Il sentimento del ferro |
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Giaime Alonge
DAL TESTO – "Aveva detto di chiamarsi Nina. L'avevano incontrata la sera prima, quando si erano acquartierati in quel gruppo di case subito fuori Allenstein. Neppure si nascondeva. Li aspettava piena di fiducia. In un russo fluente, aveva raccontato di essere iscritta alla federazione giovanile del Partito comunista polacco, e per questo era finita in un Lager. Ma in novembre un ufficiale delle SS l'aveva portata via dal campo, e l'aveva data a un prete di Allenstein. Questi l'aveva messa a vivere nella stanza di una puttana, sopra il bordello cittadino. Su questa parte della storia Nina era stata vaga, ma era evidente che il prete aveva abusato di lei. Quando nel cielo erano apparsi gli aeroplani sovietici, e si era iniziato a udire il rombo dei cannoni, il prete e le puttane erano partiti. E la giovane comunista era andata incontro alla gloriosa Armata Rossa. Borodin e i suoi uomini si erano guardati l'un l'altro, increduli. Quella storia era così strampalata che poteva persino essere vera." L'AUTORE – Giaime Alonge (1968) è nato a Torino, dove vive e lavora. Ha scritto un romanzo ("L'arte di uccidere un uomo", 2009) e alcune sceneggiature cinematografiche ("I nostri anni", 2000; "Nemmeno il destino", 2004; "Ruggine", 2011). Tira di spada e di sciabola. INDICE DELL'OPERA - Parte prima. Materiale umano - Parte seconda. Operazione Berserker - Parte terza. Il nuovo mondo |