Brigata Mantova 1915/1919 Stampa E-mail

Ottorino Ravella

Brigata Mantova 1915/1919
La storia dei suoi soldati in Vallagarina, Carso, Altopiano di Asiago, Montello, Piave, Carnia


Itinera Progetti Editore, pagg.344, € 20,00

 

ravella mantova  IL LIBRO – Il volume ripercorre nella sua interezza le vicende belliche della Brigata Mantova nel corso della Prima Guerra Mondiale. Grazie anche alle cronache giornaliere riportate nel diario storico della Brigata il lettore verrà guidato in una dettagliata ricostruzione degli avvenimenti lungo tutto l'arco del conflitto e attraverso i fronti più determinanti per le sorti della guerra. Un ricco compendio fotografico e cartografico aiuterà il lettore ad approfondire meglio le dinamiche delle singole battaglie e la dislocazione delle truppe sul campo.
  La cronaca dei diari è preceduta da brevi commenti che introducono i fatti di guerra narrati o li collegano agli avvenimenti dei settori del fronte limitrofi a quelli in cui operava la Brigata Mantova. Sono stati inoltre inseriti quei pochi brani di diaristica rinvenuti che narrano le vicende della Mantova. È stata data prevalenza alla trasposizione dei diari, scritti nella quasi immediatezza degli avvenimenti , pertanto non più di tanto modificabili, per risaltarne l'aspetto storiografico e con l'intento di far conoscere i fatti e i luoghi attraverso la cronaca che i comandanti riportavano nei diari per la memoria dei corpi impegnati nella guerra. Limitando, per quanto possibile, pareri e commenti per consentire al lettore di collocarsi emotivamente nel luogo e nel tempo di quegli avvenimenti attraverso una lettura meditata. Sebbene il linguaggio e lo stile usati dagli estensori dei diari fossero improntati al gergo militare dell'epoca, spesso dai testi traspaiono emozioni e sentimenti che rivelano la sensibilità di chi li scriveva.

  DAL TESTO – "Per la 1a Armata, alle cui dipendenze si troverà la Brigata Mantova, il Gen. Cadorna aveva emanato specifiche direttive con riferimento ai concetti difensivi, al contegno e alle operazioni da svolgere. Tali prescrizioni furono emesse il 1° aprile 1915, a parziale modifica delle precedenti dello settembre 1914, ed erano esplicative degli obiettivi generali dell'entrata in guerra dell'Italia. L'intero confine italo austriaco presentava caratteristiche sfavorevoli alla difensiva; la pianura friulana e gli sbocchi della Vallagarina, della Val d'Astico e della Valsugana sulla pianura Padana costituivano la principale preoccupazione del Comandante Supremo del Regio Esercito. La pianura, sul fronte isontino, avrebbe potuto concedere al nemico la manovra di grandi masse in spazi aperti, gli sbocchi sulla pianura Padana invece, com'era nelle intenzioni di Conrad, avrebbero consentito di tagliar fuori le nostre armate schierate sull'Isonzo. Cadorna scelse l'azione sul fronte dell'Isonzo badando a proteggere la parte di fronte sulla quale al nemico risultava meno facile l'aggressione data l'asprezza del territorio montano sul quale si sarebbe dovuto svolgere l'avanzata. A ciò si deve aggiungere che l'Italia, che era entrata in guerra di propria volontà, doveva conciliare il proprio intervento offensivo con le manovre della Russia e della Serbia sul fronte orientale e dimostrare a tutti i nuovi alleati che era capace di agire in sincronia anche con le operazioni svolte da Francia e Inghilterra sul fronte occidentale. I reiterati attacchi frontali, che tante perdite comportarono, non furono una peculiarità del nostro fronte né erano un'idea di Cadorna ma costituirono l'unico modo per tentare di sfondare la continuità delle linee difensive attraverso la strategia del logoramento. Strategia che dovette essere condivisa con gli alleati e che gli stessi applicarono sui fronti di loro pertinenza."

  L'AUTORE – Ottorino Ravella è nato il 4 giugno 1952 a Vicenza dove esercita l'attività di ragioniere commercialista. Le passioni giovanili per la montagna e la storia della Prima guerra mondiale sono cresciute e sono state coltivate nel tempo. Il desiderio di scoprire le vicende di guerra del nonno paterno lo ha condotto prima agli archivi storici militari e poi a percorrere i siti del fronte di guerra, dalle Prealpi venete al Carso, cercando di rivivere in quei luoghi i fatti e le sensazioni provate dai soldati cento anni fa. Questo libro rappresenta la sua prima opera.

  INDICE DELL'OPERA - Introduzione - Prefazione - Anno 1915 Vallagarina (Maggio 1915 - Giugno 1915 - Luglio 1915 - Agosto 1915 - Settembre 1915 - Ottobre 1915 - Novembre 1915 - Dicembre 1915) - Anno 1916 Vallagarina-Carso (Gennaio 1916 - Febbraio 1916 - Marzo 1916 - Aprile 1916 - Maggio 1916 - Giugno 1916 - Luglio 1916 - Agosto 1916 - Settembre 1916 - Ottobre 1916 - Novembre 1916 - Dicembre 1916) - Anno 1917 Carso-Altopiano di Asiago (Gennaio 1917 - Febbraio 1917 - Marzo 1917 - Aprile 1917 - Maggio 1917 - Giugno 1917 - Luglio 1917 - Agosto 1917 - Settembre 1917 - Ottobre 1917 - Novembre 1917 - Dicembre 1917) - Anno 1918 Altopiano di Asiago-Montello Piave-Passo S. Boldo (Gennaio 1918 – Febbraio 1918 – Marzo 1918 - Aprile 1918 - Maggio 1918 – Giugno 1918 – Luglio 1918 – Agosto 1918 - Settembre 1918 - Ottobre 1918 - Novembre 1918 - Dicembre 1918) - Anno 1919 Carnia-Carinzia-Bologna-Genova-Mantova-Smobilitazione (Gennaio 1919 – Febbraio 1919 - Marzo 1919 - Aprile 1919 - Maggio 1919 – Giugno 1919 – Luglio 1919 – Agosto 1919 - Settembre 1919) - Bibliografia