Come un incubo e come un sogno Stampa E-mail

Paolo Savona

Come un incubo e come un sogno
Memorialia e Moralia di mezzo secolo


Rubbettino Editore, pagg.342, € 19,00

 

savona incubo  IL LIBRO – Questo lavoro è una memorialia di mezzo secolo di storia di un economista libero, come l'autore ama definirsi, ma anche la moralia che ne ha tratto. Le vicende interne e internazionali intercorse tra la prima crisi della bilancia dei pagamenti italiana del 1963 e la Grande recessione iniziata nel 2008 sono state definite "un incubo", termine mutuato dall'Ulisse di Joyce. Esse si sono incrociate con le numerose vicende personali dell'autore che, essendo inattese e ricche di conoscenza, lo inducono a definirle per lui "un sogno". Lo scopo del lavoro è di trarre da questo incontro di fatti e di esperienze insegnamenti utili per affrontare problemi di natura economica di interesse generale, ma anche di presentare la sua produzione scientifica e riflettere sul significato avuto dalle sue scelte di vita, dalla Banca d'Italia, alla cattedra universitaria, alla presidenza di banche e imprese, dalla direzione generale di importanti ministeri, al Governo del Paese da Ministro dell'Industria. Dalla dovizia di studi ed esperienze trae due conclusioni sul perché l'Italia si dibatta in una grave crisi di crescenza e di identità: l'eccessiva ricerca della rendita da parte dei cittadini, che la politica asseconda, e la sistematica violazione della "regola della legge" a causa di una cultura individuale e sociale difettosa. La terapia che suggerisce travalica i temi dell'economia e approda ai lidi della scuola e dell'educazione, ritenute l'unico veicolo per consentire di raggiungere un'Italia e un'Europa migliori.

  DAL TESTO – "Il saliscendi dell'economia italiana è simboleggiato dalla vincita dell'«Oscar per la stabilità» da parte della la lira nel 1960, assegnato da una giuria organizzata dal «Financial Times», e dal deprezzamento successivo della nostra moneta, pari a tre volte il suo valore iniziale, passato dalle 625 lire rispetto al dollaro, fissate al momento dell'adesione dell'Italia all'Accordo di Bretton Woods, alle 1936,27 lire, stabilite all'atto della sua confluenza nell'euro. Questo valore è restato congelato in modo formale all'interno dell'eurosistema, ma in termini di potere d'acquisto si è ridotto in modo sostanziale di circa la metà; ciò che un euro poteva acquistare all'atto del suo avvio, oggi ne richiede due, situazione negata dalle autorità che hanno definito questi calcoli un'inflazione solamente «percepita», tra lo scetticismo e sconforto di quella che un illustre letterato, Alberto Arbasino, chiamò la «casalinga di Voghera».
  "Tra i problemi che assillano il Paese, il più grave è certamente il debito pubblico; esso è esposto a rischi di default a causa della sua ri-denominazione in euro, una moneta fuori dalla sovranità monetaria del Paese in un assetto istituzionale privo di una politica comune dei debiti sovrani. Se il debito pubblico fosse in lire, il suo rimborso sarebbe sempre possibile perché lo Stato avrebbe il potere di stampare la moneta necessaria per il rimborso, ovviamente creando altri problemi per la creazione in eccesso, ma non l'insolvenza. La nascita dell'euro ha eliminato il rischio di cambio all'interno dell'eurosistema, ma generato il rischio di default sui debiti sovrani.
  "Ditemi voi se questa storia non è un incubo. E se non corrisponda al vero che da esso sia difficile uscirne. È pur vero che, come sostenne il poeta tedesco Friedrich Schiller, La storia del mondo è il tribunale universale (die Weltgeschichte ist das Weltgericht), un concetto ripreso e sviluppato da Friedrich Hegel, e ripercorrerla significa fare il processo alle scelte dell'Italia e del mondo, rivivendo incubi e sogni. Così farò."

  L'AUTORE – Paolo Savona è professore emerito di Politica economica. Per oltre mezzo secolo ha fatto esperienza di vertice in istituzioni pubbliche e private guidato dal desiderio di perfezionare le sue conoscenze ed essere utile al prossimo. Ha puntualmente reso conto delle sue esperienze e dei suoi studi in numerosi scritti. Si è dedicato in particolare all'educazione dei giovani e a orientare la pubblica opinione a usare bene la forza della democrazia. Critico del funzionamento dello Stato, ma non contrario, ha sempre considerato il mercato competitivo un lato indispensabile del triangolo istituzionale che regge il sistema delle libertà. Le ultime pubblicazioni tra le numerose edite da Rubbettino sono state: "Dalla fine del laissez-faire alla fine della liberal-democrazia. L'attrazione fatale per la giustizia sociale e la molla di una nuova rivoluzione globale" (2016) e "La rivoluzione democratica di Heine e la Costituzione per la pace di Kant, Una seconda lettera agli amici tedeschi" (2017).

  INDICE DELL'OPERA – Premessa – Introduzione. Dal miracolo economico alla grande recessione: storia di un incubo vissuto come un sogno - Parte I. Considerazioni di probabile interesse generale - 1. Le doti di un economista, il discorso sul metodo e il ruolo delle culture aziendali nell'economia e nella società - 2. Le conclusioni tratte dalle mie ricerche - 3. Il modello di riferimento per interpretare gli andamenti dell'economia e della società - 4. Le incoerenze tra il modello interpretativo proposto e gli accordi europei - 5. Il riequilibrio tra rendita e profitto e una grande alleanza con la Francia: cronaca di un'occasione di governo mancata - Parte II. Biografia ragionata delle mie esperienze professionali e di vita - 1. La mia educazione e i miei maestri - 2. Le tappe del mio viaggio della conoscenza (2.1. L'Università - 2.2. Il primo incarico di insegnamento e il servizio militare - 2.3. In Banca d'Italia - 2.4. La cattedra e la Confindustria - 2.5. Al Credito Industriale Sardo - 2.6. La penosa esperienza al vertice della Banca Nazionale del Lavoro - 2.7. Presidente del fondo interbancario di tutela dei depositi - 2.8. Le due commissioni di riforma dei servizi di intelligence - 2.9. Ministro dell'industria nel governo Ciampi - 2.10. L'esperienza nel settore privato - 2.11. Direttore generale del dipartimento per le Politiche europee - 2.12. Il passaggio a Capitalia e a Unicredit Banca di Roma - 2.13. Il ritorno alla presidenza del FITD e il bail-in - 2.14. La Jemolo Fellowship al Nuffield College dell'Università di Oxford e speaker alla Minsky Conference al Bard College di Annaldale-on-Hudson - 2.15. L'avventura intellettuale di Euklid) - 3. Le mie ricerche - Parte III. Due necessari complementi di conoscenza - 1. Io sono la mia biblioteca - 2. Le mie iniziative culturali – Conclusioni. Governare il futuro, non tornare al passato. Combattere le rendite e rispettare la «regola della legge» per rilanciare crescita ed equa distribuzione delle risorse - Bibliografia selezionata dei miei lavori (nello stesso ordine usato per presentare le mie ricerche) - Indice dei nomi