Maggio '68. Cronaca di una rivolta immaginaria Stampa E-mail

Roberto Gobbi

Maggio '68
Cronaca di una rivolta immaginaria


Neri Pozza, pagg.173, € 12,50

 

gobbi maggio68  IL LIBRO – Ci fu un mese in cui, a Parigi, tutti pensarono che tutto potesse cambiare: era il maggio '68. Cominciò con la scintilla della protesta studentesca, divampò in Francia con dieci milioni di persone in sciopero e finì in un fuoco fatuo. Fu un enigma, e forse lo è ancora. Il perché successe, cinquant'anni dopo, per la Storia non è ancora passato in giudicato. Ciò che successe è invece cronaca.
  Roberto Gobbi è tornato sulle strade di quella rivolta immaginaria per ripercorrerne gli avvenimenti giorno per giorno. Dalla presa della piccola Bastiglia di Nanterre, l'università-laboratorio, al primo sampietrino lanciato davanti alla Sorbona contro la polizia che mette mano ai manganelli, dalla lunga notte delle barricate all'occupazione delle fabbriche. Fino al momento in cui i benzinai, rimasti a secco per lo sciopero, ricominciano a riempire i serbatoi delle auto e i parigini barattano il Maggio con un week end, riconsegnando il Paese al vecchio generale De Gaulle.
  Fu l'avventura di una generazione che non voleva conquistare il potere, che forse non sapeva cosa voleva davvero, ma sapeva sognare: non fece cadere la V Repubblica, però prese la parola e cambiò i rapporti tra genitori e figli, insegnanti e allievi, uomini e donne, servi e padroni. Un romanzo dove compaiono protagonisti conosciuti, ma anche personaggi insospettabili: il buon prefetto che governò la violenza evitando il bagno di sangue, la bella mannequin che, per un mal di piedi, perse un capitale e si guadagnò la Storia, la chansonnier cui De André "rubò" la Canzone del maggio, la ragazza che prese marito in mezzo ai lacrimogeni, il sequestrato in fabbrica di Bouguenais, i ladri che vendettero i manifesti della protesta per un pugno di dollari.

  DAL TESTO – "Alla fortezza inespugnabile della Sorbona oppongono il loro bastione, il Quartiere latino. Si sventrano le strade, passano di mano in mano sampietrini grandi come saponette da bucato, le automobili in sosta vengono trascinate in mezzo alle carreggiate. Tutto alimenta le grandi muraglie: rami d'albero, bulloni, tavole, reti metalliche e sacchi di cemento rubati ai cantieri, segnali stradali spazzatura. In cima, le bandiere rosse. Come in un gigantesco domino le cui tessere si adagiano naturalmente una dopo l'altra, le barriere s'alzano in schiera disordinata; in poche ore gli insorti hanno invaso la parte alta dell'arrondissement e l'hanno imbrigliata in sessanta barricate, prive di qualsiasi senso strategico.
  "È una festa, nessuno pensa davvero alla battaglia. Ci si abbraccia, si canta, si scherza. Si ritrovano compagni di contestazioni ormai dimenticate, scendono in strada i veterani della guerra d'Algeria, i passanti si mescolano ai rivoltosi. Le barricate crescono tra l'esaltazione generale. Per un ragazzo del 22 marzo «è la gioia nel senso quasi nietzschiano del termine, la gente era felice da morirne. È stata la notte più bella della mia vita! Verso le 3 del mattino c'è stato uno che s'è messo a farneticare: ''A Strasbourg - Saint- Denis ci sono diecimila operai che stanno marciando verso le barricate" diceva. Tutti ci hanno creduto, i ragazzi si abbracciavano per la strada: "È la rivoluzione, è fantastico!" Era incredibile»."

  L'AUTORE – Roberto Gobbi è nato a Casalromano, in provincia di Mantova, nel 1958. Laureato a Milano in Lettere e Filosofia, giornalista del "Corriere della Sera", è stato per vent'anni caporedattore centrale del supplemento "Sette". "Maggio '68. Cronaca di una rivolta immaginaria" (Neri Pozza, 2018) è il suo primo libro.

  INDICE DELL'OPERA – Maggio '68 - A Nanterre c'era un ragazzo rosso – L'immaginazione seppellirà la noia - La prima pietra - Il buon prefetto - «Alla Sorbona! Alla Sorbona!» - Ora e sempre barricate - La strategia di Pompidou - Marianna e il gran défilé - Il sequestrato di Bouguenais - Vita continua - Ingresso libero alla parola - Un Paese a braccia incrociate - La notte della paura - Dov'è finito de Gaulle? - A giugno muore maggio