Giulia Sommariva
Palermo neogotica 1830-1930 Note storiche di Francesco Maggiore
Nuova Ipsa Editore, pagg.296, € 18,00
IL LIBRO – Nel corso del sec. XIX lo stile neogotico, affermatosi saldamente in Europa, raggiungeva la lontana Sicilia. Il Neogotico palermitano, pur richiamandosi alla stessa matrice revival, non si presentò col volto delle favolose architetture nordiche dei Paesi continentali ma ebbe caratteristiche proprie, totalmente diverse. Le sorgenti alle quali attingeva erano il Medioevo arabo e normanno, stagione di splendido rigoglio: i secoli che videro la città eletta a capitale dell'Emirato di Sicilia e, con l'arrivo dei Normanni, capitale di uno stato cristiano: Prima Sedes, Corona Regis et Regni Caput (1130). Palermo, città magnifica per l'aulica magnificenza di un palazzo Reale dalle quattro torri possenti; per una cattedrale tra le più grandiose del Medioevo; per la Cappella Palatina col fulgore d'oro dei suoi mosaici; per lo splendore musivo delle cattedrali di Cefalù e Monreale, per i bagliori aurei di Santa Maria dell'Ammiraglio. Nessuna delle severe cattedrali del Nord costruite in pietra grigia poteva competere con la sfavillante bellezza dei mosaici palermitani. Non solo, ma altre architetture di ascendenza moresca resero Palermo città "splendida e opulenta", esattamente come viene descritta dai viaggiatori arabi che la videro nel favoloso crepuscolo al declino del regno normanno... Sette secoli dopo l'arte revival della Sicilia – di Palermo in particolare – si ispirò a quelle radici rielaborandole con caratteristiche proprie ed originali. Fu lo stile siculo-normanno (Neogotico siciliano) di chiese e palazzi (ma anche di architetture minori) a plasmare il tessuto edilizio della città; ma, c'era pure a connotarlo, un fantasioso stile moresco recuperato dall'architettura araba; mentre un revival gotico di ascendenza catalana creava modelli di originale fantasia costruttiva e decorativa. Tale fu la peculiarità del Neogotico palermitano rispetto al corrispondente revival nazionale ed europeo: stile mutevole e vibrante nel solco di una tradizione storico-artistica che rinnovava i segni di un millenario passato. Tre stili diversi che, compenetrandosi, erano il riflesso di un unico volto, quello di un Medioevo composito e complesso sviluppatosi tra i secoli XII e XV. I tre stili, le tre diverse declinazioni del Neogotico palermitano, attraversarono con giovanile baldanza il secolo XIX, convissero con lo stile Liberty influenzandolo in molti suoi elementi, approdarono già stremati alle soglie del primo trentennio del secolo XX, per arrendersi infine alle agguerrite avanguardie moderniste.
DAL TESTO – "Il Neogotico approda nella Sicilia orientale nelle forme già adulte di una compiuta bellezza. Si radica soprattutto a Caltagirone dove vanno ricercate le testimonianze più cospicue nel campo dell'architettura e delle arti decorative: Caltagirone, l'antica "Rocca dei Vasai", il più importante centro di tradizione ceramica della Sicilia, già fiorente in epoca alto-medievale. "Una stagione artistica di tutto riguardo quella vissuta dal neogotico locale, che fa di Caltagirone la sua roccaforte allorché viene realizzato il Cimitero monumentale ad opera dell'architetto Giambattista Nicastro (1832-1903). Un complesso architettonico, pensato più come "cittadella della bellezza" che come "città dei morti", reso incantevole dall'ampio portico d'ingresso aperto in 160 arcate ogivali, evocante quelle belle piazze rinascimentali dalla vita vivace e pulsante, qui tradotta nell'immota, silenziosa attesa di un "divenire" fuori dal tempo. "Decisamente singolare, nel suo innesto ad un rigoroso neogotico, la singolare policromia che mescola il calcare giallo alla bianca pietra di Ragusa, alla pietra nera dell'Etna, all'intenso colore della terracotta proprio della terra siciliana arsa dal sole... Si chiama Cimitero del Paradiso (dal nome antico della contrada), ed è famoso per la bellezza delle sue cappelle, delle sculture degli ornati di marmo, di terracotta e maiolica che lo arricchiscono, suscitando armonie coloristiche quasi festose."
