Cristina Battista
I giorni di Igor Prefazione di Claudio Brachino
Minerva Edizioni, pagg.192, € 9,90
IL LIBRO – La storia di uno degli uomini più ricercati in Italia. I 50 giorni delle quotidiane ricerche tra vecchi casolari, boschi misteriosi e la famosa "zona rossa" della Bassa bolognese. I mesi successivi di "oblio" fino all'epilogo con l'arresto in Spagna, a Teruel (Aragona) dopo una sparatoria con la Guardia Civil nella quale Igor ha lasciato sull'asfalto altre tre vittime per poi finire nel carcere di massima sicurezza di Zuera a Saragozza in una cella di 7 metri quadrati. La vicenda intensa dello spietato killer serbo Norbert Feher, alias Igor Vaclavic, raccontata attraverso gli occhi della cronista Cristina Battista che, attraverso gli appunti e gli indizi raccolti nel suo taccuino, vi accompagnerà tra le pagine di questo libro passo dopo passo, giorno dopo giorno, partendo da quella sera dell'1 aprile 2017 a Budrio dove tutto tragicamente iniziò con l'omicidio di Davide Fabbri. I giorni di Igor documenta le tensioni, le sensazioni e le emozioni dei protagonisti, dalle vittime ai testimoni. La prima foto segnaletica di Igor mai vista, le sue prime parole davanti agli inquirenti, le sue impronte digitali. Tutta la verità, dagli atti ufficiali della Procura fino al memoriale di Pajdek (uno degli uomini della banda di Igor) che racconta di suo pugno i rapporti col "russo" e le rapine fatte assieme. "Ma la Battista – scrive Claudio Brachino nella Prefazione - racconta di più, racconta i luoghi, i paesaggi, le atmosfere. Racconta un pezzo dell'Italia che non fa da sfondo a un romanzo di nera, ma è essa stessa parte della storia. Quell'Italia già descritta dagli autori importanti della nostra letteratura, quel luogo tra Ferrara e l'Adriatico, lungo il corso del Po, che è diventato alternativamente il simbolo di un paese ancora atavico e nello stesso tempo il simbolo di una Natura che sfugge a ogni controllo tecnologico."
DAL TESTO – "Dai contadini della bassa ferrarese era stato soprannominato "il Ninja", perché quando iniziò a commettere furti e rapine portava la faretra al collo con le frecce per il suo arco, si copriva il volto con una maschera e teneva legato alla gamba un coltello da Rambo. "Riesco a rintracciare una sua biografia più dettagliata e aggiungo nuove informazioni al mio lavoro: "«Quando arriva in Italia nel 2005 Igor il Russo racconta di essere un ex militare dell'Armata Rossa, membro dei reparti speciali e addestrato a sopravvivere. Per un anno lavora come operaio, poi torna alla sua passione: i furti. Il ninja, armato di arco e frecce, mette a soqquadro Ferrara e Rovigo. Il suo rifugio è un casolare abbandonato tra Portomaggiore e Portoverrara. Dorme per terra, tra letame e robaccia e delinque. Un giorno viene messo in fuga a bastonate da due contadini settantenni e ancora col volto sanguinante viene catturato dai Carabinieri. Arrestato rimedia tre anni di reclusione. È dietro le sbarre che si trasforma e guadagna un nuovo soprannome: Lupo solitario.»"
L'AUTRICE – Cristina Battista è una giornalista professionista. È nata a Caserta nel 1982. Nel 2005, a 23 anni, si laurea a Napoli in Scienze della comunicazione. Da lì una lunga lista di master, corsi di giornalismo e di specializzazione. Nel 2006, giovanissima, entra a far parte della redazione di Sky prima a Milano e poi a Roma: sarà la sua scuola. Numerose collaborazioni con testate radiofoniche, carta stampata e siti web completano la sua formazione. È direttrice di "NoiEmilia.com". Dal 2015 è cronista per le reti Mediaset. |