Roma, la città degli dèi |
a cura di Corinne Bonnet e Ennio Sanzi
IL LIBRO – All'Vrbs, Orbis per vocazione, conducono tutte le vie attraverso le quali usi e costumi "stranieri", in particolare i culti, giungono nella capitale dell'Impero e la trasformano. Non sempre in un clima idilliaco e indolore, Roma caput mundi vede tradizioni, usanze e norme spesso di portata ancestrale coabitare assieme a externae superstitiones; il "naturale" risultato è la messa in opera di un compromesso creativo, capace di garantire tanto distinzione e prestigio quanto legami e certezze, e comunque la pax deorum che regge la "fatale" missione di Roma. Attraverso i vari racconti che compongono il libro – storie di gente, potere, spazi, immagini e simboli più o meno condivisi – si dà corpo e complessità a Roma, autentico laboratorio multiculturale, dalla fine della Res publica fino ai cambiamenti epocali del IV secolo. DAL TESTO – "La capacità dei Romani di accogliere nel grande «laboratorio comune» divinità così diverse come gli egizi Isis e Serapis, l'anatolico Iuppiter Dolichenus, il siriano Malakbêl... non si comprende se non si fa riferimento al politeismo inteso come sistema. I Romani, infatti, erano immersi in un quadro religioso caratterizzato dall'esistenza di una pluralità di dèi, "declinati" attraverso una serie di forme, attributi, epiteti, e impiantati in vari luoghi, a Roma come in tutto l'Impero, come dimostra bene un documento quale il Feriale Duranum [...]. Si tratta di un calendario conservato su papiro rinvenuto a Dura Europos e databile entro il 227 d.C., e cioè al regno di Alessandro Severo, dove si elencano le festività da osservarsi in ambito militare e che sono rivolte agli dèi tradizionali, in particolare quelli della triade capitolina, oltre alle celebrazioni dedicate agli imperatori e ai loro familiari divinizzati. Fishwick (1988) ha messo bene in luce come le feriae elencate da questo calendario trovino corrispondenza con quelle menzionate da molteplici epigrafi rinvenute in diverse parti del territorio imperiale per arrivare alla conclusione che le date delle festività legate agli imperatori e alla loro famiglia, così come quelle relative agli dèi del pantheon tradizionale, erano scelte consapevolmente come occasione per delle dediche ed erano riconosciute e osservate in tutta la realtà militare romana. Un modulo così performante ci mette in condizione di parlare di una diffusa sensibilità religiosa politeistica che consentiva di accogliere nuove divinità, la "potenza" delle quali veniva messa al servizio di Roma intesa come entità politica e sociale." I CURATORI – Corinne Bonnet è professoressa di Storia antica all'Università di Toulouse – Jean Jaurès. INDICE DELL'OPERA - Introduzione. «Il laboratorio comune della terra», di Corinne Bonnet e Ennio Sanzi - Parte prima. Vettori e attori di culto - 1. Su alcuni fedeli della Mater Magna, di Françoise Van Haeperen (Il gallo Genucio, né uomo né donna/Il dendroforo Poblicio Ilaro, mercante di perle/Conclusioni) - 2. Marco Volusio: un magistrato in fuga travestito da Anubis, di Laurent Bricault e Valentino Gasparini (La fuga di Marco Volusio nel 43 a.C./Il contesto storico del racconto di Valerio Massimo/La fuga di Domiziano nel 69 d.C./Intrighi amorosi nel tempio di Iside sotto il regno di Tiberio/Conclusioni) - 3. Plotino a Roma tra politica, religione e filosofia, di Riccardo Chiaradonna (Plotino nella Roma del III secolo/La polemica antignostica/L'atteggiamento verso la politica e la religione) - 4. Vettio Agorio Pretestato: aristocrazia romana, "culti orientali" e cristianesimo, di Francesco Massa (Una vita esemplare alla "fine del paganesimo"/L'aristocrazia romana del iv secolo tra pagani e cristiani/Il cumulo delle cariche religiose/Una vita di coppia tra pietà, iniziazioni e immortalità/La carriera di Pretestato come specchio della religione tradizionale romana) - 5. Iuppiter Dolichenus e i militari tra Celio ed Esquilino, di Ennio Sanzi (Iuppiter Optimus Maximus Dolichenus: un dio "orientale"/La devozione "militare" dolichena sul Celio/La devozione "militare" dolichena sull'Esquilino) - Parte seconda. Culti stranieri e orientamento politico - 6. La frigia Cybele e le Guerre puniche, di Valentina D'Alessio (Il contesto storico-politico/Il ruolo della divinazione/L'ideologia del trasferimento/L'assetto del culto) - 7. Anubis: principato e poesia a Roma, di Ennio Sanzi (Ovidio e i poeti "contemporanei"/Teletusa, Isis e Anubis latrator/Cleopatra, Isis e Anubis latrator/Properzio e la devozione isiaca/Virgilio, Properzio, Ovidio: a ognuno il suo Anubis latrator) - 8. I Flavi, Roma e il culto di Isis, di Laurent Bricault e Valentino Gasparini (Vespasiano: un esempio di Realpolitik/La politica religiosa di Vespasiano, aspirante imperatore/La politica religiosa degli eredi di Vespasiano, Tito e Domiziano) - 9. Un dio siriano alla corte di Giulia Domna e di Elagabalo, di Nicole Belayche (Le principesse dei Severi, ovvero delle siriane sul Palatino/Combinare l'Impero di Roma e il sacerdozio di un dio straniero?