Jean-Vincent Blanchard
Legione di eroi Voci dalla Legione straniera
Piemme, pagg.360, € 19,90
IL LIBRO – Un «monastero dei miscredenti», così un legionario arruolatosi a inizio Novecento riassume l'esperienza della Legione. «Si entra qui come in un convento, ispirati dalla fede. Il primo noviziato dura cinque anni. Dopo di che, il legionario capisce che non appartiene al mondo fuori della Legione, e che non può più viverci.» Malinconico, taciturno, romantico, coraggioso e affidabile: questo il legionario nella leggenda. Uomo senza passato, perché è per lasciarsi alle spalle quel passato che si è arruolato, in cerca di un'assoluzione impossibile, una sorta di ascesi raggiunta con marce estenuanti nel deserto, una disciplina ferrea che non tollera deviazioni e una fedeltà assoluta ai suoi compagni. Nato nel 1831, il corpo a cui il governo francese affida le missioni più difficili e spinose in un secolo e mezzo costruisce la sua fama leggendaria. Attraverso le parole di legionari e rari documenti, uno storico si addentra nel mistero e nelle contraddizioni di un corpo di reietti senza patria capace di gesta terribili ed eroiche. Nella loro epoca d'oro, i legionari hanno segnato il canone aureo della virilità, e quel mito, a dispetto del tempo e degli scandali, non ha mai smesso di affascinare.
DAL TESTO – "Ai margini del mondo, l'odio per se stessi e l'alienazione potevano condurre alla rivelazione. Il deserto, le colonie, erano uno specchio in cui i legionari e i loro alti ufficiali come Lyautey combattevano i propri demoni. Ne emerge una contraddizione affascinante: come potevano degli uomini rifiutare la modernizzazione della società occidentale, e allo stesso tempo adempiere a uno dei suoi progetti fondamentali, la colonizzazione? Attrazione e distruzione, narcisismo e odio per se stessi, sono gli elementi chiave della storia della Legione. "Attraverso memoriali e testimonianze, molti dei quali inediti, attraverso il materiale prodotto dalla Legione per modellare l'immagine del corpo, o attraverso la famigerata propaganda anti-Legione (perlopiù tedesca) che cercava di contrastare il fascino esercitato da questo corpo, emerse il mito della Legione. L'"Età eroica" del corpo andò dai primi anni Ottanta dell'Ottocento fino agli anni Trenta del Novecento, in gran parte sotto il comando di Lyautey, e accompagnò la fase di formazione del regime politico della Terza Repubblica francese. Questo fu anche un periodo di crescente nazionalismo, di modernizzazione e di globalizzazione. Le immagini esotiche circolavano sempre più rapidamente e diffusamente nell'effervescenza artistica della Belle Époque, che fu fattore cruciale per l'emergere del mito della Legione. Alla fine, l'archetipo del legionario fissò lo standard di ciò che doveva essere un uomo, definendo un ideale di virilità per generazioni."
L'AUTORE – Jean-Vincent Blanchard è docente di Lingua e letteratura francese al College di Swarthmore, Pennsylvania. È autore di numerosi libri divulgativi di Storia.
INDICE DELL'OPERA – Introduzione - 1. Storia degli inizi della Legione - Parte prima - 2. Algeria! - 3. 1885 - 4. Le Cafard - 5. Macchia d'olio - 6. Lugubre marcia - Parte seconda - 7. Nella Legione - 8. Oltre il deserto - 9. Il Marocco che fu – 10.. Baraka - 11. Princìpi di guerra - 12. In cerca di riscatto - 13. Medio Atlante - 14. Il Rif in fiamme - 15. Beau travail! - Epilogo. Mon Légionnaire - Postfazione - Ringraziamenti - Note - Bibliografia |