Il secolo degli Stati Uniti |
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Arnaldo Testi
DAL TESTO – "In un discorso all'Accademia militare di West Point, nel 2014, Obama affermò che gli Stati Uniti restavano «la nazione indispensabile». «Ciò è stato vero per il secolo passato, e sarà vero per il nuovo secolo». Il mantenimento del primato americano nel XXI secolo era il tema di un dibattito fra politici, strateghi e analisti che, per molti versi, proseguiva quello iniziato con la fine dell'Unione Sovietica. Nel proporre la sua ipoteca sul futuro, Obama esaltò i vantaggi in hard power e soft power dell'America: una superiorità militare e una rete di alleanze senza pari; una economia in ripresa, la più grande e dinamica di tutte, capace di innovazione, sempre più indipendente dal punto di vista energetico; una società attraente per numeri enormi di immigrati; ideali politici attraenti oltre i confini nazionali. Elencò poi le sfide: il terrorismo, i conflitti settari e le emergenze umanitarie in tante aree del mondo; il ritorno sulla scena della Russia; le aspettative di paesi come India e Brasile; la crescita e l'estensione strategica globale della Cina. In questo contesto, Washington doveva usare la forza con moderazione (non è vero, disse ai cadetti, che «ogni problema ha una soluzione militare») e cercare invece di rafforzare l'ordine internazionale tramite un rafforzamento delle istituzioni collettive. Il presidente mostrava ottimismo. «Non ci avviciniamo neanche», disse, «ai pericoli che abbiamo affrontato durante la Guerra fredda»." L'AUTORE – Arnaldo Testi insegna Storia degli Stati Uniti all'Università di Pisa. Con questo libro ha vinto il Premio SISSCO 2009 per la storia contemporanea. INDICE DELL'OPERA – Prefazione - I. Capitale e lavoro (1877-1900) - II. Riforme e guerra (1900-1920) - III. Prosperità e depressione (1920-1940) - IV. Potenza mondiale (1940-1960) - V. Trionfo e crisi dello stato liberale (1960-1980) - VI. Iperpotenza (1980-2008) - VII. L'America di Obama – Appendice – Bibliografia - Indice dei nomi |