La grande Russia portatile |
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Paolo Nori
DAL TESTO – "In questi anni, quando in Russia si votava, è successo che dei quotidiani, delle radio, mi chiedessero cosa pensavo delle elezioni russe (non chi avrebbe vinto, che quello non era difficile, da indovinare), cosa pensavo proprio del processo democratico in Russia, e io, una cosa che non ho mai detto, che mi è venuta in mente dopo, è il fatto che io, in Russia, non alle elezioni, ma al primo referendum, quello del 1991, dove i russi dovevano decidere se conservare l'«Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche come federazione di repubbliche uguali e sovrane, dove saranno pienamente garantiti i diritti e la libertà dell'individuo di qualsiasi nazionalità», ero entrato in una cabina elettorale, con la ragazza che mi ospitava, in una scuola russa, nessuno mi aveva fermato, potevo votare anch'io, se volevo, non so com'è adesso ma allora, nel 1991, non c'era quella sacralità che noi siamo abituati a associare alle elezioni e ai referendum, e mi vien da dire che i russi, a prenderla in un modo così informale, forse non avevano torto del tutto; la mia padrona di casa aveva votato sì, come il settantacinque per cento dei suoi connazionali, ma poi l'Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche non l'han conservata comunque, come del resto è successo a noi per tanti referendum, mi vengono in mente il finanziamento pubblico ai partiti e la responsabilità civile dei giudici, per esempio, pazienza." L'AUTORE – Paolo Nori, nato a Parma nel 1963, abita a Casalecchio di Reno e, come ha già detto anche un'altra volta, non sa mai cosa scrivere in queste note biografiche dove dovrebbe far finta di non essere lui, e far capire che è bravo, e intelligente, e modesto, e magro, perfino. INDICE DELL'OPERA - 0. Cominciamo così - 1. Comprare il pane - 2. Leggere i russi - 3. A scuola - 4. Nel mondo - 5. Cosa vuoi che sapessi - 6. Fine del film - 7. Battaglia - 8. Pàpa - 9. Grande - 10. I piedi - 11. Cancelleria - 12. I difetti - 13. La caloscia - 14. In Italia - 15. L'industria metalmeccanica - 16. Gli ultimi mesi della perestrojka - 17. La Russia - 18. Intanto - 19. I russi son capaci di tutto - 20. Chilometri - 21. Non leggevano i giornali - 22. I più noiosi - 23. Invece - 24. L'Emilia e la Russia - 25. Dei fiori - 26. Degli altri fiori - 27. Comunque - 28. Dei paraurti - 29. Un campo - 30. In ospedale - 31. Una volta - 32. Il babbo - 33. Un altro - 34. Gorbačëv - 35. E cultura - 36. Nel 1988 - 37. Sam e Tam - 38. Referendum - 39. Elezioni - 40. Romanzi russi - 41. Scordarsi - 42. Il bolide - 43. Un'altra volta - 44. Un'altra volta ancora - 45. Lingua madre - 46. Cavallo - 47. Chiamare cavallo il cavallo - 48. Avere o non avere? - 49. Patrizi - 50. Il finale - 51. Superiorità e disprezzo - 52. Un argomento - 53. 1880 – 54. 2017 - 55. Come mai - 56. Una forza - 57. Rifiuto - 58. Zingari - 59. La letteratura del fatto - 60. Le mani, il fiammifero, il posacenere - 61. Il monastero del proprio spirito - 62. L'obbligo del poeta - 63. I fiammiferi - 64. Una parentesi - 65. Il progresso - 66. Performance - 67. La modernità - 68. Le agenzie ippiche - 69. Da soli - 70. Rispetto - 71. A meno che - 72. La beatificazione - 73. Quando erano piccoli - 74. Il miracolo - 75. La ditta Cif di Modena - 76. Tutto quello che è ufficiale - 77. La nostra cucina - 78 . Un'altra parentesi - 79. Auschwitz - + 1. Dopo la fine - Bibliografia |