Spero di venire a casa al tempo del vino nuovo |
Chiara Donà
IL LIBRO – Il libro racconta "Le dame, i cavalier, le armi e gli amori" ovvero le vicissitudini di Pietro Donà partito dall'entroterra veneziano per la Grande Guerra nel 1915, a 19 anni, e morto per un destino beffardo pochi giorni dopo l'armistizio, durante operazioni di sminamento. Il vissuto, coinvolgente e a tratti commovente, di questo giovane uomo è stato ricostruito grazie al reperimento casuale di oltre 700 lettere e di 3 diari. È di Pietro e della sua tragica storia, fatta di imprese eroiche (la presa di Gorizia, la vittoria sul Piave...), di solitudine, di amicizia, di attaccamento smisurato per la campagna e per la propria famiglia che nel testo si narra. Incastonata come un cameo, c'è la storia d'amore per Rosetta, raccontataci dalle lettere di lei, appassionata e disperata: un amore che ha dell'incredibile e che viene incredibilmente infranto. Il libro è anche una lucida e dettagliata indagine della società del tempo, una ricostruzione storica che mette in luce aspetti poco conosciuti sulle relazioni tra la vita militare e civile del periodo. DAL TESTO – "Possiamo confermare che Pietro è in trincea, nel bel mezzo della battaglia. Il suo, per la prima volta è un racconto di morte e distruzione: le case sono "rotte", anche la chiesa, una bella chiesa è "rotta", "tutto è rotto" la gente dorme sul ciglio della strada. Pietro lavora sodo, di giorno a "tirare" le linee telefoniche, di notte montando di guardia. La sera del 3 maggio un aereo italiano è colpito dal fuoco nemico e si incendia, il 7 maggio è invece una Batteria del Gruppo di Pietro a fare uno scoppio prematuro di cui rimane vittima un compagno dell'81a Batteria. Pietro non sa darsi pace per questo gravissimo errore per una leggerezza che giudica del tutto inammissibile e allora sorgono spontanei il ringraziamento per essere ancora "sani e robusti dopo un anno di guerra" e la "fede" di tornare tra le proprie famiglie. L'AUTORE – Chiara Donà (Venezia, 1969) è al suo esordio nella produzione letteraria ma da più di vent'anni si occupa, per lavoro e per passione, di "racimolare memoria", ovvero di ricercare e recuperare il patrimonio culturale, storico e linguistico del proprio territorio affinché nulla vada perduto. Opera in questo ambito sia attraverso il coinvolgimento del mondo della scuola, sia mediante la conduzione di progetti riconosciuti e finanziati a livello locale e dalla Comunità Europea. INDICE DELL'OPERA – Sommario – Introduzione, di Ulderico Bernardi – Pietro - Modena: giugno-ottobre 1915 (Artiglieria Pesante Campale. Destinazione Modena – La curiosità e il distacco – Una scrittura difficile da gestire – Tra il detto e il non detto – La licenza – Mia cara Mamma io ate dimando un mio bisogno – La cassettina) - Spilamberto: ottobre 1915-7 maggio 1916 (La ricorrenza dei defunti – L'importanza di saper scrivere – Indicazioni di viaggio – Sono all'ospedale... ma non farlo sapere alla mamma – Le Feste di Natale – Angelina: un amore grande quanto travagliato – Partenza per l'Albania? - Finalmente a casa però... – La campagna) – Zona di guerra: 8 maggio 1916-12 settembre 1917 (La prima preoccupazine: arriverà la posta? – Un soldato senza posta è un uomo morto – L'Isonzo – Pietro e Assuero si incontrano sul campo di battaglia – Le lettere dal fronte – La baracca sotto la montagna – La sesta battaglia dell'Isonzo, la presa di Gorizia – La meglio gioventù – Settembre e ottobre 1916, mesi di guerra – Le fotografie – Una licenza desiderata, un rientro rocambolesco – I vaglia, il pastrano, il rancio... - Ritorno a Gorizia - 12 maggio-7 giugno 1917. 10a Battaglia dell'Isonzo - La promozione a Sergente, l'incontro con Assuero, la festa con gli amici - Il debito da saldare) - Torino: 16 settembre-29 ottobre 1917 (I diari: un'altra fonte preziosissima - Un periodo di tregua meritata - L'encomio solenne, la medaglia) - San Francesco al Campo: 30 ottobre 1917-13 aprile 1918 (La disfatta di Caporetto e le sue ripercussioni: "il ritorno al fronte" - È un nemico che si avvicina - "Una volta o l'altra scappo": la prospettiva inaccettabile di una famiglia indifesa - Una guerra infame voluta dai ricchi - Truppe a Dolo e a Sambruson - Di Assuero non si sa nulla - "Solo tre paia di calzetti" - Un compagno troppo interventista - Termina il 1917. Inizia l'ultimo anno di guerra - Finalmente notizie da Assuero: "tutta Leghria" - Una "corioza novità": il prestito nazionale esteso agli stessi soldati - Un ritorno atteso per un anno - Gli amici, le ragazze, il gioco: "ramenterò sempre del Bello Piemonte" - Si avvicina la partenza ma la destinazione è ignota) - Milano: 14 aprile-21 luglio 1918 (Un pacchetto particolarmente delicato da recuperare al Caffè Pedrocchi - L'arrivo a Milano - Gli incontri, gli auspici, la mancanza di notizie - Batteria Contraerea. I corsi a Milano e a Ferrara - L'ultima licenza - La chiamata alle armi di Giovanni) - Rosetta (Un grande amore di cent'anni fa - Un amore clandestino e contrastato - Ti amo immensamente – Sposiamoci! - La febbre spagnola - La stella polare della mia vita) - Zona di Guerra: 22 luglio-30 novembre 1918 (La Battaglia di Vittorio Veneto - L'Armistizio - Una morte beffarda) - La fuga di Assuero - Storie che si intrecciano (Un giovane uomo di relazione - Gli amici più stretti - Giovanni Begon - Pietro Meneghello - Umberto Zingano - Santo Pastore – Felice Semenzato – La carriera militare, i cambiamenti di reparto - Conservare la memoria) – Appendice (Un epistolario che riguarda un'intera comunità – Elenco delle persone nominate negli scritti di Pietro – Notizie sui soldati – Nomi riportati in un foglietto) - Bibliografia |