I padroni della finanza mondiale Stampa E-mail

Pino Arlacchi

I padroni della finanza mondiale
Lo strapotere che ci minaccia e i contromovimenti che lo combattono


Chiarelettere, pagg.288, € 16,50

 

arlacchi padroni  IL LIBRO – Ecco la minaccia più grave che incombe sul pianeta: l'attuale sistema finanziario ultraglobalizzato, che deprime la crescita economica, aumenta la disuguaglianza, impoverisce la gente, e diffonde insicurezza e paura del futuro.
  Sono quasi cinquant'anni che il capitalismo dei mercati finanziari ha preso il potere in Occidente. La sua ideologia è il neoliberismo, un pensiero unico che prevale nel mondo accademico, nella società civile e nella politica, a destra come a sinistra. L'Unione europea ne è diretta espressione e la superburocrazia che la governa in condizioni di pesante deficit democratico agisce con la complicità dei media, per lo più allineati a questo strapotere.
  Ma i padroni del mondo attuale non sono inamovibili. Come spiega Arlacchi, sono in campo contromovimenti che li combattono. L'economia sociale di mercato della Cina e dell'Asia orientale già contrasta la deriva neoliberista. E stanno inoltre emergendo formazioni di riformatori, conservatori, fascisti, socialisti e populisti prodotte da un grande scontento verso il mercato che mobilita tutti, da Corbyn a Trump a Le Pen.
  È questo il dato nuovo. All'orizzonte ci sono il declino dell'Occidente dominato dal capitale finanziario, il tramonto incruento della tutela americana e un ordine mondiale multipolare più pacifico e progressivo.

  DAL TESTO – "D'altra parte, però, è difficile non assegnare un qualche significato al fatto che sei mesi prima dell'invasione dell'Iraq Saddam Hussein avesse deciso di usare l'euro per le vendite del petrolio, diventando così una minaccia al dominio globale del dollaro come moneta di riserva.
  "Anche Muammar Gheddafì si era mosso sulla stessa linea dando vita a un movimento di rifiuto sia del dollaro sia dell'euro, in favore della creazione di una nuova valuta, il gold dinar, da adottare nell'ambito di un continente africano unito, con varie centinaia di milioni di persone suscettibili di diventare utenti della stessa moneta. La proposta era stata accettata dalla maggior parte dei paesi africani, con l'eccezione del Sudafrica.
  "Ancora più difficile da ignorare è il danno alla supremazia del dollaro inflitto dal rifiuto di Vladimir Putin di far entrare il commercio estero e la finanza russa nell'area del biglietto verde, e dalla decisione di concludere una serie di rilevanti accordi energetici con la Cina, l'Iran e altri paesi fondati sull'uso delle rispettive valute invece che sulla valuta americana."

  L'AUTORE – Pino Arlacchi è un sociologo e politico, considerato una delle massime autorità mondiali in tema di sicurezza umana. Tra il 2006 e il 2008 ha fatto parte del comitato internazionale di tre esperti costituito dalla Repubblica popolare cinese sul tema della sicurezza dei Giochi olimpici del 2008. Presidente dell'Associazione mondiale per lo studio della criminalità organizzata, ha redatto il progetto esecutivo della Dia, la Direzione investigativa antimafia. Amico e collaboratore dei giudici Chinnici, Falcone e Borsellino, è stato presidente onorario della Fondazione Falcone e tra i maggiori architetti della strategia antimafia italiana negli anni Novanta del XX secolo. Deputato e senatore del Partito democratico della sinistra e vicepresidente della Commissione parlamentare antimafia, si è dimesso dal Senato nel 1997 per ricoprire fino al 2002 l'incarico di vicesegretario generale delle Nazioni unite. Direttore esecutivo dell'Unodc (United Nations Office on Drugs and Crime), è stato anche direttore generale dell'ufficio delle Nazioni unite di Vienna. Deputato al Parlamento europeo con l'Italia dei Valori, ha poi aderito al Partito democratico e al gruppo dell'Alleanza progressista dei socialisti e dei democratici europei. È stato sotto scorta per tredici anni, a causa delle minacce e intimidazioni causate dal suo impegno contro la criminalità. Tra i suoi libri: «Gli uomini del disonore», «Schiavi. Il nuovo traffico di esseri umani», «La mafia imprenditrice. Dalla Calabria al centro dell'inferno», «L'inganno e la paura. Il mito del caos globale».

  INDICE DELL'OPERA – Introduzione - La minaccia finanziaria e l'inganno neoliberista - Una tragedia greca - Grandezza e miseria del capitale-denaro - Perché i padroni del mondo non riescono a governarlo – L'accumulazione senza fine e il trappolone della liquidità - Il degrado dell'impresa industriale - Marx aveva ragione: grande stagnazione e caduta dei profitti - Bretton Woods e l'età d'oro del capitalismo occidentale - La Controrivoluzione neoliberista - Denaro e potere nell'autunno finanziario - Gli Stati Uniti dal governo mondiale alla protezione mafiosa - La prepotenza del dollaro e la triste vicenda dell'euro - La guerra che non ci sarà e il processo di incivilimento - La Cina, l'Asia orientale e l'economia sociale di mercato - Conclusioni