La rivoluzione ignota |
Federico Giuliani
IL LIBRO – Per comprendere la Corea del Nord è necessario andare oltre le apparenze. La narrazione dei media occidentali ha sempre dipinto questo Paese come un inferno in terra abitato da 24 milioni di persone sottomesse a un folle dittatore. Ma è davvero così? I racconti che arrivano da Pyongyang raramente analizzano la cultura e la storia nazionale, il dramma della divisione dalla Corea del Sud e la minaccia rappresentata dalle continue provocazioni degli Stati Uniti d'America. Nell'ideale suddivisione del mondo in buoni e cattivi, la Corea del Nord è sempre stata inserita nel secondo gruppo. L'obiettivo di questo libro è legittimare un oggetto di ricerca fin troppo demonizzato da analisti e addetti ai lavori: solo studiando le origini del sistema politico e comunicativo nordcoreano si può riuscire ad avere maggiore chiarezza, quella che serve per azzardare qualche previsione in vista del futuro del Paese. DAL TESTO – "Analizzare il sistema politico nordcoreano non è un'impresa semplice, a causa dell'isolamento in cui si trova a vivere il governo di Pyongyang, scisso tra spinte conservatrici e altre riformiste. L'ago della bilancia che mantiene in equilibrio il paese è rappresentato dalla figura di Kim Jong-un, attuale leader nordcoreano che ricopre diverse cariche nevralgiche, tra cui quella di Presidente della Commissione di difesa nazionale e del Partito del Lavoro di Corea. Il sistema comunicativo della Corea Popolare è strettamente legato a quello politico: per capire il primo bisogna aver chiaro il secondo. Il Juche è una costruzione che si basa su quattro pilastri fondamentali, senza i quali non potrebbe verificarsi l'edificazione socialista dello Stato nordcoreano: cultura, politica, economia e difesa. La corretta applicazione dell'"ideologia rivoluzionaria" consente alla politica di essere indipendente senza cedere alle pressioni straniere. Inoltre, ponendosi come un paese che intende "essere artefice del proprio destino", e avendo un sistema politico-economico non compatibile con gli standard occidentali, la RPDC si trova chiusa entro i propri confini, preoccupata da un lato a difendere le conquiste sociali ottenute nel corso della storia e, dall'altro, a non modificare in alcun modo lo status quo, i princìpi e i valori del proprio popolo." L'AUTORE – Federico Giuliani, giornalista e scrittore, è nato a Pescia (Pistoia) nel 1992. Laureato in Scienze politiche presso l'Università di Firenze, si è specializzato in Strategie della Comunicazione pubblica e politica con una tesi sul sistema politico e comunicativo della Corea del Nord. Ha visitato per la prima volta la Repubblica Popolare Democratica di Corea nell'estate 2017. In seguito a questa esperienza ha pubblicato il suo primo libro per i tipi di Mauro Pagliai Editore: "Corea del Nord. Viaggio nel paese bunker" (2018). Tra le varie esperienze giornalistiche, ha effettuato uno stage con la redazione fiorentina di "Repubblica". Attualmente scrive per "ilsussidiaro.net" e si occupa di Asia per "Gli Occhi della Guerra". INDICE DELL'OPERA – Prefazione. Corea del Nord: il paese della libertà?, di Andrea Virga – Introduzione - Capitolo 1. La Repubblica Popolare Democratica di Corea: il sistema politico (Gli organi previsti dalla Costituzione - Gli organi centrali - Gli organi locali - La Suprema Procura e la Suprema Corte) - Capitolo 2. L'ideologia Juche: essere artefici del proprio destino (L'Idea del Juche: nascita e origine - I contenuti ideologici - La filosofia del Juche: la sistematizzazione di Kim Jong-il – Il Juche nell'età contemporanea: sviluppi recenti) - Capitolo 3. Il sistema comunicativo della RPDC (Editoria - Radio e TV - Il web - KCNA: l'agenzia stampa ufficiale - Poster e manifesti) - Conclusioni - Bibliografia - Ringraziamenti |