Le ali dell'ibis |
Gianni Adami
IL LIBRO – La Missione Ibis prende il via nel dicembre del 1992 e si presenta fin dall'inizio come missione dura, in un ambiente ostile per le avverse condizioni climatiche e con una logistica resa problematica dalle enormi distanze e ancor più dalla esiguità dei mezzi a disposizione. Il rapporto umano che si venne a creare fra gli uomini impegnati nella missione, sotto il sole dell'equatore, mangiando poco e male, in precarie condizioni igieniche e nel rischio quotidiano della vita, ha quindi qualcosa di particolare e unico. Sono queste le premesse che fanno da sfondo alla puntuale narrazioni degli eventi che si svolsero in Somalia e che ebbero il loro apice, il 2 luglio 1993, nello scontro a fuoco di check point "Pasta" nel quale l'autore, a bordo del suo A-129 Mangusta, ebbe un ruolo di primo piano. Un vero reportage di guerra quindi che, per la prima volta, espone il punto di vista italiano sull'operazione Restore Hope, culminata nella battaglia di Mogadiscio, e resa celebre dal saggio storico di Mark Bowden Black Hawk Down, da cui è tratto l'omonimo film. DAL TESTO – "Un giorno prendo la navetta per andare a un briefing a UNOSOM, e quando salgo a bordo noto che il pilota è uno di quelli che ho incontrato qualche giorno prima durante una missione a Jowhar. Durante la sosta, attirato dal mangusta, si era avvicinato chiedendomi informazioni sulle caratteristiche tecniche della macchina, e io lo avevo accontentato, senza entrare troppo nei dettagli, e lo avevo anche fatto salire a bordo. Mi riconosce e dopo i saluti di rito mi invita in cabina di pilotaggio, dove fa alzare dal suo sedile il secondo pilota invitandomi a sedermi al suo posto e, ficcatami in testa una cuffia radio, mi invita a pilotare quel Mi-17 per il breve tragitto dall'aeroporto a UNOSOM. Dopo un breve momento di euforia, subentra lo smarrimento dovuto principalmente al fatto che mentre i nostri elicotteri sono tutti il rotore sinistrorso, quelli russi lo hanno che gira in senso destrorso e quindi l'intervento sulla pedaliera è l'esatto contrario dei nostri. Poi guardo gli strumenti, e mi accorgo dell'impossibilità di leggere strumenti nuovi, diversi dai nostri e con le scritte in cirillico, ma il pilota mi dice di non preoccuparmi, che ci avrebbe badato lui e di andare. Mi diverto a portare quell'autobus volante, che con venticinque persone a bordo e il pieno di carburante sembra vuoto per quanta potenza disponibile ha. Chiedo al pilota quale sia lo strumento che indica la coppia torsiometrica, strumento di primaria importanza sui nostri elicotteri, dotati generalmente di motori che erogano una potenza superiore al limite della trasmissione, ma mi risponde che non c'è, perché le loro trasmissioni sopportano tutta la potenza erogata dai propulsori, per cui l'unico strumento da controllare in fase di erogazione di potenza è l'indicatore di angolo d'attacco delle pale, che non deve superare i 16°, e via, si parte e atterro sulla piazzola del comando senza difficoltà, ricevendo anche i complimenti dal pilota." GLI AUTORI – Gianni Adami, nato nel 1952 a Verona, ha conseguito la maturità scientifica nel 1970 al Liceo G. Galilei di Verona. Ha frequentato il 78° corso Allievi Ufficiali di Complemento dei Bersaglieri da gennaio a luglio 1975 a Caserta. In Servizio Permanente Effettivo dal I febbraio 1979, nel gennaio del 1981 inizia il 38° corso piloti osservatori d'aereo al termine del quale, classificatosi al primo posto, sceglie la destinazione di Cagliari-Elmas. Nel 1983 transita su elicottero AB-205, nel 1985 viene trasferito al 5° Rigel di Casarsa, nel 1991-92 frequenta con successo il primo corso per piloti operativi su elicottero d'attacco A-129 Mangusta. Da Marzo 1988 a Febbraio 2005 ha preso parte alle seguenti missioni operative all'estero: UNIFIL in Libano, RESTORE HOPE e SOMALIA 2 in Somalia, SOMALIA 3 Imbarcato su nave Garibaldi, ALBA in Albania, EXTRACTION