Da Primavalle a Via Ottaviano |
Roberto Rosseti
IL LIBRO – "Questo libro è dedicato a tutti coloro che hanno perso la vita perché altri continuassero a credere; a tutti coloro che hanno pagato con il carcere le loro convinzioni politiche e non hanno mai smesso di credere; a tutti quelli che ho conosciuto e mi hanno lasciato delle impronte da seguire, nella speranza di non averli mai delusi; a mio nipote Mattia perché le mie tracce possano essergli utili per diventare un uomo coerente." DAL TESTO – "Quando arrivammo a via Pietro da Bibbiena dove, al terzo piano di una appartamento popolare di soli 40 metri quadri vivevano i coniugi Mattei ed i loro sei figli, era ancora notte ma tutte le strade erano piene di gente. Un acre odore di fumo permaneva nell'aria nonostante i Vigili del Fuoco avessero ormai da tempo spento le fiamme. C'erano cellule fotoelettriche per illuminare tutta la zona, polizia, carabinieri, agenti dei servizi ma ormai era tutto inutile. La pellicola di quel brutto film non si poteva riavvolgere e due innocenti avevano perso la vita per colpa di barbari senza pietà. Il corpo di Virgilio era ancora ben visibile e sporgeva dalla finestra dove lui, con un salto, si sarebbe potuto facilmente salvare ma solo se avesse abbandonato al suo destino quel fratellino al quale voleva così tanto bene. Virgilio non lo ha fatto, non lo avrebbe mai potuto fare ed il suo braccio cingeva ancora chi si era rivolto a lui come ultima, estrema protezione. Non poteva essere che così, Virgilio era un "Volontario", come del resto suo padre, e si sarebbe vergognato per il resto della sua vita se non fosse stato pronto all'estremo sacrificio per Stefano che gli chiedeva aiuto." L'AUTORE – Roberto Rosseti, nel novembre del 1961 si iscrive alla Asan "Giovane Italia" subito dopo la strage dei tredici aviatori italiani a Kindu. Nel 1971 collabora col quotidiano "Roma Notte". Dirigente nazionale del Fuan entra, nel 1972, a far parte del Comitato direttivo provinciale del Msi romano. Dopo la strage di Primavalle del 16 aprile 1973 capogruppo del Msi nella XIX Circoscrizione, quella in cui avevano ucciso il suo amico personale Virgilio Mattei e il fratellino Stefano. Dal 1974 a "Il Secolo d'Italia", diventa professionista nel 1976. Caporedattore del quotidiano "Vita Sera" dal 1980. Nel 1983 inizia a lavorare alla Rai, prima alle sedi di Perugia e Trieste poi al Giornale Radio unificato di cui è il conduttore della edizione del mattino alle 6,30. Negli anni 1987-1989 collabora con Enzo Biagi e con Sergio Zavoli. Dal 1991 al Tg1 dove viene assunto, vincendo una causa, dopo sette anni di contratti a termine. Al Tg1 diventa caporedattore delle edizioni di mezzasera e della notte. Nel 1999 viene nominato caporedattore della fascia del mattino e della parte giornalistica della trasmissione "Unomattina". Vicedirettore del Tg1 dal 2002 al 2009. INDICE DELL'OPERA – Prefazione, Il loro esempio, di Paolo Fraioli - Quel 16 aprile 1973 – Mentono sapendo di mentire - Una campagna d'odio - I bravi ragazzi - Capogruppo del MSI a Primavalle - Giornalista a "Il Secolo d'Italia" - Ingiustizia è fatta - La sfrontatezza di Lojacono - Le testimonianze - Antonella Mattei – Per Anna |