Il secolo degli Stati Uniti Stampa E-mail

Arnaldo Testi

Il secolo degli Stati Uniti

il Mulino, pagg.400, € 27,00

 

testi secolo  IL LIBRO – Dal 1876 al 2017: quasi centocinquant'anni di storia durante i quali gli Stati Uniti sono passati attraverso le fasi del grande decollo economico, dell'ascesa a superpotenza mondiale e quindi della crisi del loro ruolo egemonico. Dopo aver eletto con Obama il primo presidente nero, oggi sono alle prese con i problemi aperti dalla discussa presidenza Trump. Intrecciando storia politica, economica e sociale, e dedicando una particolare attenzione alle trasformazioni della società e all'evoluzione dei costumi, dai conflitti razziali alle lotte femministe, ai movimenti giovanili, il volume, insieme con «La formazione degli Stati Uniti» (nuova ed. 2013), è considerato a giusto titolo «il miglior manuale di storia americana in italiano».
  Il testo di questa nuova edizione 2017 è stato aggiornato nella parte finale sull'America di Barack Obama. Il capitolo VII comprende, sul piano narrativo, la sua intera presidenza fino alle elezioni del novembre 2016 e alla vittoria di Donald Trump. Per dimensioni, è del tutto fuori scala rispetto all'economia complessiva del libro, è molto più dettagliato. Come nel resto del libro, l'enfasi è soprattutto sulla storia politico-sociale interna. Non offre un bilancio del passato obamiano né anticipa indiscrezioni sul futuro trumpiano.

  DAL TESTO – "In un discorso all'Accademia militare di West Point, nel 2014, Obama affermò che gli Stati Uniti restavano «la nazione indispensabile». «Ciò è stato vero per il secolo passato, e sarà vero per il nuovo secolo». Il mantenimento del primato americano nel XXI secolo era il tema di un dibattito fra politici, strateghi e analisti che, per molti versi, proseguiva quello iniziato con la fine dell'Unione Sovietica. Nel proporre la sua ipoteca sul futuro, Obama esaltò i vantaggi in hard power e soft power dell'America: una superiorità militare e una rete di alleanze senza pari; una economia in ripresa, la più grande e dinamica di tutte, capace di innovazione, sempre più indipendente dal punto di vista energetico; una società attraente per numeri enormi di immigrati; ideali politici attraenti oltre i confini nazionali. Elencò poi le sfide: il terrorismo, i conflitti settari e le emergenze umanitarie in tante aree del mondo; il ritorno sulla scena della Russia; le aspettative di paesi come India e Brasile; la crescita e l'estensione strategica globale della Cina. In questo contesto, Washington doveva usare la forza con moderazione (non è vero, disse ai cadetti, che «ogni problema ha una soluzione militare») e cercare invece di rafforzare l'ordine internazionale tramite un rafforzamento delle istituzioni collettive. Il presidente mostrava ottimismo. «Non ci avviciniamo neanche», disse, «ai pericoli che abbiamo affrontato durante la Guerra fredda»."

  L'AUTORE – Arnaldo Testi insegna Storia degli Stati Uniti all'Università di Pisa. Con questo libro ha vinto il Premio SISSCO 2009 per la storia contemporanea.

  INDICE DELL'OPERA – Prefazione - I. Capitale e lavoro (1877-1900) - II. Riforme e guerra (1900-1920) - III. Prosperità e depressione (1920-1940) - IV. Potenza mondiale (1940-1960) - V. Trionfo e crisi dello stato liberale (1960-1980) - VI. Iperpotenza (1980-2008) - VII. L'America di Obama – Appendice – Bibliografia - Indice dei nomi