimi e in particolare tra coloro i quali avevano vissuto in prima persona l'esperienza della Repubblica Sociale militando nelle Brigate nere, nella Guardia nazionale repubblicana o nella Decima MAS. Non è un caso, inoltre, che tra gli appartenenti alle numerose sigle del fascismo clandestino, la maggior parte di essi non avesse ancora compiuto vent'anni. L'iscrizione al MSI e alle sue strutture giovanili come il Raggruppamento Giovanile Studenti e Lavoratori (RGSL) e il Fronte Universitario di Azione Nazionale (FUAN) fu dunque una tappa obbligata."

  L'AUTORE – Nicola Tonietto, nato a Bassano del Grappa nel 1990, ha conseguito la laurea magistrale in Scienze storiche presso l'Università degli Studi di Padova nel 2014 con una tesi sull'eversione di destra in Italia negli anni Settanta. Nel 2018 ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in Storia presso l'Università degli Studi di Trieste ed ha inoltre ricevuto il premio Spadolini Nuova Antologia per la tesi di dottorato. I suoi interessi di ricerca si indirizzano verso la storia delle destre italiane nel dopoguerra, la questione di Trieste e la storia d'intelligence.

  INDICE DELL'OPERA – Introduzione - 1. I movimenti fascisti nell'Italia occupata dagli Alleati (1943: la nascita della Repubblica Sociale Italiana e i primi gruppi clandestini - Servizi segreti alleati, tedeschi e fascisti - Sicilia e Sardegna: tra organizzazioni fasciste e rivolte antialleate - I movimenti fascisti nel Sud e la rete Pignatelli - La Decima MAS, i servizi segreti tedeschi e il fascismo clandestino - Il contrasto all'avanzata alleata: reti di sabotatori e nuovi gruppi fascisti - Le attività dell'Ufficio Pucci-Del Massa e i piani per la sopravvivenza del fascismo - Le prove di dialogo tra vincitori e vinti e la difesa del confine orientale) - 2. Il periodo clandestino (Dal «Vento del Nord» al «Vento del Sud» - I fascisti dopo il 25 aprile: criminali, internati, vittime - Il fascismo in clandestinità - Gli Alleati, l'eredità dello Stato fascista e il neofascismo - Neofascisti, qualunquisti e monarchici) - 3. La nascita del Movimento sociale italiano e la prima segreteria Almirante (La fondazione del partito - L'agonia del neofascismo clandestino e la scelta dell'"esilio" - 1947: un anno vissuto pericolosamente - 1948: le prime elezioni nazionali e il primo congresso del partito - 1949: la crisi della segreteria Almirante - Neofascismo e nazionalismo al confine orientale) - 4. De Marsanich, il filo-atlantismo e la questione di Trieste (1950: De Marsanich e l'offensiva di Scelba - 1951: i residui rivoluzionari, l'accordo con i monarchici e la scelta atlantica - 1952: le elezioni nel Centro-Sud e la sconfitta della Legge Scelba - 1953: le elezioni politiche e la battaglia per Trieste - 1954 e oltre: la stabilizzazione del consenso e l'opposizione a destra) – Note - Fonti archivistiche – Bibliografia - Indice dei nomi