Ricerche sulle assemblee quiritarie Stampa E-mail

Carlo Pelloso

Ricerche sulle assemblee quiritarie

Jovene Editore, pagg.416, € 42,00

 

pelloso quiritarie0001  IL LIBRO – Partendo dalla difficile problematica relativa all'oscuro, ma assolutamente centrale, riferimento ai quirites, associato al populus Romanus, l'indagine si volge a considerare il ruolo dei comizi curiati e la specifìcazione costituita dai comitia calata, giungendo poi a trattare della fìgura centrale del rex ed al suo rapporto con i comitia, attraverso una serrata discussione delle fondamentali testimonianze di Verrio Flacco e di Varrone, e impegnandosi in un'approfondita discussione sul comitiatus maximus.
  Si tratta di questioni nodali per un'adeguata comprensione di uno dei fondamentali problemi relativi alla storia antica, costituito dal valore epocale che ha avuto, in tal senso, la formazione del modello cittadino. L'impegno di questa ricerca e il coraggio con cui i grandi temi qui evocati sono stati affrontati hanno permesso all'autore di riallacciarsi con forza ed autorevolezza a quella tradizione di studi che, proprio in Italia, tra la seconda metà dell'Ottocento e la prima metà del secolo successivo, ha raggiunto livelli altissimi. È pertanto abbastanza facile prevedere che il presente volume costituirà a lungo un insostituibile riferimento negli studi di diritto romano.

  DAL TESTO – "Romolo fonda Roma e, così facendo, centralizza - all'insegna dell'unità - nel regnum il preesistente sistema pluralistico delle curiae ossia dei quirites (che non si dissolvono nell'ente astratto 'popolo', ma rimangono portatori delle loro singole identità, sia individuali, sia curiate). Quali maschi atti alle armi, costituiscono ex novo il populus Romanus (ossia l'esercito che nasce con Romolo avente quali quadri di leva le pregresse curie) e, quali appartenenti ex novo al regnum di Roma, hanno diritto di partecipare all'assemblea cittadina, il populus Romanus (avente quali unità costitutive le pregresse trenta curie): se il popolo centuriato è prima - strutturalmente e funzionalmente – un esercito e solo poi un'assemblea (funzionalmente eterogenea all'exercitus centuriatus, ma strutturalmente imitativa di quest'ultimo), il popolo curiato è sia esercito per impulso fondativo innovativo, sia assemblea per impulso fondativo conservativo. Roma, dunque, si riconosce nella convergenza del passato con il presente. Il sistema curiato, infatti, sopravvive (e il membro formulaico quirites attesta non solo il forte legame con il passato, ma anche la permanenza dello stesso, venendo, per l'appunto, la realtà istituzionale precedente Roma inglobata da Roma ed elevata a fondamento di Roma): il popolo Romano, elemento di prorompente novità che riscrive all'insegna dell'unitarietà e della duplice declinazione e militare e civile il pregresso assetto (solo civile), è costituito dai quirites (e non può prescindere dai quiriti); i quirites, elemento perdurante e conservativo del pluralismo del pregresso assetto (solo civile), al contempo rimane tale e si trasfigura: sia le singole curiae (vuoi come ranghi militari, vuoi come unità di suffragio, vuoi nel ruolo di partecipi formali di solenni pubblici), sia la generalità indistinta dei singoli quirites (vuoi come destinatari, in contesto non comiziale, di comunicazioni regie, vuoi come testimoni formali di atti, in contesto comiziale) si impongono come elementi costitutivi e attivi imprescindibili alla vita, e militare e civile, del popolo Romano."

  L'AUTORE – Professore associato nell'Università di Verona, Carlo Pelloso è autore di due monografìe ("Studi sul furto nell'antichità mediterranea", 2008; "'Themis' e 'dike' in Omero. Ai primordi del diritto dei Greci", 2012), nonché di numerosi contributi in tema di diritto romano, esperienza giuridica greca e diritto civile vigente.

