La difesa antigas nella Grande Guerra |
Giorgio Seccia
IL LIBRO – La Prima Guerra Mondiale fu il primo conflitto dove si fece un largo uso delle armi chimiche. Gli Alti Comandi si resero conto fin da subito che questa nuova arma avrebbe potuto decidere in modo determinante le sorti del conflitto. I continui miglioramenti e perfezionamenti dei dispositivi di protezione individuale e collettiva, studiati, sperimentati e realizzati dalle componenti tecniche degli eserciti belligeranti riguarda un aspetto della Grande Guerra spesso trascurato dalla storiografia moderna. DAL TESTO – "Quando, il 24 maggio 1915, l'Italia entrò in guerra, era trascorso poco più di un mese dal giorno in cui l'arma chimica aveva fatto la sua comparsa nel teatro bellico. Le istituzioni scientifiche e militari furono sollecite e tempestive nell'affrontare l'inattesa critica questione. Il 29 maggio si riunì a Torino sotto la presidenza dell'ingegner Vittorio Sclopis la Commissione torinese per lo studio dei gas asfissianti e mezzi di difesa, patrocinata dalla Reale Accademia di Medicina e dalla Associazione Chimica Industriale. In quella sede i presenti si trovarono d'accordo nel ritenere che una protezione completa ed efficace delle persone venutesi a trovare in una atmosfera contaminata da gas venefici e irritanti, non sarebbe mai stata raggiunta se temporaneamente agli organi respiratori, non si fossero protetti anche gli occhi. Di conseguenza qualunque fosse stato il mezzo cui si sarebbe ricorso per proteggere i polmoni, gli occhi avrebbero dovuto essere riparati da occhiali indipendenti dalla maschera o collegati ad essa in maniera opportuna." L'AUTORE – Giorgio Seccia, Brigadiere Generale della Riserva, socio della Società Italiana di Storia Militare, è autore di numerosi articoli e volumi di storia militare, tra cui ricordiamo "Gas! La guerra chimica sui fronti europei nel Primo conflitto mondiale" e "Monte Zebio. Dalla Strafexpedition alla vittoria finale". Per i tipi di Itinera Progetti Editore ha curato il volume "Gorizia 1916. 9-17 agosto: la 6° Battaglia dell'Isonzo". INDICE DELL'OPERA – Introduzione - Capitolo 1. Germania (Heeres-Sauerstoff-Schutzgerät Dräger (HSS Gerät) - Maske des AOK.Gent - Linienmaske e Einschichteneinsatz Modell 21/8 - Rahmenmaske e Dreischichteneinsatz Modell 11/11 - Ledergasmaske 1917 e Einsatz Model 11/C/11 - Ledermaske 1918 e Sonntagseinsatz - Ricerca, Produzione, Collaudo) - Austria-Ungheria - Capitolo 2. Francia (Tampon [Kling] - Tampon P [Lebeau] - Tampon P 1 [Henri] - Tampon P 2 [Plantefol] - Occhiali [Lunettes] - Masque Tambuté [T] - Masque Tambuté nouveau [T.N.] - Masque T.N.H. [Hutchinson] - Cagoule - Masque M2 (L.T.N.) - Appareil Tissot G.M. (Grand Modéle) 64 - Masque A.R.S. (Appareil respiratoire spécial)) - Capitolo 3. Gran Bretagna (Black Veil Respirator (BVR) - Barley Mask - Hypo helmet - P.-helmet - P.H.-helmet - Small Box helmet (SBh) - Box Respirator (BR) - Small Box Respirator (SBR) - Borsa Contenitore) - Capitolo 4. Russia (Marlymasken - Maschera Prokofiev - Maschera dell'Istituto Minerario – Maschera Zelinsky-Kummant – Maschera Awaloff) - Capitolo 5. Stati Uniti (American Small Box Respirator (ASBR) - Corrected English Mask (C.E.M.) – Connell Mask – R.F.K. Mask – A.T. Mask - K.T. Mask - K.T.M. Mask – Filtri) - Capitolo 6. Italia (Maschera Guareschi - Maschera Herlitzka - Maschera Bruni - Maschera a tampone Serono-Trocello - Maschera Ciamician-Pesci - Maschera ad imbuto - Maschera M2) - Capitolo 7. Gli autoprotettori (Germania (Autoprotettore Dräger Tübben 1914 - Heeres-Sauerstoff-Schutzgerät Dräger (HSS Gerät) - Autoprotettore a boccheruola) - Austria-Ungheria - Francia (Apparato Dräger – Apparato Tissot - Apparato Fenzy - Apparato ad oxylithe (Fenzy)) – Gran Bretagna (Proto - Salvus) – Protezione del corpo (Esigenza – Indumenti protettivi) – Protezioni collettive – Protezione degli animali - Bibliografia |