La marcia russa |
Antonio Badini
IL LIBRO – Dalla sua ascesa al Cremlino come "Capo di Stato temporaneo" nel 1999 al suo quarto mandato presidenziale, Vladimir Putin è non solo riuscito a trasferire dall'URSS alla Russia lo status di grande potenza, ma anche a porre il suo paese come modello alternativo alla democrazia liberale in crisi di identità. Il sovranismo, un esecutivo con poteri forti e una magistratura non necessariamente indipendente, si fa largo oggi in Occidente, guidato da una Russia che corre verso la riconfigurazione dell'attuale equilibrio mondiale. Ma come ha fatto un oscuro funzionario dei servizi sovietici a essere oggi tra i candidati al ruolo di "uomo più potente del mondo", come lo ha definito "Forbes"? Antonio Badini, forte della lunga esperienza diplomatica oltre che accademica, ricostruisce in questo breve, bruciante libro le tappe della "marcia russa", che avanza inesorabilmente tra lo stallo in cui è caduto il progetto di una "Casa comune europea" e le tendenze isolazioniste dell'America di Trump. DAL TESTO – "Il cammino compiuto da Putin, difficile e spesso ostacolato da intenzioni punitive delle amministrazioni americane, ha i tratti e i ritmi di una possente marcia, la marcia russa che sinora è riuscita a guadagnare strada in una congiuntura di alta tensione, forse la più pericolosa del dopoguerra, dopo la gravissima crisi della Baia dei Porci. Sebbene, infatti, il quadro mondiale sia profondamente mutato da allora, con l'archiviazione del la MAD (Mutual Assured Destruction), il coefficiente di rischio rispetto al precedente periodo storico è senz'altro aumentato, almeno per tre motivi. L'AUTORE – Antonio Badini insegna Politiche della globalizzazione alla LUISS. Nella sua lunga carriera diplomatica è stato ambasciatore d'Italia in Algeria, Norvegia ed Egitto, oltre che Consigliere Diplomatico per la Presidenza del Consiglio dei Ministri e Direttore generale al Ministero degli Esteri per il Mediterraneo e il Medio Oriente. Scrive di politica estera per riviste e quotidiani italiani. INDICE DELL'OPERA - Prefazione - Introduzione - Capitolo I. Il contesto internazionale: gli Stati Uniti e la marcia di Putin (1.1. Il doppio standard di Washington - 1.2. L'imprevedibilità di Donald Trump - 1.3. I gravi rischi dell'unilateralismo di Trump – 1.4. La politica del pugno di ferro di Trump a vantaggio di Putin e Xi Jinping) - Capitolo 2. Capire le lezioni della storia: i prodromi dell'ascesa di Putin al potere (2.1. Quando il George W.H. Bush voltò le spalle a Gorbaciov - 2.2. Uno sguardo di retrospettiva: il ruolo italiano – 2.3. La rimozione della "Dottrina Breznev" – 2.4. La caduta di un grande statista – 2.5. Gorbaciov e Eltsin: una speranza mal riposta verso l'Occidente - 2.6. Da Gorbaciov a Putin) - Capitolo 3. Chi ha paura di Vladimir Putin? (3.1. La nuova Russia di Putin - 3.2. I primi passi di Putin verso l'Occidente - 3.3. La Russia chiede lo status di grande potenza – 3.4. Le scelte fondanti di Putin - 3.5. Putin e gli USA - 3.6 Consenso interno e nuovo ordine mondiale) - Capitolo 4. Quanto conta Putin in Medioriente (4.1. La Russia e la guerra in Siria - 4.2. L'asse militare russo e la diplomazia di Putin - 4.3. L'impegno di Putin per favorire l'accordo nucleare con l'Iran) - Conclusioni - Postfazione - Note |