Luna rossa Stampa E-mail

Massimo Capaccioli

Luna rossa
La conquista sovietica dello spazio


Carocci Editore, pagg.240, € 18,00

 

capaccioli lunarossa  IL LIBRO – Frenati dalla paura dell'olocausto nucleare, durante la Guerra fredda USA e URSS trasformarono il rischioso confronto militare in un'insolita competizione per la scalata del cielo: una corsa a tappe con un convenzionale traguardo segnato dallo sbarco umano sulla Luna. Furono gli americani a tagliare per primi il filo di lana, il 20 luglio 1969. Ma quanti ricordano che al via i sovietici avevano guadagnato a sorpresa la prima posizione mantenendola, nello sgomento e nell'ammirazione del mondo, sin quasi alla fine della gara? Prendendo le mosse dai pionieristici studi sul volo spaziale di Konstantin Ciolkovskij, Massimo Capaccioli ripercorre in modo vivace e coinvolgente tutte le tappe della corsa allo spazio con il riflettore puntato sull'URSS. Un'avventura che, sotto la costante supervisione di Sergej Korolëv, il misterioso "progettista capo, trovò nello Sputnik 1, nella cagnetta Laika e in coraggiosi cosmonauti come Jurij Gagarin, Valentina Tereškova e Aleksej Leonov i propri emblemi e i propri campioni. Una storia fatta non solo di enormi macchine o di sofisticati congegni, ma anche di ambizioni, abnegazione, patriottismo, colpi bassi, gelosie, errori e capricci della sorte.
  La storia raccontata in questo volume è fatta di grandi macchine e sofisticati congegni, di conoscenze scientifiche e di illimitate ambizioni, di sublime coraggio e di abnegazione, ma anche di gelosie, colpi bassi, errori e cedimenti. Una storia di persone, pedine di una scacchiera che ha per sfondo la storia dell'umanità nel Novecento, complicata dalle trappole della propaganda e dal gusto, tutto sovietico, di mantenere il segreto e di raccontare verità parziali. Una storia che è anche mitologia, ricca di aneddoti e di colpi di scena, di leggende e di false notizie, come s'addice a una saga. Una storia che comincia da lontano, con il sogno della Luna, e radica negli ultimi decenni del Novecento, quando la fantascienza si apparentò alla scienza. Una storia nella storia travagliata e complessa dei primi settant'anni del XX secolo, nella quale svettano da un lato della Cortina di ferro il tedesco Wernher von Braun, l'agenzia spaziale degli Stati Uniti e alcune grandi aziende private, e dall'altro lato un pugno di ingegneri sovietici geniali e ardimentosi. L'Autore la ripercorre sino a quel fatidico 21 luglio 1969 quando, alle ore 2 e 56 minuti del tempo di Greenwich, Neil Armstrong tagliò sotto gli occhi del mondo il traguardo dell'ultima simbolica tappa della corsa alla spazio, poggiando il suo piede sinistro sulla superficie della Luna.
  Ma la grande avventuta non si è fermata lì; essa è andata avanti con imprese persino più spettacolari, e prosegue ancora oggi grazie a un'inusuale e promettente sinergia tra le nazioni. Tuttavia, dai primi anni Settanta la Luna è praticamente uscita dal novero degli obiettivi delle maggiori agenzie spaziali. Ci ritorna adesso, con altre motivazioni e finalità, ben più concrete della semplice competizione per il primato. A che cosa porterà? Difficile a dirsi, ma non è improbabile che la prossima guerra si combatta dalle stazioni spaziali e dalle basi lunari. Speriamo di no.

  DAL TESTO – "La mattina del 5 ottobre 1957, svegliandosi, i terrestri scoprirono con somma meraviglia di possedere una seconda Luna. Non come quella che da sempre accompagna innamorati e viaggiatori, poeti e contadini, in un ritmico andare di fasi che la fanno testimone e metro del tempo, ma una Luna artificiale. Una piccola palla d'alluminio poco più grande d'un bel cocomero, a mala pena distinguibile nel buio della notte e tuttavia garrula, con quel suo flebile e ossessivo belato rivolto a tutti, senza confini territoriali, senza differenze di etnia o di genere. Un bip reso volutamente facile da ascoltare anche con un semplice apparecchio radio, così che tutti potessero sentirlo. S'era arrampicata sin lassù, a centinaia di chilometri dalla crosta del pianeta abitato dagli uomini, sulla punta di un gigantesco missile pensato per la guerra, partito il giorno prima dalla sua base segreta in Kazakistan, lontano da occhi indiscreti, alle ore 19 e 29 minuti del tempo medio di Greenwich."

  L'AUTORE – Massimo Capaccioli, astrofisico, ha insegnato nell'Università di Padova e poi in quella di Napoli Federico II, dove è professore emerito, occupandosi di galassie e cosmologia osservativa. Ha pubblicato oltre 500 articoli scientifici e alcuni manuali e libri, tra cui "Il divenire dell'universo" (Curcio, 1985), "L'astronomia a Napoli dal Settecento ai giorni nostri. Storia di un'altra occasione perduta" (Guida, 2009; con G. Longo e E. Olostro Cirella), "Arminio Nobile e la misura del cielo, ovvero le disavventure di un astronomo napoletano" (Springer, 2018; con S. Galano) e "Mille 1 Notte. Storie dell'altro mondo" (Mediterraneo, 2018). Giornalista pubblicista e divulgatore, ha collaborato con vari quotidiani e con la RAI.

  INDICE DELL'OPERA - Ballata della luna luna - L'alba - Un genio introverso - La saga dei Nibelunghi - L'Innominato - Cuore di cane - L'Icaro rosso - Avanti popolo - Il canto del cigno - Take me to the Moon – Ringraziamenti – Note - Bibliografia