  INDICE DELL'OPERA - Capitolo primo. 'Quirites': diritto, storia, etimologia (1. L'origine sabina dei quirites - 2. Quirites, curiae e ius quiritium: la concezione endo-ordinamentale - 3. I quirites come appartenenti al sistema pre-romano a curia unica - 4. Le curiae come le unità pre-romane e proto-romane di quirites - 5. Quirites: ossia cives Romani? – 6. Il populus Romanus di quirites - 7. Il populus Romanus e i quirites - 8. Qualche considerazione finale in tema di quirites e populus Romanus) - Capitolo secondo. 'Alia esse curiata, alia centuriata': i 'comitia calata' nell'insegnamento di Labeone (1. Premessa: cosa sono i comitia calata? – 2. I comitia calata come species pontifìcale di assemblea popolare – 3. I comitia calata come species dei comitia curiata – 4. I comitia calata come species di assemblea votante - 5. I comitia calata come species o genus di assemblea non votante - 6. L'insegnamento di Labeone: i presupposti della inauguratio dinanzi i comitia calata - 7. I comitia calata labeoniani: strutture e funzioni - 8. I comitia calata labeoniani in rapporto agli altri comitia - 9. Curia Calabra e rex sacrorum: alcuni dubbi sul luogo di riunione e sulla presidenza generale dei comitia calata – 10. Qualche considerazione di sintesi sui comitia calata labeoniani e sulle altre assemblee non votanti) – Capitolo terzo. 'Quando rex comitiavit fas': le assemblee quiritarie tra 'testamenta' e 'iurisdictio' (1. Le esegesi di M. Terenzio Varrone e di Verrio Flacco alle notae calendariali QRCF - 2. I due dies QRCF e il comitiare regio come celebrazione di assemblee testamentarie - 3. Critiche alla tesi della tenuta in tempo nefasto delle assemblee testamentarie - 4. Il comitiare regio come vocatio ad Comitium dei quiriti - 5. Comitia testamentari e lege agere: luoghi e tempi del diritto - 6. Alcune considerazioni in merito alle procedure assembleari curiate e tribute alla luce della tesi della contio nel Foro e del suffragium nel Comizio - 7. Dies fissi, iurisdictio, legis actio - 8. QRCF: per un ritorno a Mommsen - 9. Ius dica re ad Comitium e venire in Comitium – 10. QRCF: qualche considerazione conclusiva) – Capitolo quarto. 'Vocare omnes quirites' ed 'exercitum imperare': il massimo 'comitiatus' tra XII tavole e diritto augurale (1. Il maximus comitiatus nell'interpretazione ciceroniana di Tab.9.2 - 2. La tesi del maximus comitiatus come assemblea numericamente superiore rispetto ai comitia curiata - 3. La universalità dei comitia curiata - 4. La presenza dei patres nei comitia curiata - 5. Il maximus comitiatus come assemblea pontificale delle curie - 6. L'insostenibilità sub specie iuris della tesi che identifica il maximus comitiatus nei comitia curiata - 7. Il maximus comitiatus come corteo dei quiriti - 8. Il comitiatus non è il corteo dei quiriti in marcia: gli argomenti di diritto augurale .- 9. Il comitiatus non è il corteo dei quiriti in marcia: ulteriori argomenti - 10. Qualche conclusione in tema di maximus comitiatus, anche alla luce del De auspiciis di Valerio Messala) – Capitolo quinto. Riflessioni conclusive in tema di 'quirites' e 'Populus Romanus' (1. I quirites come titolari di capacità d'agire gius-pubblicistica - 2. I comitia calata come espressione poli-funzionale e poli-strutturale del Populus Romanus Quirites - 3. I comizi regi testamentari come assemblee informali quiritarie - 4. Il maximus comitiatus come espressione civile del Populus Romanus Quiritium) - Indice degli autori - Indice delle fonti