Erdoğan e il suo partito Stampa E-mail

Valeria Giannotta

Erdoğan e il suo partito
AKP. Tra conservatorismo e riformismo
Prefazione di Carlo Marsili


Castelvecchi Editore, pagg.118, € 14,50

 

giannotta erdogan  IL LIBRO – L'affermazione dell'AKP (Adalet ve Kalkınma Partisi) come partito di centrodestra con radici ideologiche islamiste e la sua posizione sempre più dominante all'interno del sistema statuale turco sono esempi perfetti di trasformazione politica.
  Asceso al potere nel 2002 come catch all party con un programma "democratico conservatore", si è col tempo strutturato su posizioni sempre più identitarie e ideologicamente orientate, avviando un nuovo corso politico in Turchia. Capace di mobilitare le masse grazie al carisma del suo leader fondatore - Recep Tayyip Erdoğan - ha avviato profondi cambiamenti nella società e nel sistema politico del Paese anatolico. Combinato all'analisi teorica organizzativa del partito e del suo programma, questo libro pone particolare attenzione alla comprensione della politica turca da un punto di vista oggettivo e interno, anche grazie all'osservazione sul campo dei maggiori avvenimenti sociopolitici vissuti dalla Turchia negli ultimi vent'anni.
  "Va dato atto a Valeria Giannotta – scrive, nella Prefazione, Carlo Marsili - di aver scritto un libro coraggioso. Non tanto e non solo per certi rilievi critici verso il "partito-Stato", sempre comunque documentati ma più facilmente in sintonia con le opinioni correnti in Italia e in Europa, ma anche per la valorizzazione dei successi, che fuori Turchia tendono a essere sottovalutati, ottenuti dalla politica di Erdoğan. La cui ambizione è di giungere al 2023, l'anno fatidico in cui si celebrerà il centenario della fondazione della repubblica di Turchia, con l'obiettivo non solo di essere stato il Presidente di più lunga durata nella sua storia, ma anche avere riformato la nazione turca, come a suo tempo fece Atatürk, stavolta tuttavia in senso conservatore e religioso. Un obiettivo evidentemente divisivo all'interno della società turca, dove convivono due metà polarizzate rispettivamente a favore e contro Erdoğan, i cui ripetuti successi elettorali lasciano quest'ultima con l'amara sensazione di non poterlo sostituire."

  DAL TESTO – "Gli indicatori macroeconomici sono stati la luce guida del processo di democratizzazione e trasformazione sociale, ponendo le basi per una competitiva crescita economica e conducendo la Turchia ad essere la diciassettesima economia più grande al mondo e la sesta in Europa. Estremamente significative sono state le iniziative intraprese nel settore sanitario, che hanno rafforzato il sistema di assistenza pubblica riducendo di gran lunga la burocratizzazione dell'apparato ospedaliero e incrementando vertiginosamente il numero delle strutture mediche. Secondo l'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE), la spesa sanitaria pro capite della Turchia sarebbe passata da 470 dollari nel 2002 a 1.088 dollari nel 2016. Come risultato dell'aumento dell'accessibilità a cure mediche qualificate e della diminuzione dei tassi di mortalità, l'aspettativa di vita media alla nascita nel 2015 ha raggiunto 80,7 anni per le donne e 75,3 per gli uomini, rispetto ai 65 anni previsti sia per gli uomini che per le donne alla fine degli anni Novanta. Comunque, il fiore all'occhiello e forza motrice del successo di AKP in ambito di servizi è stata l'amministrazione dello sviluppo abitativo che dietro allo slogan "Stiamo costruendo il futuro" - tramite una logica di urbanizzazione pianificata a livello pubblico con partecipazione privata - ha costruito più di 700mila alloggi con l'obiettivo di raggiungere il milione entro il 2023. Nella logica di "servizio alla nazione" l'implementazione di politiche di welfare, legando per anni quasi indissolubilmente l'elettorato al partito sia in senso emotivo che materiale, è un aspetto chiave per comprendere appieno la performance dell'AKP, legittimata dalla nuova concezione di «politica come arte di risolvere i problemi e non crearne altri».
  "Tuttavia, la componente critica del partito risiede nel processo di trasformazione di se stesso e della retorica politica verso un atteggiamento che, con il consolidarsi del potere, è diventato sempre più autoreferenziale e monolitico. Sottolineando l'urgenza di normalizzare i parametri politici del Paese, l'AKP ha mantenuto stretti legami con l'islam nella sfera sociale, reinserendolo gradualmente sulla scena politica. Combinando i diversi discorsi sulle civiltà, ha concepito il processo di modernizzazione del Paese come la somma delle continuità e dei cambiamenti occorsi sin dall'inizio del periodo ottomano sia sotto l'impatto islamico che sotto l'influenza occidentale."

  L'AUTRICE – Valeria Giannotta, dopo gli studi in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali a Milano, nel 2009 si trasferisce in Turchia per completare il dottorato sul partito AKP. Docente universitaria a Istanbul, Gaziantep e Ankara, oggi è un'affermata esperta delle dinamiche turche. Per la sua obiettività di analisi, nel 2017 è stata insignita dell'onorificenza di Cavaliere di Italia dalla Presidenza della Repubblica italiana.

  INDICE DELL'OPERA – Prefazione, di Carlo Marsili - I. Un nuovo attore sulla scena politica. L'Adalet ve Kalkınma Partisi (AKP) (La riconfigurazione della politica turca - Programma e manifesto di partito - La legge elettorale e dei partiti politici - Le elezioni generali del 2002 - La grande riconferma del luglio 2007 - Tra conservatorismo e protesta - La via conservatrice alla modernità) - II. Organizzazione, leadership e sistemicità (Recep Tayyip Erdoğan, l'"uomo del popolo" - Struttura dell'organizzazione e sistemicità - Un nuovo esperimento di coesione. Il grado di omogeneità all'interno del partito) - III. Dalla "democrazia conservatrice" verso una rivisitata agenda islamico-nazionale (Il primo approccio alle politiche – Il grande scoglio costituzionale - La controversia sul velo – Il rapporto con i militari - «Problem yok». Non ci sono problemi) – IV. ...e gestione di nuove crisi (Il plebiscito del 2011 - La forza della pace - La forza della debolezza - Scandali 2013 - La Yeni Türkiye) – V. Prove di forza (Cambio di gioco - Amici nemici amici - Annus horribilis - Nazionalismo in salsa presidenziale - Il ramoscello d'ulivo - Giochi preelettorali - Il 24 giugno 2018. «Güçlü Türkiye») - VI. Toc toc... Posso entrare?