Il sovrano |
Antonio Cucinotta
IL LIBRO – La monografia approfondisce le implicazioni del parallelismo (isomorfismo) tra concetti teologici e concetti politico giuridici che Carl Schmitt, all'inizio del '900, poneva quale chiave interpretativa della tradizione occidentale moderna. La prima parte del lavoro collega l'intuizione della "teologia politica" all'orizzonte disciplinare dello studio comparatistico dei sistemi giuridici; la seconda parte del lavoro, dando seguito ad una tarda indicazione dello stesso Schmitt, esplora le implicazioni per lo studio dei tratti caratterizzanti la tradizione giuridica occidentale dell'irriducibile originalità dottrinale del cristianesimo. DAL TESTO – "Carl Schmitt [...] non scrisse una "cristologia politica" pur considerandola sviluppo coerente dei temi affrontati alla voce, poi divenuta corrente, "teologia politica", che aveva evidenziato il "parallelismo strutturale" tra concetti impiegati dalla dottrina (moderna) dello Stato e concetti sviluppati dalla teologia biblica delle origini giudaico cristiane. Un parallelismo che è stato largamente recepito da vasti settori della filosofia e delle scienze umane del novecento, ma che non ha guadagnato attenzioni specifiche da parte dei cultori del diritto comparato, pur essendo questi ultimi professionalmente impegnati a rispondere proprio alle domande che la teologia politica si pone, in particolare a quelle che invitano ad esplorare i rapporti tra il sacro ed il diritto, quali differenziate ma collegate espressioni delle strutture che ordinano le società umane (le prime forme di etero o anche auto regolazione sono quasi universalmente sperimentate, nelle società "tradizionali", nella sfera del "sacro", ben prima che sorgano le regole "profane" del diritto). Tuttavia, un'attenzione men che superficiale alle classificazioni correnti dei sistemi giuridici mostra l'importanza del criteri in grado di mettere in relazione esperienze tra loro eterogenee del diritto con la cultura di cui esse sono almeno in parte espressione: in altri termini, la distinzione tra le tradizioni giuridiche mondiali, specie se in grado di neutralizzare le precomprensioni eurocentriche, collega il diritto ai caratteri peculiari di ciascuna civiltà, che si distingue dalle altre proprio per il modo in cui si articola in essa la dimensione del "sacro"." L'AUTORE – Antonio Cucinotta (Messina, 1962) è professore associato di diritto privato comparato dal 31.10.2004 presso la Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Messina e titolare degli insegnamenti di Sistemi giuridici comparati e di diritto privato comparato presso la stessa Facoltà. INDICE DELL'OPERA – Introduzione - Parte Prima. Dalla politica alla teologia - Capitolo primo (1. Sovranità ed anomia: il problema politico teologico - 2. La secolarizzazione e il "metodo" della teologia politica - 3. Desacralizzazione del potere - 4. Storicità del "dualismo" cristiano - 5. Violenza sacra) - Capitolo secondo (1. Archeologia politica - 2. Particolarità del sacro, universalità del divino - 3. In nome della verità - 4. Sacrificio - 5. I segni dei tempi – Passaggio) - Parte Seconda. Dalla teologia alla politica - Capitolo primo (1. Cristologie e modernità - 2. Il messianesimo, il sacro, il potere - 3. Escatologia per i Tessalonicesi - 4. Stato, Chiesa e "katechon" - 5. Romani 13 e il Paolo "politico" - 6. Realismo teologico e politico) - Capitolo secondo (1. Pluralismo e cristologia politica - 2. L'epistola ai Romani e la storia - 3. Laicità -e secolarizzazione - 4. Redenzione e storia - 5. Ecclesiologia politica - 6. Il Messia regna, ma non governa) |