Fuga in Europa |
Stephen Smith
IL LIBRO – L'Europa sta invecchiando e si sta spopolando. L'Africa è piena di giovani e di vita. La migrazione di massa, appena iniziata, è per modalità e dimensioni la sfida piú drammatica del ventunesimo secolo. L'Unione Europea conta oggi 510 milioni di abitanti che invecchiano; l'Africa un miliardo e 250 milioni, il 40% dei quali ha meno di quindici anni. Nel 2050, ci saranno 450 milioni di europei contro 2 miliardi e mezzo di africani. Da qui al 2100, tre persone su quattro del mondo saranno nate a sud del Sahara. L'Africa «sta emergendo» e, uscendo dall'assoluta povertà, si mette in marcia. Se gli africani replicheranno ciò che è sempre avvenuto e avviene nella storia dell'umanità, fra trent'anni l'Europa avrà dai 150 ai 200 milioni di afro-europei, rispetto ai 9 milioni odierni. Una pressione migratoria di questa portata sottoporrà l'Europa a una prova senza precedenti, col rischio di portare al parossismo la spaccatura tra élite cosmopolite e populisti difensori del suolo. Se lo stato sociale senza frontiere è una pia illusione, immaginare di fare del Mediterraneo il fossato di una «fortezza Europa» - erigendo intorno al continente della ricchezza e della sicurezza sociale dei muri per arrestare il flusso - dissolverebbe le basi stesse dell'Europa. DAL TESTO – "Nel mondo attuale, l'Africa è un'eccezione demografica. La sua parte subsahariana sarà l'unica zona del mondo la cui popolazione continuerà a crescere tra il 2,5 e il 3% sino al 2050, ossia più rapidamente della popolazione mondiale quando era al massimo della sua espansione. Il numero degli africani è passato da 150 milioni nel 1930 a 300 milioni nel 1960, l'«anno dell'Africa» che vide ben diciassette paesi accedere all'indipendenza. Ulteriore raddoppio per raggiungere i 600 milioni di abitanti alla fine della guerra fredda nel 1989. Il capo del miliardo lo ha doppiato nel 2010, e la sua popolazione sarà nuovamente raddoppiata nel 2050 quando, su un totale mondiale di circa 10 miliardi di abitanti, gli africani saranno il 25%, con il loro continente che, da allora, avrà superato la proporzione che aveva conosciuto intorno al 1650. Nel 2100, infine, questa percentuale sarà nuovamente raddoppiata: su un totale mondiale di poco più di 11 miliardi di abitanti, 40% saranno africani e saranno anche, in sostanza, la gioventù del mondo. L'AUTORE – Stephen Smith si è occupato di Africa per «Libération» (1988-2000) e poi per «Le Monde» (2000-2005). Ha lavorato come analista per le Nazioni Unite e L'International Crisis Group. Dal 2007 insegna Studi africani alla Duke University. Tra i suoi molti libri ricordiamo "Négrologie: pourquoi l'Afrique se meurt"; "Oufkir, un destin marocain" e, tra quelli scritti insieme con Antoine Glaser, "Ces Messieurs Afrique" e "Comment la France a perdu l'Afrique". Per Einaudi ha pubblicato "Fuga in Europa. La giovane Africa verso il vecchio continente" (2018). INDICE DELL'OPERA – Introduzione. Dall'alto delle piramidi delle età - Fuga in Europa – I. La legge dei grandi numeri (1. L'Africa, gioventù del mondo - 2. La Nigeria: prendere o lasciare - 3. Lagos: mezzo tugurio, mezzo paradiso - 4. Il «modello» cinese - 5. La governance demografica) - II. L'isola-continente di Peter Pan (1. Granai vuoti e terre ambite - 2. La «nascita» della gioventù - 3. Suicidi in redingote blu – 4. Fratelli e sorelle nella fede – 5. Tre colpi di teatro) - III. L'Africa emergente (1. Segreti di fabbricazione - 2. Stato guardiano – 3. «Un miliardo di buone ragioni» - 4. Viaggio sul filo dei registri identitari – 5. Moussa Wo, il bambino terribile) - IV. Una partenza a cascata (1. Il dilemma del cosviluppo - 2. Il prosciugamento del lago Ciad – 3. Vivere la «vita dei bianchi» - 4. I registri del rifiuto – 5. Il punto focale Mare nostrum) - V. L'Europa tra destinazione e destino (1. Non bisogna fare i conti senza l'ospite - 2. Tappare le falle di una diga con valigie di euro - 3. «Giocare a bowling da soli» - 4. Conti attuariali – 5. Attenzione alle «rimesse» - 6. Il rancore acuito dall'inverno) - In guisa di conclusione. Scenari futuri (1. L'ossessione di «scene et tipi» - 2. Va' a vedere dall'altra parte) - Bibliografia |