Il fascismo, un "segno" dei tempi moderni |
Oriano Giusti
IL LIBRO – Questo libro intende osservare il Fascismo - movimento ideologico moderno - liberandosi, anzitutto, dai soliti, banali e frettolosi, luoghi comuni, che, periodicamente, vengono diffusi dai mass media. Utilizzando una parte significativa della pubblicistica originale dell'epoca - praticamente sconosciuta al grande pubblico - delinea, sinteticamente, gli aspetti ideologici e culturali che caratterizzarono la parabola fascista; con lo stesso distacco e la stessa attenzione che pone un patologo, quando - riesumando un corpo deceduto da tempo - ne ricerca le cause del suo rapido decesso. DAL TESTO – "Che cosa è stato, in sintesi, il periodo fascista? L'AUTORE – Oriano Giusti è nato a Lucca nel 1953. Sul finire degli anni Sessanta, sull'onda della "contestazione studentesca", si impegnò nell'attivismo politico, da cui si distaccò, già nei primi anni Settanta, per dedicarsi allo studio della storia, antica e moderna, e delle dottrine filosofiche del Medio Oriente. In quel perido curò la traduzione in italiano di alcuni saggi, risalenti agli anni Trenta, di René Guénon sull'esoterismo islamico. Diversi suoi articoli furono pubblicati su alcune riviste dell'epoca, in Italia, in Francia ed in Belgio. In questi ultimi anni ha scritto due libri; uno sulla dimensione intellettuale e spirituale dell'Islam, oggi dimenticata dalla gran parte del mondo musulmano, dal titolo "L'Islam sconosciuto ai Mussulmani - appunti di viaggio e di filosofia" (2017), l'altro sul rapporto tra architettura e filosofia, molto stretto nell'antichità e del tutto inesistente nei tempi moderni, dal titolo "La città perfetta - appunti di filosofia e di architettura" (NeP Edizioni, 2018). INDICE DELL'OPERA – Premessa – I. Rivoluzione e cultura – II. L'"uomo nuovo" e il "misticismo fascista" – III. Il fascismo "primigenio" ed il "Partito Nazionale Fascista" – IV. Le idee e la ricerca delle origini – V. Il "Manifesto degli scienziati razzisti" e l'antisemitismo – VI. Il "post-fascismo" dei primi anni Quaranta – VII. Il ritorno alle origini? La Repubblica Sociale Italiana – VIII. Ezra Pound e la "Repubblica dell'Utopia" – IX. Conclusione |