Contro la povertà |
Emanuele Ranci Ortigosa
IL LIBRO – Secondo le stime europee, in Italia 17,5 milioni di persone sono a rischio di povertà, nessun altro paese ne ha così tanti. Per l'Istat un italiano ogni dodici è assolutamente povero, cioè non in grado di vivere una vita umanamente dignitosa. Negli anni della crisi, tale stima è aumentata di due volte e mezzo, mentre il nostro sistema assistenziale è risultato impotente. DAL TESTO – "Nella nostra società molte persone, famiglie e gruppi di popolazione soffrono gravi condizioni di bisogno: bisogno di nutrimento e vestiario, di casa, di salute, di istruzione, di accesso all'informazione e alla cultura, di relazioni e socialità, di lavoro, di riposo... Vari bisogni che spesso si combinano, tali da condizionare pesantemente la possibilità di liberare e valorizzare le proprie risorse per vivere una vita veramente umana, riconoscere e accrescere le proprie capacità, migliorare le proprie competenze, contribuire così alla crescita del capitale umano, fattore cruciale di sviluppo sociale e anche di crescita economica. Bisogni che interpellano la nostra società, le nostre istituzioni, il nostro welfare e, in definitiva, ciascuno di noi." L'AUTORE – Emanuele Ranci Ortigosa, presidente emerito e direttore scientifico dell'Irs, presidente dell'Ars, direttore della rivista "Prospettive Sociali e Sanitarie", fondatore e direttore di Welforum.it, Osservatorio nazionale sulle politiche sociali. Ha diretto la valutazione della sperimentazione nazionale del Rmi, è stato membro del Gruppo di lavoro sul reddito minimo istituito dal ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali. Ha insegnato Politica Sociale in diverse università, è autore e curatore di volumi e saggi. INDICE DELL'OPERA – Ringraziamenti – Prefazione – 1. Un pesce oggi, per pescare domani (1.1. Apologo - 1.2. La povertà e le povertà - 1.3. Varie letture della povertà) – 2. Povertà e disuguaglianze in Italia (2.1. La distribuzione dei redditi in Italia - 2.2. Negli anni della crisi i poveri sono aumentati di due volte e mezzo - 2.3. Negli stessi anni minori e giovani poveri sono aumentati da 3 a 4 volte - 2.4. Famiglie sicuramente povere, appena povere o quasi povere) – 3. Il confronto con i paesi Ue evidenzia la gravità del problema in Italia (3.1. Sul rischio di povertà - 3.2. Su povertà ed esclusione sociale - 3.3. Sulla disuguaglianza - 3.4. Sulla trasmissione della povertà fra le generazioni – 3.5. Sulla giustizia sociale) – 4. Disuguaglianza e povertà penalizzano la nostra crescita economica (4.1. Disuguaglianza e povertà nuocciono alla crescita economica - 4.2. Soprattutto disuguaglianza e povertà delle giovani generazioni nuocciono alla futura crescita) – 5. Il nostro sistema assistenziale non ha contrastato l'aumento della povertà (5.1. Nella crisi il nostro sistema assistenziale non ha contrastato la crescita della povertà e delle disuguaglianze - 5.2. Le misure assistenziali nazionali non sono né eque né efficaci - 5.3. Il nostro sistema assistenziale non ha contenuto la povertà anche perché privo di una misura universale di contrasto - 5.4. Funzione e contenuti di un "reddito minimo", per il contrasto alla povertà) – 6. La faticosa storia delle politiche contro (6.1. Politiche sociali e povertà, dagli anni Ottanta al 2012 - 6.2. Dal 2012 i primi promettenti segnali - 6.3. Dal 2015 al 2018 gestazione e parto del Rei, misura di reddito minimo) - 7. Reddito di inclusione, reddito di cittadinanza, reddito di dignità (7.1. Un'esperienza e due proposte in campo - 7.2. Rei, reddito di inclusione - 7.3. Reddito di cittadinanza, teoria e proposta politica - 7.4. Reddito di dignità, molto ancora da definire) – 8. Conviene a tutti partire da quanto fatto, per andare oltre (8.1. Non azzerare, ma utilizzare quanto fatto e andare oltre - 8.2. Dal contrasto alla povertà alla riforma del sistema assistenziale - 8.3. Proposta per un confronto in prospettiva) - Appendice 1. Il reddito di inclusione: caratteristiche e attenzioni attuative - Appendice 2. Le misure di reddito minimo in Europa la povertà in Italia - Bibliografia |