Il sentimento del ferro Stampa E-mail

Giaime Alonge

Il sentimento del ferro

Fandango Libri, pagg.452, € 20,00

 

alonge ferro  IL LIBRO – Agli inizi degli anni Quaranta, il maggiore delle SS Hans Lichtblau viene messo alla guida di un programma di ricerca che utilizza i prigionieri dei campi di concentramento come cavie, ma anche come assistenti, inquadrati nel Kommando Gardenia. Sullo sfondo degli esperimenti, la "soluzione finale del problema ebraico", l'avanzata nazista in Russia e la colonizzazione dei territori dell'Est, poi, inaspettata, la disfatta e la caduta di Berlino. Del Kommando fanno parte Shlomo Libowitz, nato in uno shtetl polacco e convertitosi al sionismo nel Lager, e Anton Epstein, ebreo assimilato della borghesia praghese, convinto che l'unica risposta possibile alla barbarie sia il socialismo. Shlomo e Anton sopravvivono alla guerra e al trattamento di Lichtblau, testimoni scomodi di un mondo passato, eppure ancora capace di influire sul presente. A distanza di quarant'anni, per conto di mandanti diversi e in apparenza inconciliabili, i due reduci si mettono sulle tracce di Lichtblau, il quale, in America Centrale, combatte i sandinisti per conto della CIA, razzia villaggi e smercia droga. Quella di Anton e Shlomo è una vendetta tardiva, in una corsa contro il tempo, perché la vita potrebbe essere troppo breve per saldare tutti i conti.

  DAL TESTO – "Aveva detto di chiamarsi Nina. L'avevano incontrata la sera prima, quando si erano acquartierati in quel gruppo di case subito fuori Allenstein. Neppure si nascondeva. Li aspettava piena di fiducia. In un russo fluente, aveva raccontato di essere iscritta alla federazione giovanile del Partito comunista polacco, e per questo era finita in un Lager. Ma in novembre un ufficiale delle SS l'aveva portata via dal campo, e l'aveva data a un prete di Allenstein. Questi l'aveva messa a vivere nella stanza di una puttana, sopra il bordello cittadino. Su questa parte della storia Nina era stata vaga, ma era evidente che il prete aveva abusato di lei. Quando nel cielo erano apparsi gli aeroplani sovietici, e si era iniziato a udire il rombo dei cannoni, il prete e le puttane erano partiti. E la giovane comunista era andata incontro alla gloriosa Armata Rossa. Borodin e i suoi uomini si erano guardati l'un l'altro, increduli. Quella storia era così strampalata che poteva persino essere vera."

  L'AUTORE – Giaime Alonge (1968) è nato a Torino, dove vive e lavora. Ha scritto un romanzo ("L'arte di uccidere un uomo", 2009) e alcune sceneggiature cinematografiche ("I nostri anni", 2000; "Nemmeno il destino", 2004; "Ruggine", 2011). Tira di spada e di sciabola.

  INDICE DELL'OPERA - Parte prima. Materiale umano - Parte seconda. Operazione Berserker - Parte terza. Il nuovo mondo