Lager. Romanzo autobiografico |
Angela Rohr
IL LIBRO – "Lager" è prima di tutto la narrazione degli eventi di cui l'autrice fu testimone e che visse in prima persona. I punti di partenza sono fame e malattia che ebbe a patire, anche se Rohr sposta subito l'attenzione sul suo lavoro come una lotta per la vita dei malati affidati alle sue cure, costretta a spingersi sino al limite dell'esaurimento fisico e psichico per salvarli e per resistere all'efferatezza della vita nel campo di prigionia, che descrive nei minimi dettagli. DAL TESTO – "Mi chinai fino a terra, sistemai la patata nella buca con tutta la cura di cui ero capace e mi raddrizzai. Il sorvegliante aveva iniziato a fumare e guardava trasognato in lontananza. Mi misi in bocca un pezzo della semente e cominciai a masticare con prudenza. La sabbia scricchiolava tra i denti e tuttavia la patata aveva il sapore di una nocciolina. Naturalmente si doveva essere molto svelti per riuscire a mangiare sotto quella doppia sorveglianza, proprio sotto i loro occhi, ma ci riuscii. E non parlo solo di me: tutte rubarono, tutte mangiarono. Credo che quel giorno mangiai non meno di un chilo di patate insieme alla sabbia, ma non mi fece male, di sicuro mi ha solo giovato." L'AUTRICE – Nata nel 1890 a Znojmo (oggi Repubblica Ceca), Angela Rohr lascia la famiglia a diciassette anni per vivere il fermento culturale dell'epoca. Fece parte del movimento Dadaista, fu amica di Rilke e Freud, scrisse numerosi testi di prosa espressionista e si sposò diverse volte. Nel 1925 si recò a Mosca con il marito, dove fu poi arrestata nel 1941 e condannata a cinque anni di gulag, prima di essere mandata in esilio. Assolta da tutte le accuse nel 1957, tornò a Mosca, dove morì nel 1985. INDICE DELL'OPERA – Lager – Appendice - Scoperta di un romanzo, di Gesine Bey - Tavola cronologica - Su questa edizione – Grazie - Fonti delle illustrazioni |