/Heliogabalus, dio di Emesa che domina sul Tevere/«Secondo il rito del suo paese d'origine»/«Che a Roma non fosse venerato altro dio al di fuori di Heliogabalus»/Quando l'identità è nel costume/Alessandro Severo: l'imperatore che rifiutò di passare per un siriano) - 10. Costantino, Pietro e la trasformazione di Roma, di Lorenzo Bianchi (La conversione di Costantino/Nuovi riferimenti topografici e primo sviluppo della città cristiana/Pietro, nuovo fulcro di Roma cristiana/Costantino e Pietro) - Parte terza. Coabitazioni cultuali - 11. Templi, associazioni e sacerdozi, di Jörg Rüpke (Introduzione/"Infrastrutture" religiose?/Associazioni/Collegi sacerdotali/Conclusioni) - 12. Ostia: un microcosmo religioso, di Françoise Van Haeperen (Divinità ancestrali e divinità straniere nei santuari pubblici di Ostia/Divinità ancestrali e divinità straniere nei luoghi di culto delle associazioni) - 13. Incontri e coabitazioni nel santuario di Iuppiter Dolichenus sull'Aventino, di Ennio Sanzi (Il Dolocenum sull'Aventino: residenza di divinità grecoromane e "orientali"/Iuppiter Optimus Maximus Dolichenus e le divinità tradizionali/Iuppiter Optimus Maximus Dolichenus e le divinità "orientali") - 14. Gli dèi di Palmira nel cuore di Roma, di Corinne Bonnet (Palmira, città cosmopolita, crocevia di scambi/Un altare bilingue dedicato a Malakbêl/Chi è Malakbêl?/A Roma, fra Testaccio e Gianicolo/Conclusioni) - 15. Divinità romane e "orientali" sul Gianicolo, di Nicole Belayche (L'installazione topografica degli orientali a Roma/La coabitazione tra divinità romane e dèi venuti dall'Oriente/Un devoto di esemplare integrazione: Marco Antonio Gaionas/L'evoluzione del santuario nel iv secolo: un "serapeo"/Conclusioni) - 16. Da Tanit cartaginese alla Dea Caelestis sul Campidoglio, di Claudia Santi (Premessa/Tanit a Cartagine/Tanit a Roma/Da Tanit alla Dea Caelestis) - Parte quarta. Immagini e simboli - 17. La tauroctonia mitriaca di Francesca Prescendi (Il culto di Mithra nell'Impero romano/Tauroctonia e sacrificio/La tauroctonia nella mitologia di Mithra/Il culto di Mithra/Conclusioni) - 18. Lamine votive e triangoli dolicheni, di Ennio Sanzi (Le divinità tradizionali, gli imperatori divinizzati, il mos maiorum e Iuppiter Optimus Maximus Dolichenus/Iuppiter Optimus Maximus, Iuppiter Optimus Maximus Dolichenus e le lamine votive/I triangoli votivi: un compendio di teologia dolichena) - 19. Un obelisco per Antinoo, di Laurent Bricault e Valentino Gasparini (Vita, morte e divinizzazione di Antinoo/Il culto di Antinoo fuori dall'Egitto/La tomba di Antinoo) - Parte quinta. Magia ed esotismo - 20. Lo sguardo di Roma sull'Oriente, di Nicole Belayche (L'Oriente non è una nozione geografica/Un Oriente popolato da "barbari" e da "popoli di buona reputazione"/Riflessi identitari di fronte all'immigrazione a ovest delle popolazioni orientali/I tratti presunti di un'"identità orientale"/Il caso degli Egiziani e degli Ebrei/Conclusioni) - 21. Lo sguardo cristiano sui "culti orientali", di Francesco Massa (Minucio Felice: nemici diversi ma uguali accuse/Firmico Materno: l'origine diabolica dei "culti orientali"/Due poemi cristiani: ridere dell'aristocrazia romana e dei suoi culti/L'immaginario cristiano e la moderna storia degli studi) - 22. Magia contro mos maiorum: una sfida "senza storia", di Ennio Sanzi (Un rito magico va a vuoto/Augustales, Flaviales et ordo decurionum/Iuppiter Optimus Maximus e il tempio sul Campidoglio/Il legame indissolubile tra Iuppiter Optimus Maximus e l'Vrbs: il funus gentilicium, la toga virilis e il triumphus/Iuppiter Vindex/Magia contro mos maiorum: «Il sugo di tutta la storia») - 23. Divinità romane e straniere nelle gemme e nei papiri magici, di Attilio Mastrocinque (Il dio solare/La dea lunare/Il dio della notte e dei morti/Il dio a forma di uccello/Immagini geroglifiche del potere divino/Conclusioni) - Conclusioni. «Attraverso i secoli mille strade portano gli uomini a Roma», di Corinne Bonnet e Ennio Sanzi - Cronologia degli imperatori romani fino al 476 d.C. – Tavole - Bibliografia |