La grande frattura |
Philipp Blom
IL LIBRO – Alla fine del 1918, a guerra appena conclusa, non tutti avrebbero scommesso che l'Europa sarebbe stata capace di rialzarsi. Lo scontro più sanguinoso della storia aveva cancellato dalla cartina imperi, religioni e culture secolari, lasciandosi alle spalle milioni di morti. Ma proprio quando i valori del passato sembravano seppelliti tra gli orrori delle trincee, in Occidente si assistette a un'ondata di edonismo e a un desiderio di riscatto mai visti. Se infatti nel 1914 lo scoppio del primo conflitto mondiale aveva accelerato una serie di cambiamenti già in atto, quattro anni più tardi i traumi della guerra e il vuoto lasciato dalle istituzioni del vecchio regime agirono piuttosto da catalizzatori della modernità, facendo spazio all'avanzata di ideologie e modalità espressive prima impensabili. Per Philipp Blom, ben attento a non ridurre il proprio oggetto di indagine alla somma di economia e politica, dal 1918 al 1938 il conflitto non si estinse, ma la sua energia venne impiegata in altri ambiti, dando vita a un periodo storico eccezionale, in cui disillusione, brama di rivincita e completa fiducia in un futuro rivoluzionario convivevano, dove apparivano i primi racconti di Hemingway, le opere dei Surrealisti e "Il tramonto dell'Occidente" di Oswald Spengler, e al cinema si proiettava "Metropolis" di Fritz Lang, mentre per le piazze risuonavano marce e slogan che di lì a poco avrebbero condotto al potere nuovi, terrificanti regimi. In questa storia culturale Blom, concentrandosi su alcuni eventi chiave, racconta un'epoca piena di contraddizioni, dove si passò senza soluzione di continuità dal dopoguerra alla preparazione di un secondo scontro mondiale, e in cui il lettore non potrà fare a meno di ritrovare alcune somiglianze con i tempi presenti. DAL TESTO – "L'ostinazione con la quale la Germania si è rifiutata di ammettere la disfatta è un caso estremo, ma per uno strano paradosso l'amara sensazione di essere stati ingannati accomunava tutte le parti belligeranti, ovunque l'esistenza degli uomini fosse stata insidiata dall'annientamento industrializzato di milioni di soldati e dall'esperienza diretta del fronte. Tedeschi e francesi, austriaci e britannici, americani, italiani e soldati coloniali erano convinti che né le ragioni della guerra né i sacrifici immensi che il conflitto aveva imposto valessero il sangue e la vita degli amici, dei fratelli, dei padri e dei figli perduti. Dopo il 1918, sull'Europa in particolare, aleggia un'atmosfera di profonda disillusione. Tra le altre cose, gli anni del dopoguerra vengono percepiti da molti come l'epoca di un doloroso vuoto di valori. L'AUTORE – Philipp Blom (Amburgo, 1970) ha studiato filosofia, storia moderna e cultura ebraica a Vienna e a Oxford. Storico, giornalista, autore e traduttore, scrive per riviste e quotidiani europei e americani, tra cui «Financial Times», «The Independent» e «The Guardian». I suoi libri, variegate e appassionanti ricostruzioni di storia culturale tra Europa e Stati Uniti, sono tradotti e recensiti in tutto il mondo, e gli sono valsi numerosi riconoscimenti. Per Marsilio nel 2018 ha pubblicato "Il primo inverno. La piccola era glaciale e l'inizio della modernità europea" (1570-1700). INDICE DELL'OPERA – Introduzione - 1918. Shell shock (Senza Dio, senza speranza - «Dulce et decorum est pro patria mori» - Zone di morte - Una generazione perduta? – Traumatizzati - Un dizionario di nuova concezione - Il cenotafio e il bosco degli eroi) - 1919. Colpo di Stato con poeta (Narrazioni del declino - Paura rossa e bolscevichi neri - La marea montante - L'arcangelo caduto) - 1920. Il paese del contrabbando (Una guerra di civiltà in America - Un incauto ottimismo - Il crimine paga - L'ora dello scrittore - Grandi fughe - Il rag di Montmartre - Guerre di civiltà e guerra civile) - 1921. La speranza al capolinea (Morte nel bosco - La mummia della rivoluzione - Le lotte di marzo - La battaglia di Blair Mountain) - 1922. Il Rinascimento di Harlem (L'Afro-American Realty Company - Riviste per un mondo migliore - Giochi identitari - The New Negro - Le ombre di Harlem - La creazione del mondo) - 1923. Oltre la Via Lattea (Un nuovo sguardo sull'universo - La fisica di Alice nel paese delle meraviglie - La vera scienza parla tedesco - Essere e tempo - La fisica di Weimar - Il nostro universo) - 1924. Quando la realtà non basta (Il dottor Breton si spazientisce - Tristan a Parigi - La rivoluzione mondiale surrealista - «C'est la vie» - Scene dall'American way of life - Fumo color zafferano) - 1925. Superuomini e scimmie (La Bibbia e i suoi nemici - Il signor Darrow arriva in città - Il circo - Darwin e Nietzsche - All'ombra del superuomo) - 1926. Metropolis (Golem meccanici - Il pugno di ferro del progresso - L'uomo come macchina - Gli ingranaggi della grande macchina - Utopie in cemento armato) - 1927. Un palazzo in fiamme (La Vienna rossa - Una città senza ebrei? - Forze in lotta - Alla ricerca della grandezza perduta - Il bel Sascha) - 1928. Boop-boop-a-doopl (Gioventù dorata - Stars and Stripes - Una penna di fenicottero rosa) - 1929. La città magnetica (La città del piano quinquennale - La sinfonia delle sirene - Ballets Russes - La vita nel villaggio di Amerikanka) - 1930. Lili e l'angelo azzurro (Un'inflazione di valori - Berlino-Babilonia - Ragazzi di Berlino - Gli assassini sono tra noi - Incertezze e possibilità - A ranghi ben serrati) - 1931. L'anatomia dell'amore in Italia (Speranze deluse - La ritrovata grandezza - Falsi messia) - 1932. Holodomor (La grande macelleria - Esecuzione per fame - Non c'è più pane - Quando la gente smette di morire) - 1933. Pogrom dell'intelletto (Un'intera società a passo di marcia - Scelte esistenziali - Il dottor Croce torna a casa - Hitler e Hollywood - Poesia che uccide) - 1934. Grazie, Jeeves (Un'altra realtà - Viaggio nel declino - Un dandy sogna la dittatura - La blackpoolizzazione del mondo) - 1935. Route 66 (L'esodo - Creare empatia - Porti sicuri - Quote di sopravvivenza - Suonala ancora, Sam - Berlino in Medio Oriente) - 1936. La bellezza dei corpi (Il colore dell'oro - La creazione dell'uomo nuovo - I sogni diventano incubi) - 1937. La guerra nella guerra (Un paese che si sfalda - El Caudillo - Operazione «Feuerzauber» - Aiuti dall'Est - Scrivere di guerra - La ežovšina) - 1938. Epilogo. «Signore, non abbandonarmi» - Ringraziamenti – Bibliografia - Indice dei nomi |