Educare all'odio Stampa E-mail

a cura di Ivano Palmieri

Educare all'odio
L'antisemitismo nazista in tre libri per ragazzi


Cierre Edizioni, pagg.192, € 19,50

 

palmieri educare  IL LIBRO – Nella Germania nazista la propaganda razzista e antisemita investiva capillarmente tutte le fasce della popolazione. Lo testimoniano tre libri illustrati pubblicati fra il 1936 e il 1940 dalla casa editrice Stürmer di Julius Streicher, destinati all'indottrinamento dei più giovani e diffusi in varie decine di migliaia di copie. Vi vengono riprodotti e narrati i peggiori stereotipi sugli ebrei, raffigurati come volpi ingannatrici, corpi estranei da allontanare, funghi velenosi da estirpare, pericolosi nemici che è legittimo e necessario eliminare. Le tre opere sono ora tradotte per la prima volta in italiano, accompagnate da un adeguato corredo critico che ripercorre a grandi linee lo sviluppo dell'antisemitismo europeo negli ultimi due secoli, illustra le istituzioni e le pratiche educative del Terzo Reich e analizza in dettaglio il contenuto verbale e iconografico dei tre testi, per coglierne nella struttura e nel linguaggio le caratteristiche di messaggio specificamente rivolto al mondo giovanile. Una pubblicazione utile ad approfondire la conoscenza di un fenomeno che nella Germania nazionalsocialista raggiunse il suo apogeo.

  DAL TESTO – "Nella genesi dei libri qui ripubblicati convergono la speciale attenzione della propaganda di regime per i giovani e i giovanissimi, la spinta incessante a produrre materiali didattici che formino bambini e ragazzi alle idee nazionalsocialiste, la campagna contro la comunità ebraica messa in atto in tutto il paese, e che si avvale di funzionari zelanti come la prolifica redazione dello « Stürmer», di cui si dirà meglio più avanti, e la disponibilità di una "narrazione" antisemita antica e consolidata, con i suoi stereotipi popolari e veicolati non meno dalle arti figurative che dalla letteratura di vario livello: veri e propri "luoghi" su cui la narrazione ritorna ossessivamente, e tutti volti a infliggere agli ebrei lo stigma di "maligni", "ontologicamente diversi", "estranei". La narrazione ordina questi luoghi secondo una tipica semantica di contrapposizione ed esclusione, e orientata a rappresentare, confermare e consolidare un "noi" positivo, innanzitutto tedesco, ma anche europeo, o perfino genericamente umano, contro un "loro" ebraico antitetico su ogni piano, razziale sociale morale."

  IL CURATORE – Ivano Palmieri ha insegnato storia e filosofia nei licei di Verona. È autore tra l'altro di: "L'applicazione delle leggi razziali" e (con M. Tommasi) "Gli Ebrei a Verona dal 1943 al 1945", in "Ebrei a Verona. Presenza ed esclusione", Cierre edizioni 1994; "L'industria a Verona negli anni della grande crisi" (con L. Facci), Cierre edizioni 1998; "Narratori veneti della Resistenza", in "Veneto e Resistenza fra il 1943 e il 1945", Centro studi E. Luccini, 2001. Collabora da molti anni come redattore con Cierre edizioni e diversi istituti culturali.

  INDICE DELL'OPERA - Prefazione, di Gustavo Corni - La brutale rottura di un'armonia, di Arnaldo Loner - Nota editoriale (Cierre edizioni) - Educare all'odio - Il fascino del nazismo tra i giovani tedeschi degli anni Trenta, di Ivano Palmieri - Non fidarti di una volpe in una verde radura. Non fidarti nemmeno di un ebreo quando giura - Il fungo velenoso - Il Pudelmopsdackelpinscher