Raids on Bozen Stampa E-mail

Andrea Pozza - Sebastiano Parisi

Raids on Bozen
Bombe su Bolzano e la linea del Brennero


Pietro Macchione Editore, pagg.242, € 35,00

 

pozza raids  IL LIBRO – Nel bagaglio dei ricordi di molti bolzanini ci sono le ansie, le corse, le paure, l'ammassarsi nei rifugi, non sempre sicuri, come le scuole "Cairoli" (oggi "Goethe"), dove morirono in tanti, come l'Istituto Professionale "Duca di Pistoia" (in via San Quirino), dove ci furono dei morti annegati, come il trincerone dei giardini della stazione, dove persero la vita non pochi soldati tedeschi.
  Andrea Pozza, valido fotografo col piacere della ricerca, si è addentrato nei meandri dei rifugi ancora accessibili, negli uffici che custodiscono tuttora i documenti di quegli anni, ha cercato, trovato, ricostruito.
  Sebastiano Parisi, giovane studioso a cui si deve anche un volume sui bombardamenti di Milano, ha invece svolto un'approfondita ricerca negli archivi inglesi e statunitensi, ricostruendo per la prima volta tutta la sequenza delle incursioni subite da Bolzano e dall'area del Brennero.
  Come scrive Ettore Frangipane, il libro è redatto in maniera discorsiva, è come una narrazione che si dipana di capitolo in capitolo, il racconto di una storia che ha avuto qui la sua genesi. E che si fa leggere come un romanzo. È il ricordo di cose che sono avvenute e che la città nasconde tuttora nel suo profondo, nelle cantine, nelle gallerie che s'addentrano nei monti che le fanno corona.

  DAL TESTO – "Nel resto dell'ultimo mese dell'anno i bombardamenti si intensificano, non solo contro Bolzano, ma pure su altri obiettivi cruciali della linea del Brennero. Ora i reparti della 15th Air Force hanno lasciato l'Africa e si sono trasferiti negli aeroporti dell'Italia meridionale, ampliando il loro raggio d'azione.
  "Il 15 dicembre è previsto un triplice attacco, i cui bersagli sono lo scalo merci e il ponte ferroviario di Bolzano, lo scalo merci di Innsbruck e poi il ponte ferroviario sul torrente Avisio a Lavis (TN), il cosiddetto Pont dei Vodi.
  "Su quest'ultimo obiettivo muovono una cinquantina di B-24 dei Bomb Groups 98th e 376th, scortati da 40 P-38 dell'82nd Fighter Group; 4 bombardieri e 4 caccia rientrano prematuramente alla base.
  "Il viadotto è raggiunto alle ore 12.35, quando ad una quota tra i 21.300 e i 23.000 piedi, i B-24 sganciano bombe da 500 lb per un totale di 114.5 tonnellate di esplosivo. Gli aviatori americani osservano un paio di colpi diretti al ponte ed altri presso gli approcci, mentre sarebbe stato centrato anche un deposito di esplosivi, provocando una forte detonazione; altre bombe sparse cadono nelle zone attorno, giungendo forse a danneggiare una strada secondaria e un canale.
  "La Flak dell'aeroporto di Gardolo (TN) durante il raid sviluppa un notevole volume di fuoco, mancando però di precisione, poi presso Ravenna, sulla rotta del ritorno, 4 Bf 109 svolgono un poco convinto attacco contro i P-38 di scorta, ma non vi sono perdite né tra gli uni né tra gli altri.
  "Passano una decina di minuti e 52 (53 per altre fonti) B-17 dei Bomb Groups 2nd e 99th riversano 156.5 tonnellate di esplosivo contro Bolzano. Le stive delle Fortezze Volanti si aprono alle 12.45, tra 21.500 e 23.500 piedi, lasciando cadere le bombe da 500 lb che colpiscono lo scalo merci, l'approccio meridionale al ponte ferroviario e la zona industriale sita 2 miglia a Sud-Ovest dello scalo. Si verificano vaste esplosioni e incendi, sono colpiti binari, materiale rotabile, edifici e le officine per la riparazione di vagoni e locomotive, ma sono investiti con estrema violenza pure il centro e la periferia cittadina. Il 2nd B.G., che partecipa con 23 quadrimotori, sgancia da solo 66 tonnellate di esplosivo, tuttavia gli equipaggi non sono in grado di osservare i risultati a causa del forte fumo che oscura la visuale, peraltro presi sotto tiro dalla Flak che, come suo solito, reagisce in maniera intensa e assai precisa, provocando quattro feriti tra gli aviatori, di cui due del 96th Squadron: 1st Lt. Alfred H. Bell, 2nd Lt. Joseph Jafee. Si conteranno infine numerosi apparecchi danneggiati dalla contraerea.
  "Per tutto il tempo i bombardieri hanno avuto assicurata la scorta di 26 P-38 del 1st Fighter Group, poi nel viaggio di ritorno, dalla foce del Piave in poi si aggiungono pure 43 P-47 del 325th Fighter Group"

