Il terrore rosso sulla Russia ortodossa Stampa E-mail

Giovanni Codevilla

Il terrore rosso sulla Russia ortodossa
(1917-1925)


Jaca Book, pagg.XI-230, € 25,00

 

codevilla terrore  IL LIBRO – Sin dal colpo di Stato dell'Ottobre il regime sovietico mette in atto con assoluta fermezza il progetto di eliminare la religione, interrompendo brutalmente il processo di rinnovamento della Chiesa ortodossa, iniziato al tramonto del secolo precedente. Il volume ricostruisce gli anni terribili del comunismo di guerra, tema che richiama oggi l'attenzione degli studiosi, caratterizzati dall'uso politico della giustizia proletaria, dalla profanazione delle reliquie, dalla propaganda antireligiosa, dall'esproprio dei beni e dall'organizzazione di un movimento scismatico finalizzato alla frattura dell'unità della Chiesa. Il tributo di sangue versato nel folle tentativo di dare vita a una società senza classi e senza Dio fu impressionante.
  Nella seconda parte del volume, l'Autore esamina accuratamente la ricostruzione storiografica fornita dalla scuola sovietica, dagli esponenti dell'emigrazione russa, dagli studiosi occidentali e da quelli della Federazione Russa, mettendo in luce il disinteresse di numerosi storici e la reticenza e il negazionismo di altri.

  DAL TESTO – "Non tutte le violenze sono imputabili ai bolscevichi. Va detto, infatti, che, segnatamente nei primi anni che seguono il colpo di Stato dell'Ottobre, alle forze bolsceviche si aggregano i soggetti più disparati: voltagabbana, delinquenti comuni, avventurieri, anarcoidi, marinai in cerca di fortuna personale e soldati sbandati dediti al saccheggio, come appare dai provvedimenti più abnormi e stravaganti, come il decreto sulla emancipazione e nazionalizzazione delle donne.
  "Gli autori sovietici del tempo, come si vedrà più avanti, nulla dicono sulla persecuzione della Chiesa e dei credenti; se ammettono che eccessi vi sono stati, ne attribuiscono la responsabilità all'attività controrivoluzionaria della gerarchia e dei fedeli. Tuttavia, dall'esame di alcuni interventi delle autorità si evince che, soprattutto a livello locale i rappresentanti del potere hanno tenuto arbitrariamente comportamenti repressivi che si aggiungono a quelli legittimati dalla lettera delle norme."

  L'AUTORE – Giovanni Codevilla, allievo di Orio Giacchi, grande canonista dell'Università Cattolica di Milano, ha insegnato per quarant'anni Diritto dei Paesi dell'Europa Orientale e Diritto Ecclesiastico comparato nell'Università di Trieste. È autore di diverse monografie dedicate alle relazioni tra Stato e Chiesa in URSS e nell'Europa Orientale e di numerosi contributi scientifici pubblicati in Italia e all'estero. È accademico della Veneranda Biblioteca Ambrosiana, classe slavistica. Con Jaca Book ha pubblicato: "Chiesa e Stato nell'Unione Sovietica" (1972); "Chiesa e Impero in Russia. Dalla Rus' di Kiev alla Federazione Russa" (2011); "Storia della Russia e dei Paesi limitrofi. Chiesa e Impero" (in 4 voll., 2016, tutti ristampati) e "La rivoluzione russa. Intellettuali e potere" (con S. Caprio e P.P. Poggio, 2017).

  INDICE DELL'OPERA - Nota per la lettura dei nomi russi e ucraini - Parte I. I fatti - 1. Premessa - 2. L'avvio della giustizia proletaria - 3. Le violenze contro il clero e i fedeli e la reazione della Chiesa - 4. Il lessico bolscevico - 5. Il decreto di separazione e il contesto normativo - 6. I divieti arbitrariamente imposti dalle autorità locali - 7. La propaganda antireligiosa - 8. La profanazione delle reliquie - 9. I primi grandi processi - 10. La carestia e l'esproprio dei preziosi della Chiesa - 11. Il movimento degli innovatori - 12. Il Iprocesso dei 54 e l'arresto del patriarca. Il processo degli 86 - 13. Il processo al patriarca e il suo testamento spirituale - 14. Il bilancio delle vittime della Chiesa nei primi anni del regime comunista - Parte II. La storiografia - 1. Gli storici sovietici - 2. Gli storici dell'emigrazione - 3. Gli storici occidentali - 4. Gli storici russi - 5. I reticenti - 6. I negazionisti – Bibliografia - Indice dei nomi e degli autori