Una storia connessa |
Massimiliano Vaghi
IL LIBRO – Il volume propone un'indagine dei rapporti fra due "periferie" dell'Eurasia, tenendosi lontano da una visione eurocentrica, che spesso ha portato a considerare le società dell'Asia meridionale come qualcosa di alieno e di "separato" rispetto all'Europa. Nel libro, al contrario, viene messa in luce una storia che testimonia di continui incroci, connessioni e contaminazioni fra gli attori sociali coinvolti. La natura stessa del tema - le dinamiche dei rapporti fra popoli e sistemi politici attivi in un enorme spazio geografico - scoraggia un punto di vista unidisciplinare e costringe il ricercatore a considerare una metodologia di analisi più inclusiva, che presenta spunti di grande interesse per storici, antropologi e specialisti di studi postcoloniali. Se il colonialismo è stato un fattore ovvio di unione fra l'Asia meridionale e l'Europa, e le religioni possono essere viste come un fattore importante di interazione, non bisogna trascurare né le dinamiche legate alle migrazioni e alle reti commerciali e culturali, né le esperienze di resistenza anticoloniale: nel corso della "lunga" età moderna, tutti questi elementi insieme hanno modellato tanto il sistema geopolitico euroasiatico, quanto la visione del mondo delle popolazioni che lo abitano. DAL TESTO – "Ancora oggi non sono pochi coloro che credono al "miracolo europeo", a cui sarebbe dovuta la lunga supremazia tecnologica, militare e politica dell'Occidente sull'Oriente - come vedremo, nei fatti, durata circa duecento anni fra la metà del Settecento e la metà del Novecento -, nonostante i limiti di tale approccio fossero già evidenti agli osservatori più attenti nella prima parte del secolo scorso. Come ho già avuto modo di sostenere, l'esempio di un importante intellettuale come Toynbee è significativo delle contraddizioni insite in molte analisi di epoca (tardo-)coloniale: egli, infatti, pur finendo per condividere alcune delle interpretazioni deterministe e teleologiche che invece avrebbe voluto superare, in ultima analisi riconosceva i limiti delle analisi storiche "generalizzanti" e contraddistinte da un paradigma marcatamente eurocentrico. L'AUTORE – Massimiliano Vaghi, Ph.D. in Storia internazionale, è ricercatore in Storia e istituzioni dell'Asia presso l'Università degli Studi di Bergamo. Si occupa di storia delle relazioni Asia-Europa in età moderna e contemporanea, di colonialismo francese, con un'attenzione al contesto del subcontinente indiano e del mondo islamico, e di storia delle idee, con particolare riferimento alla costruzione della "immagine" di India in Europa. È autore di numerose pubblicazioni, apparse in Italia e all'estero, fra cui i volumi "La France et l'Inde. Commerces et politique impériale au XVIIIe siècle" (Paris, 2016) e "L'idea dell'India nell'Europa moderna, secoli XVII-XX" (Milano, 2012). INDICE DELL'OPERA – Introduzione. Asia ed Europa, oppure Eurasia? - Reti commerciali e incroci culturali nell'Oceano Indiano (L'Oceano Indiano, un mare di ricchezze - Le missioni cattoliche e il padroado portoghese - Il subcontinente indiano nell'età dei grandi Mogol - Ceylon, dal regno di Kotte al dominio britannico - L'arcipelago indonesiano: le "Isole delle spezie") - L'età del "colonialismo mercantile" (XVI-XVIII secolo) (Cristiani e spezie: i Portoghesi in India - La Verenigde Oostindische Compagnie e il ruolo delle Province Unite - L'attività della compagnia commerciale inglese fra XVII e XVIII secolo - La Compagnie des Indes e gli interessi francesi in Asia meridionale - Le Isole delle spezie olandesi: una nuova politica coloniale in Asia meridionale - Struggle for India, 1744-1763) - L'egemonia europea in Asia meridionale (XVIII-XX secolo) (I mercenari europei in Asia meridionale, fra guerra e politica - Il Deccan e la genesi dell'impero britannico - Il regno dei Sikh nel Panjab - Le riforme militari in Asia meridionale: una "rivoluzione incompiuta" - Dall'India alla Cina: l'altra faccia del dominio europeo) – Conclusione – Ringraziamenti – Bibliografia - Indice dei nomi |