  GLI AUTORI – Andrea Pozza, ricercatore storico, artista e fotografo freelance, vive e lavora a Bolzano. Fin da ragazzo l'amore per i viaggi e i luoghi lo porta ad avvicinarsi alla fotografia, che diventa per lui un mezzo attraverso il quale trattenere la memoria delle proprie esperienze. La sua carriera fotografica, iniziata tra le file del Fotoclub Bolzano nel 1994, è caratterizzata da numerose mostre fotografiche personali e collettive e da svariati premi. È autore di numerose pubblicazioni a carattere storico che raccolgono testimonianze visive di ciò che rimane oggi dei manufatti militari utilizzati durante la Seconda Guerra Mondiale e la Guerra Fredda. In parallelo porta avanti una sua ricerca personale influenzata profondamente dalla bellezza dell'abbandono, esplorando i luoghi dimenticati e svelandone i segreti attraverso l'obbiettivo della sua macchina fotografica.
  Sebastiano Parisi è nato e vive a Voghera (PV). Diplomato nel 2011, da sempre appassionato di Storia, da diversi anni si dedica al tema delle terre italofone non incluse nei confini italiani, studiando allo stesso tempo gli aspetti della guerra aerea nel corso del secondo conflitto mondiale. Nel 2014 ha pubblicato "Le Micidiali Bombe a Farfalla sull'Italia. Un oscuro capitolo della Seconda Guerra Mondiale", nel 2015 è co-autore insieme con il fratello Filippo di un capitolo di "Sicilia. WW2 Vol.5", mentre nel 2017 esce "Milano sotto le Bombe. Raids on Milan", frutto di un'intensa ricerca che ha portato inoltre l'Autore e il fratello ai National Archives di Londra.

  INDICE DELL'OPERA – La difesa contraerea di Bolzano, di Andrea Pozza – La protezione antiaerea di Bolzano in cifre, di Andrea Pozza - Denominazione delle principali vie di Bolzano ieri e oggi - Elenco dei ricoveri antiaerei pubblici di Bolzano - Raids on Bozen. Nel quadro strategico dei bombardamenti sulla linea del Brennero, di Sebastiano Parisi - Arriva la guerra - 10 novembre 1943 - 2 dicembre 1943, il giorno più sanguinoso - Il drammatico dicembre 1943 - I bombardamenti di Verona - Il grande bombardamento del 29 marzo 1944 - Il Liberator che si arrende a Venegono - Le operazioni contro Bolzano e la linea del Brennero nel maggio 1944 - Gli attacchi alla linea del Brennero nell'estate 1944 - Verso l'inizio della battaglia del Brennero - Inizia la battaglia del Brennero: il contesto strategico, l'approccio degli attaccanti, le bombe a farfalla e al fosforo bianco - Operazione "Bingo" - Verso la fine del 1944 - Giovedì 4 gennaio 1945: Verona, Trento, Bronzolo e Bolzano - La seconda parte del gennaio 1945 - Febbraio 1945: ancora bombardamenti su Bolzano - Marzo 1945: verso l'epilogo - Aprile 1945: termina la battaglia del Brennero - Le ultime bombe su Bolzano - Echi sulla stampa dei bombardamenti su Bolzano, di Andrea Pozza - Prefazione al volume Bolzano sotto le bombe, di Ettore Frangipane - Note bibliografiche - Inserto fotografico a colori