Non si fucila di domenica |
Lucien Rebatet
IL LIBRO – Un pamphlet corrosivo e provocatorio di un autore che racconta il suo arresto, il processo e la successiva condanna per collaborazionismo. Con questo testo, pubblicato per la prima volta nel 1953, Rebatet ripercorre il periodo tra la sua resa ai partigiani francesi, l'8 maggio 1945, fino al 9 aprile 1947, giorno in cui venne graziato. Il volume costituisce una testimonianza storica dello spirito che animò gli intellettuali fascisti durante il periodo dell'occupazione tedesca della Francia. DAL TESTO – "Lopatka, il giudeo ticchettante era l'appestato del quartiere, del resto disprezzato ancor più dai guardiani che da noi. Oltre alle sue ottocento deportazioni, aveva commesso, si affermava, una quarantina di violenze carnali su ragazzine Israelite. Sarei stato curioso di scrutare un poco un così notevole mostro. Ma non rivelava ormai null'altro che della patologia, ammesso che avesse rivelato mai qualche altra cosa. Con il suo piccolo naso rotondo dai tratti pure assai fini sotto la barba, non si sapeva più molto bene perché fosse così perfettamente un tipo da incubo. Ispirava la stessa repulsione d'un mucchietto di materia molle, tremolante, indefinibile. Ansimava senza tregua, l'occhio fisso, come in estasi. Non l'ho mai sentito borbottare che: «Io Alsaziano, niente grazia, oggi?». Certamente egli sperava e tremava con la stessa confusa violenza. L'AUTORE – Lucien Rebatet (1903-1972) fu un violento libellista, intenso romanziere e acuto musicologo, proscritto per il suo mai rinnegato collaborazionismo. Fu autore del libro più venduto nella Francia di Vichy, "Les Décombres". INDICE DELL'OPERA – Introduzione, di Simone Paliaga – Mondanità - La buona minestra - La piccola corte dei miracoli - Tran-tran e rumore di catene - Il cattivo mattino - Belle lettere e cappellani – Malaviteria - Ranio-Q - I giorni difficili - Una gran notte - Graziati |