Khomeini. Il rivoluzionario di Dio Stampa E-mail

Alberto Zanconato

Khomeini
Il rivoluzionario di Dio


Castelvecchi Editore, pagg.284, € 22,00

 

zanconato khomeini  IL LIBRO – Un mistico che sfida il clero ortodosso ma difende le forme tradizionali di devozione. Un marito e padre di famiglia amorevole che invita le madri a consegnare i figli oppositori per farli giustiziare. Un raffinato estimatore della poesia classica persiana che difende le fustigazioni e le amputazioni previste dalla shari'a. Un nazionalista che fa appello a una sollevazione internazionale contro i tiranni. A quarant'anni dalla rivoluzione iraniana e a trenta dalla morte, questa biografia, frutto di anni di ricerca su fonti spesso inedite, mette in luce i tanti aspetti e le contraddizioni – nell'azione politica come nella vita privata – di un uomo che ha cambiato il corso della Storia: è sotto la sua guida, infatti, che l'Islam prende il posto dei movimenti laici e marxisti come forza antimperialista in tutto il Medio Oriente. Un libro imprescindibile, la cui leggibilità non compromette mai il rigore della ricerca, per conoscere al di là degli stereotipi uno dei grandi protagonisti del Novecento, figura eroica e quasi soprannaturale per i suoi seguaci, incarnazione del Male per i nemici.

  DAL TESTO – "Nella notte tra il 31 gennaio e il primo febbraio l'Ayatollah si imbarcò a Parigi su un Boeing 747 preso in affitto dall'Air France, con una cinquantina di collaboratori e circa centoquaranta giornalisti. Poco dopo il decollo Khomeini, vestito solo della sua lunga qaba bianca, salì la scala a chiocciola che portava alla prima classe, vicino alla cabina di pilotaggio. Lì si prostrò per la preghiera, poi forse riuscì anche un po' a dormire. Poco dopo le nove del mattino l'aereo arrivò in vista di Teheran. Dapprima si abbassò e sorvolò la pista dell'aeroporto di Mehrabad, come se il pilota volesse controllare che fosse sgombra. Poi si rialzò, fece un altro giro sulla città e infine, dopo una stretta virata, finalmente atterrò.
  "Appena il Jumbo si fu fermato nei pressi dell'aerostazione, il fratello Morteza e un folto gruppo di altri mullah salirono a bordo per salutare l'Imam. Nella cabina vennero per la prima volta a contatto le due anime islamiche della rivoluzione. Da una parte i liberali provenienti dall'esperienza del Fronte Nazionale che a Neauphle-le-Château erano stati rappresesentanti e portavoce di Khomeini: Bani-Sadr, con i baffetti, gli spessi occhiali e i modi cortesi di un intellettuale francese; Yazdi, il medico che veniva dal Texas e aveva negoziato con gli americani; Qotbzadeh, che con il suo aspetto attraente e il suo senso dell'umorismo era rimasto lo stesso seduttore seriale di quando studiava, con scarso profitto, nelle università statunitensi. Sull'aereo c'era anche la sua ultima conquista, l'inviata di una televisione canadese che con lui aveva stretto una relazioone nelle lunghe settimane trascorse in Francia."

  L'AUTORE – Alberto Zanconato, giornalista dell'Agenzia Ansa dal 1984, è stato corrispondente da Teheran (1994-1997 e 2001-2011), da Tokyo (1997-2001) e, a partire dal 2011, da Beirut per la regione del Medio Oriente. Con Castelvecchi ha già pubblicato "L'Iran oltre l'Iran. Realtà e miti di un Paese visto da dentro" (2016; nuova edizione aggiornata 2017).

  INDICE DELL'OPERA - Nota alla traslitterazione dal farsi - 1. Quanti Khomeini? - 2. Lo Spirito di Dio - 3. Il Talabeh - 4. Il mistico - 5. Haj Rouhollah - 6. La prima rivolta - 7. L'esilio - 8. Rivoluzione - 9. Il Rahbar - 10. Un calice di veleno - 11. L'ultimo sguardo - 12. Cosa resta di Khomeini - Cronologia – Glossario – Fonti - Indice dei nomi