GLI AUTORI – Giulia Sommariva, giornalista pubblicista, ha pubblicato numerosi saggi e libri dedicati alla storia e al patrimonio architettonico della Sicilia e di Palermo in particolare. Ricordiamo: "Capaci e Isola, Storia Guida" (1999), "Torretta dal feudo al marchesato" (2002), "Alberghi storici di Palermo" (2002-2014), "Palazzi Nobiliari di Palermo" (2004), "Bagli e Ville di Palermo e dintorni" (2005), "Palermo, Cento Chiese nell'ombra" (2007), "Bagaria, Il Territorio e le Ville" (2011), "La Via dello zucchero. Borghi feudali dalla Valle dell'Eleuterio alla Valle dell'Imera" (2011), "I Sommariva a Capaci" (2012), "La Baronia di Carini. Otto borghi feudali tra storia e memoria" (2015). Francesco Maggiore, dopo una lunga carriera nel settore dell'editoria scolastica, si dedica ormai da qualche anno a studi di storia e di genealogia. Ha finora pubblicato i suoi lavori solo in rete, sul sito d'interscambio culturale www.academia.edu: "Le mura puniche di Palermo" (2015); "La famiglia Pignatelli, la sua storia e i suoi palazzi" (2016); "Il canale allacciante Passo di Rigano di Palermo" (2014-2016); "Il Monastero dei Sett'Angeli" (2016); "I feudi di Butera e Radalì" (2015-2016); "La famiglia Alliata ed il titolo di principe S.R.I." (2016); "La viabilità urbana del quartiere Malaspina-Palagonia" (2016); "Brevi note sull'istituto dell'Enfiteusi" (2017).
INDICE DELL'OPERA – Premessa - Parte prima - Capitolo I - Capitolo II - Capitolo III - Capitolo IV - Capitolo V - Parte seconda - Un secolo di neogotico a Palermo - Capitolo VI - Scheda 1. Villa Pignatelli Aragona Cortés all'Acquasanta - Scheda 2. Casina Florio all'Arenella, un legame con la russia imperiale - Scheda 3. Villa Serradifalco all'Olivuzza - Scheda 4. Villa Butera-Wilding-Florio all'Olivuzza - Scheda 5. Casa Florio (ex Butera-Wilding), poi Fitalia - Scheda 6. Casa Florio-Wirz - Scheda 7. Palazzina Florio poi Maniscalco Basile - Scheda 8. Il villino Florio - Scheda 9. Palazzo Forcella Baucina de Seta - Scheda 10. Nozze regali a palazzo Campofranco - Scheda 11. Il castelletto neogotico del principe d'Aci - Scheda 12. Palazzo Alliata di Pietratagliata - Scheda 13. Palazzi e ville Galletti di Fiumesalato - Scheda 14. Neogotico all'Orto Botanico di Palermo - Scheda 15. Il salone neogotico di palazzo Butera-Trabia - Scheda 16. Villa Alliata di Pietratagliata - Scheda 17. Palazzo Alliata di Villafranca - Scheda 18. Una dinastia di anglo-siciliani - Scheda 19. Villa Malfitano - Scheda 20. Casa Whitaker di via Cavour e Villa Sperlinga - Scheda 21. Villa Sophia - Scheda 22. La chiesa anglicana dell'holy cross - Scheda 23. Altre architetture religiose in stile neogotico - Scheda 24. La chiesa dei santi Pietro e Paolo - Scheda 25. Il tempio della chiesa evangelica valdese - Scheda 26. Villa Ugo delle Favare - Scheda 27. L'esposizione nazionale di Palermo - Scheda 28. Il nuovo volto della Città-Giardino - Scheda 29. Cappella neogotica del sanatorio Cervello - Scheda 30. Villa Igea, ascesa e declino di una grande famiglia - Note storiche (Premessa alle note storiche - 1. Antonio Zanca e la cattedrale di Palermo - 2. La famiglia Pignatelli - 3. Il magnus siculus e il suo palazzo - 4. Di San Pietroburgo, Puškin, Caterina la grande, Peterhof e Aleksandra - 5. Sulla "vera" identità di Lorenzo Teglies, barone delle Favare - 6. La principessa che morì due volte - 7. Palazzo Vaccarizzo - 8. L'Acquasanta) - Indice dei nomi |