FORCE in Macedonia, JOINT GUARDIAN in Kosovo, UNIFIL in Libano. INDICE DELL'OPERA – Ringraziamenti – Prefazione – Introduzione - Capitolo primo. Segnali di partenza imminente - Capitolo secondo. Sensazioni e dubbi - Capitolo terzo. Mancano i piloti per il cambio - Capitolo quarto. La preparazione - Capitolo quinto. Si parte - Capitolo sesto. Benvenuti! - Capitolo settimo. Disagi iniziali - Capitolo ottavo. La sopravvivenza - Capitolo nono. I baratti - Capitolo decimo. La fame - Capitolo undicesimo. «Go around!» - Capitolo dodicesimo. Le nostre tende - Capitolo tredicesimo. L'arrivo dei bagagli - Capitolo quattordicesimo. La prima vittima dello stress - Capitolo quindicesimo. Elicotteri e cessi - Capitolo sedicesimo. La prima doccia - Capitolo diciassettesimo. L'immediata operatività - Capitolo diciottesimo. Il vettovagliamento non arriva - Capitolo diciannovesimo. La pesca - Capitolo ventesimo. L'arrivo delle cucine - Capitolo ventunesimo. La routine, i servizi e le missioni operative - Capitolo ventiduesimo. La frutta dei somali - Capitolo ventitreesimo. Noi e gli americani - Capitolo ventiquattresimo. Il nostro bar - Capitolo venticinquesimo. I baratti 2 - Capitolo ventiseiesimo. I paesaggi - Capitolo ventisettesimo. Vernissage della mensa - Capitolo ventottesimo. Vita in tenda - Capitolo ventinovesimo. Cecchini e mortai - Capitolo trentesimo. Assuefazione al pericolo - Capitolo trentunesimo. Le scorte - Capitolo trentaduesimo. L'ascaro - Capitolo trentatreesimo. L'acquisto dei ricordini - Capitolo trentaquattresimo. Il senso di costrizione - Capitolo trentacinquesimo. Green Beach - Capitolo trentaseiesimo. Pokerino notturno - Capitolo trentasettesimo. Telefono... casa - Capitolo trentottesimo. Nuovi cessi e lavatrici - Capitolo trentanovesimo. Poste e telecomunicazioni - Capitolo quarantesimo. Le scimmiette - Capitolo quarantunesimo. Al poligono – Capitolo quarantaduesimo. Missione a Muqakoori - Capitolo quarantatreesimo. L'infibulazione - Capitolo quarantaquattresimo. La prima licenza - Capitolo quarantacinquesimo. Festa di carnevale - Capitolo quarantaseiesimo. Termitai e zecche - Capitolo quarantasettesimo. Belet Uen - Capitolo quarantottesimo. La malaria e l'ospedale svedese - Capitolo quarantanovesimo. L'epidemia di Jalla - Capitolo cinquantesimo. I facoceri - Capitolo cinquantunesimo. Arrivano i Russi - Capitolo cinquantaduesimo. Primi cambi - Capitolo cinquantatreesimo. Aneddoti di pesca - Capitolo cinquantaquattresimo. Gli squali - Capitolo cinquantacinquesimo. L'Alitalia torna a Moga - Capitolo cinquantaseiesimo. Container...casa - Capitolo cinquantasettesimo. Did u get it? - Capitolo cinquantottesimo. Vita nel compound - Capitolo cinquantanovesimo. Fuoco sui 205 - Capitolo sessantesimo. Briefing a UNOSOM - Capitolo sessantunesimo. L'eccidio dei Pakistani - Capitolo sessantaduesimo. Notte all'ambasciata - Capitolo sessantatreesimo. Amedeo d'Aosta - Capitolo sessantaquattresimo. Nairobi - Capitolo sessantacinquesimo. Il 2 luglio - Capitolo sessantaseiesimo. Il guscio di tartaruga - Capitolo sessantasettesimo. Recupero di un UH 60 - Capitolo sessantottesimo. Cambia il comandante - Capitolo sessantanovesimo. La paura - Capitolo settantesimo. La certezza dell'inutilità – Capitolo settantunesimo. L'arrivo dei 412 - Capitolo settantaduesimo. Le scorte all'Alitalia - Capitolo settantatreesimo. Bird strike – Capitolo settantaquattresimo. Il cielo di Mogadiscio - Capitolo settantacinquesimo. La riparazione del C-5B - Capitolo settantaseiesimo. Voglia di casa - Capitolo settantasettesimo. Segni di stanchezza meccanica - Capitolo settantottesimo. Il rientro - Capitolo settantanovesimo. Il vestiario non era gratuito - Capitolo ottantesimo. Fine del militare di leva - Capitolo ottantunesimo. Somalia 3 - Capitolo ottantaduesimo. I media - Capitolo ottantatreesimo. La mia medaglia – Postfazione. I've seen things you people wouldn't believe - Scheda AW-129 Mangusta |