Dalla terra alla storia Stampa E-mail

Paolo Matthiae

Dalla terra alla storia
Scoperte leggendarie di archeologia orientale


Einaudi, pagg.600, € 48,00

 

matthiae terra  IL LIBRO – L'archeologia da campo degli scavi e delle prospezioni sul terreno ha, nella percezione comune, un particolare fascino che trova le sue ragioni di base, in primo luogo, nella pura fisicità delle scoperte archeologiche nelle quali qualcosa di celato e coperto, spesso inaspettatamente, ritorna alla luce e, in secondo luogo, nelle usuali procedure del mestiere dell'archeologo in cui si coniugano strettamente e indissolubilmente il lavoro manuale e il lavoro mentale a qualunque livello di responsabilità nello svolgimento di uno scavo, dalle strategie complessive di un direttore di missione alle decisioni singole di un assistente di cantiere. Ma l'aspetto di maggior rilievo di questo fascino, di cui raramente si ha consapevolezza, è l'estrema suggestione dell'itinerario, proprio dell'archeologia militante, tra identità e alterità che sempre si percorre nell'affrontare - nella descrizione, nell'interpretazione e nella comprensione - ciò che si scopre: percorso questo in cui ci si deve cimentare tanto nei più banali e consueti ritrovamenti, quarto nelle più sensazionali scoperte.
  Uno dei maggiori protagonisti dell'archeologia orientale rievoca origini, sviluppi e risultati delle piú affascinanti imprese degli ultimi decenni. Sempre attento a rilevare, nel passaggio suggestivo dalla terra dello scavo all'interpretazione della storia, l'inestimabile contributo che le scoperte recano alla ricostruzione di un lontano passato fondamentale per lo sviluppo della civiltà umana, che vide il sorgere e l'affermarsi delle prime città, dei primi stati territoriali, dei primi imperi a vocazione universale nella storia mondiale.
  Le scoperte rievocate e illustrate nelle pagine di questo libro hanno in comune alcune caratteristiche fondamentali. In primo luogo, sono il frutto, in modi certo diversi, di esplorazioni archeologiche sistematiche di lungo periodo. In secondo luogo, sono state realizzate, approssimativamente, nell'ultimo mezzo secolo. In terzo luogo, a un giudizio oggettivo e di nuovo in modi diversificati, hanno avuto un significato rivoluzionario. Il loro valore leggendario dipende, da un lato, dal forte impatto di innovazione che è tipico di tutte e, dall'altro, dal loro carattere inatteso e sorprendente. La notevole varietà di queste scoperte, in ambiti differenziati della ricerca storica, ha inciso, volta a volta, sulla storia politica, sulla storia religiosa, sulla storia sociale, sulla storia economica, sulla storia artistica, sulla storia letteraria e, in diversi casi, su piú di una di esse...Se è vero che non v'è nulla di piú concreto e reale di una scoperta archeologica, è altrettanto vero che le interpretazioni prime di quella scoperta, che sono un'esperienza esaltante, non hanno nulla di definitivo perché esse sono solo un contributo, primario e fondamentale, alle innumerevoli valutazioni storiche future. Le interpretazioni che per ciascuna delle scoperte raccolte in questo saggio sono qui presentate, spesso già oggetto di accesi dibattiti negli ambienti scientifici, nella maggior parte dei casi sono di questo tipo ed esprimono solo una parte iniziale del lungo loro tragitto, di fatto inesauribile, dalla terra alla storia.

  DAL TESTO – "L'archeologia orientale che ha come oggetto le civiltà preclassiche dell'Asia occidentale, dall'Egitto alla Mesopotamia, dalla Siria-Palestina all'Anatolia e all'Iran fino alle aree periferiche dell'Asia centrale e della Penisola Araba, si è sviluppata a partire dai decenni attorno alla metà dell'Ottocento per iniziativa, agli esordi, principalmente di Francesi e Inglesi, e solo successivamente di Tedeschi e Americani, per recuperare le conoscenze sulle grandi civiltà di quelle fondamentali regioni del pianeta che videro la formazione delle prime città, dei primi stati territoriali, dei primi stati nazionali e dei primi imperi della storia, Lo stimolo iniziale all'impostazione delle ricerche sul campo venne, prevalentemente se non unicamente, da quei complessi di testi di straordinario significato tramandati all'Occidente come fondamenti del mondo occidentale, rappresentati dal corpus biblico e dai poemi omerici, che di quelle civiltà scomparse avevano preservato una memoria particolarissima e contraddittoria, in cui era traccia, a un tempo e in vario modo, dell'antico splendore, di una sconcertata ammirazione, di un'incomprensione diffusa, ma, nel complesso, di un contrasto e di una condanna pressoché totali."

  L'AUTORE – Paolo Matthiae ha insegnato Archeologia e storia dell'arte del Vicino Oriente antico all'Università di Roma La Sapienza, dove è stato Preside della Facoltà di Scienze Umanistiche e Pro-Rettore. Ha intrapreso gli scavi di Ebla fin dal 1963. È accademico dei Lincei, di Francia, d'Austria, e di Svezia. Autore di un'ampia "Storia dell'arte dell'Oriente antico" (Electa, 1996-2002), che sta completando con un quarto volume, ha scritto numerosi saggi soprattutto sull'arte dell'antica Mesopotamia. Tra le sue opere piú recenti, oltre "Ebla. Un impero ritrovato" (Einaudi, 1977, 1989, 1995), si ricordano "Prima lezione di archeologia orientale" (Laterza, 2005), "Gli Archivi Reali di Ebla" (Mondadori-Sapienza, 2008), "Ebla. La città del trono" (Einaudi, 2010) e "Dalla terra alla storia. Scoperte leggendarie di archeologia orientale" (Einaudi, 2018).

  INDICE DELL'OPERA – Elenco delle illustrazioni - Elenco delle cartine – Prefazione - Dalla terra alla storia - I. Abido, Menes e le origini del regno dei faraoni - II. Ebla, gli Archivi Reali protosiriani e la seconda urbanizzazione - III. Avaris, la capitale degli Hyksos e le pitture minoiche - IV. Qatna, il palazzo mediosiriano e le Tombe Reali - V. Amarna, Akhenaton e la religione del Sole - VI. Hattusa, il Canto della liberazione e l'Iliade - VII. Troia, la guerra omerica e i ritorni interrotti - VIII. Aleppo, il Tempio del dio della tempesta e l'arte neosiriana - IX. Nimrud, Assurnasirpal II e le tombe delle regine d'Assiria - X. Babilonia, Nabucodonosor II e la Torre di Babele - XI. Sippar, la biblioteca del dio Sole e la sapienza di Babilonia - XII. Gerusalemme, il Tempio di Salomone e la distruzione di Nabucodonosor II – Epilogo – Cartine - Ulteriori letture - Indice dei nomi, dei luoghi e delle cose notevoli