Hong Kong e Macao Stampa E-mail

Joseph Kessel

Hong Kong e Macao
Città degli estremi


O barra O Edizioni, pagg.181, € 16,00

 

kessel hongkong  IL LIBRO – Nel 1957, all'epoca di questo reportage, in pieno periodo di decolonizzazione, Hong Kong e Macao erano gli ultimi avamposti europei in Estremo Oriente. Con la consueta curiosità e partecipazione, Joseph Kessel si immerge in questi brulicanti crocevia di popoli e culture al confine con la Cina di Mao e ne restituisce gli sconvolgenti contrasti: il fascino della natura selvaggia e l'urbanizzazione più sfrenata, le inimmaginabili ricchezze e l'estrema miseria, le attività commerciali su scala globale e i traffici locali più o meno leciti.
  Nei suoi vagabondaggi tra sfavillanti quartieri occidentali e squallidi tuguri, case da gioco e fumerie, Kessel ripercorre la storia dei luoghi e traccia i ritratti di personaggi straordinari come William Jardine, il principe del contrabbando di oppio, Aw Boon Haw, l'inventore del Balsamo di Tigre, Mr. Fu, il re dei giochi di Macao. Senza mai dimenticare i più umili: i rifugiati cinesi, i conducenti di rickshaw, le operaie delle fabbriche di fuochi d'artificio e soprattutto i piccoli, onnipresenti, mendicanti.
  Un reportage, inedito in Italia, capace di rievocare atmosfere e ambienti tutt'oggi vivi nell'immaginario legato a questo angolo di mondo in cui, più che altrove, l'Occidente incontra l'Oriente.

  DAL TESTO – "Hong Kong, in cinese, significa Porto profumato.
  "Il nome viene dall'epoca in cui, vergine e pressoché disabitata, quest'isola della baia di Canton serviva soltanto da riparo a qualche capanno di pescatori, a qualche giunca di pirati e ai nidi degli uccelli selvatici. Le brezze marine, a quel tempo, spargevano al largo, sulle onde dell'arcipelago innumerabile, gli aromi della giungla fiorita che cresceva lungo i suoi fianchi scoscesi.
  "Oggi, il "Porto profumato", come ogni altro grande porto del mondo, puzza di nafta, di carbone, di fumo e di fatica umana. Dubito, tuttavia, che a causa di questo, Hong Kong abbia perso di splendore. Penso addirittura il contrario. Esistono ancora molti scogli ricoperti da una vegetazione sfrenata, battuti dai mari caldi e svettanti verso il cielo dei tropici. A Hong Kong, una volta tanto, l'uomo non ha guastato, sminuito o insudiciato i tratti della natura. Forse li ha privati della loro innocenza ma, in compenso, ha saputo dar loro un risalto straordinario e una nuova maestà, mentre i frutti della sua fatica, segnati dagli elementi, si trovano immersi nella magnificenza della terra e delle onde."

  L'AUTORE – Joseph Kessel (1898-1979), avventuriero, giornalista e scrittore, nasce a Clara in Argentina nel 1898 da padre ebreo di origine lituana. A diciassette anni inizia a collaborare con il «Journal des Débats». Nel 1916, dopo alcune apparizioni come attore teatrale sulla scena dell'Odéon si arruola volontario prima nell'artiglieria poi nell'aviazione: esperienza da cui trae il romanzo "L'equipaggio dell'aria". Al termine della Grande Guerra viaggia come corrispondente in Irlanda, Israele, Berlino, nell'Africa sahariana e sul Mar Rosso. Durante la Seconda guerra mondiale si unisce alla Resistenza e insieme al nipote Maurice Druon compone il "Chant des partisans", l'inno dei partigiani francesi. Dopo la Liberazione, ormai affermato reporter, si reca in Palestina, Africa, Birmania e Afghanistan. Nel 1962 viene eletto membro dell'Académie française. Muore ad Avernes. Tra le sue opere ricordiamo "Cavalieri selvaggi", "Il leone" e "Bella di giorno", il romanzo da cui Luis Buñuel nel 1967 ha tratto l'omonimo film.

  INDICE DELL'OPERA - Hong Kong (Il fango straniero - Il mostro sacro - La venditrice di bambini - Il Balsamo di Tigre - Georges, il mio amico cinese - I segreti di Kowloon - Gli invalidi dalle dita di fata - La grande soglia) – Macao (Le 540 traversate - L'inferno del gioco - L'uomo dall'orecchio tagliato - Lo sciopero delle artificiere - Il contrabbandiere di cani - Miss Coca-Cola - La maledizione degli innocenti)