La nuova Via della seta |
Diego Angelo Bertozzi
IL LIBRO – L'espressione "Via della seta" venne coniata nel 1877 dal barone Ferdinand von Richthofen, uno studioso e viaggiatore tedesco che fu tra i protagonisti delle tante e controverse missioni straniere impegnate nella riscoperta dei tesori artistici e architettonici lungo le direttrici commerciali che collegavano l'Asia centrale alla Cina occidentale. DAL TESTO – "La riscoperta della dimensione marittima è una delle tante conseguenze della politica di riforma e apertura avviata da Deng Xiaoping alla fine degli anni Settanta del secolo scorso, di quelle zone economiche speciali, istituite nel decennio successivo, nelle province orientali per attrarre investimenti stranieri e via via sempre più coincidenti (Dalian, Tianjin, Shanghai e Guangzhou) con i grandi porti sul mar Cinese Orientale e meridionale. Le implicazioni di questo ritorno al mare sono tante, soprattutto a livello di sicurezza perché le rotte commerciali, in entrambi i sensi, devono essere protette soprattutto nel loro passaggi strategici (gli stretti di Hormuz e Malacca, il canale di Suez, il passaggio tra il mar Rosso e il golfo di Aden), richiedono una adeguata capacità di proiezione militare, collaborazioni internazionali e l'approntamento di avamposti strategici. Per questo negli ultimi anni si è giunti al varo della prima portaerei cinese (la seconda è in via di ultimazione), alle esercitazioni militari congiunte nel Mediterraneo e nel mar Baltico (con la Russia) e nello stretto di Hormuz e nel mare dell'Oman (con l'Iran). E normalità è, soprattutto, quell'abbandono del pensiero strategico collegato alla priorità della terraferma sul mare per sviluppare una moderna forza militare in «coerenza con i propri interessi di sicurezza nazionale e di sviluppo e i diritti e interessi legittimi» in grado di «proteggere la sicurezza delle vie di comunicazione marittime strategiche e gli interessi all'estero e partecipare alla cooperazione marittima internazionale». Ormai il compito cui è chiamata la marina cinese si spinge fino alla «protezione dei mari aperti» e dei cinque milioni di connazionali che lavorano all'estero e sempre più esposti a rischi crescenti. Non può esserci dubbio sul fatto che il mare non è solo un'opportunità, ma anche la grande preoccupazione di Pechino, la certezza di una pericolosa vulnerabilità perché sulle acque transita il 90% delle merci, in entrata e in uscita, e attraverso di esse giungono le indispensabili forniture energetiche. Tensioni regionali, conflitti militari e la presenza di un vero e proprio serpente di basi militari statunitensi compongono i contorni dello spettro del blocco economico." L'AUTORE – Diego Angelo Bertozzi (Brescia, 1973), laureato in Scienze Politiche all'Università degli Studi di Milano, si occupa da tempo della storia e dei più recenti sviluppi della Cina. Ha pubblicato "La Cina da impero a nazione". Coautore dei volumi "Marx in Cina. Appunti sulla Repubblica popolare cinese oggi", "Il risveglio del Drago. Politiche e strategie della rinascita cinese" e "La Cina della Nuova Era" (uscito all'inizio del 2019). Ha scritto i volumi "Cina. Da sabbia informe a potenza globale" e "La Belt and Road Initiative. La nuova via della seta e la Cina globale". In relazione alla Belt and Road Initiative ha collaborato con il Centro Europa Ricerche (Roma) alla realizzazione del rapporto "La Nuova via della Seta: impatto sugli scambi internazionali e opportunità per l'Italia" (2018). Collabora con diversi siti e riviste specializzate in relazioni internazionali. INDICE DELL'OPERA - Un presente dalla storia millenaria (Una storia antica, tra commerci, scambi culturali e sicurezza - Non solo terra: il ritorno di Zheng He, la riscoperta dei mari - Non solo Pechino) - La Cina e il cammino verso una nuova globalizzazione (Addio alle cineserie: la "nuova era" in un mondo che cambia – Verso un aggiornamento della definizione di diritti umani - Una lunga (e silenziosa) marcia - Verso un nuovo soft power? - La Cina, la nuova globalizzazione e il passaggio al governo finanziario multipolare - Usa e Cina: il ritorno della guerra fredda?) - La Via della seta: un progetto aperto e in evoluzione (Tra viaggi e documenti ufficiali - Mappe e corridoi di un progetto in evoluzione - Non solo "One Belt One Road"... - Non è il momento per un nuovo piano Marshall - Un progetto aperto per tanti obiettivi - Sviluppo, equilibrio, sicurezza... - 2017-2018: una crescita scandita da vertici - La "costituzionalizzazione" e il Partito comunista cinese - Trappola del debito, tra mito e realtà - A sostegno della Via dellaseta: il "sogno cinese" e non solo...) - In giro per il mondo: realizzazioni, opportunità e sfide (Successo ed esigenza di riforme - In Asia centrale, in collaborazione con la Russia - Africa: il continente "laboratorio" della Via della seta - Tra sicurezza e non intervento: Gibuti come base per una nuova diplomazia - La Via della seta degli altri... - Un nuovo attore in Medio Oriente: la Bri come occasione di dialogo - In Asia, tra rivalità e possibili collaborazioni - Dal Pakistan alle Filippine: i progetti in corso (e qualche difficoltà) - "Raffreddare" le acque nel Mar cinese meridionale - E se la Bri fosse una soluzione per la penisola coreana? - Non solo Eurasia: Caraibi, America Latina e Pacifico) - Europa: tra opportunità e preoccupazioni (Dai confini al cuore: dai Balcani alla Spagna - Le paure di Bruxelles - Una Gran Bretagna in mezzo al guado... e Manchester da rilanciare) - L'Italia nella Belt and Road Initiative (Non solo porti: l'Italia, un partner naturale nel Mediterraneo - Una nuova fase? Roma e Pechino firmano il Memorandum sulla Via della seta) - La parola a... Interviste lungo le Nuove Vie della seta - Il testo del Memorandum Italia-Cina - Adesioni alla Belt and Road Initiative - Bibliografia |