Prova scientifica e processo penale |
![]() |
![]() |
a cura di Giovanni Canzio e Luca Luparia
DAL TESTO – "I risultati della prova scientifica possono essere talora conseguiti all'esito di operazioni e con l'uso di strumenti noti e tradizionalmente affidabili. Ma altre volte mediante l'impiego di nuove e non ancora incontroverse opzioni metodologiche (principi, metodi, studi di settore, tecnologie, apparecchiature), pure pertinenti all'attuale patrimonio della scienza e della tecnica. GLI AUTORI – Giovanni Canzio (Primo Presidente della Corte Suprema di Cassazione) - Luca Lupária (Professore Ordinario di Diritto processuale penale nell'Università degli Studi Roma Tre) – Silvia Allegrezza (Professore nell'Università di Lussemburgo) – Roberto Bartoli (Professore Ordinario di Diritto penale nell'Università degli Studi di Firenze) - Rocco Blaiotta (Presidente della IV Sezione Penale della Corte Suprema di Cassazione) – Silvia Bozza (Ricercatrice nella Università Ca' Foscari di Venezia) – Martina Cagossi (Cultrice nell'Università degli Studi Roma Tre e Dottoranda dell'Università di Siviglia) - Michele Caianiello (Professore Ordinario di Diritto processuale penale nell'Università degli Studi di Bologna) - Gaetano Carlizzi (Giudice del Tribunale Militare di Roma e docente presso l'Università "Suor Orsola Benincasa" di Napoli) - Cristina Cattaneo (Professore Ordinario di Medicina legale nell'Università degli Studi di Milano) – Luigi Cuomo (Sostituto Procuratore Generale presso la Corte Suprema di Cassazione) – Marcello Daniele (Professore Associato di Diritto processuale penale nell'Università degli Studi di Padova) – Maria Lucia Di Bitonto (Professore Associato di Diritto processuale penale nell'Università degli Studi di Camerino) – Chiara Fanuele (Professore Associato di Diritto processuale penale nell'Università degli Studi di Siena) – Gaetano Galluccio Mezio (Avvocato e Dottore di Ricerca) – Giuseppe Gennari (Giudice del Tribunale di Milano e Dottore di ricerca) - Luigi Giordano (Consigliere della Corte Suprema di Cassazione) – Mark Godsey (Professore nella Università di Cincinnati (USA)) – Martina Jelovcich (Dottore di ricerca dell'Università degli Studi di Udine) – Armando Macrillò (Avvocato e Docente nell'Università LUISS Guido Carli) - Paolo Moscarini (Professore Ordinario di Diritto processuale penale) - Vittorio Pazienza (Consigliere della Corte Suprema di Cassazione) - Pierpaolo Rivello (Procuratore Generale Militare presso la Corte Suprema di Cassazione) - Matteo Tullio Maria Rubera (Avvocato e Dottore di ricerca dell'Università "Tor Vergata") - Piero Silvestri (Consigliere della Corte Suprema di Cassazione) - Franco Taroni (Professore Ordinario nell'Università degli Studi di Losanna) – Joelle Vuille (Ricercatrice nell'Università degli Studi di Neuchâtel) INDICE DELL'OPERA – Prefazione. Prova, scienza e processo penale. Le coordinate di un progetto, di Luca Lupária - Parte I. Questioni di fondo e profili evolutivi - Capitolo 1. La motivazione della sentenza e la prova scientifica: "reasoning by probabilities", di Giovanni Canzio (1. Una premessa "ideologica": funzione cognitiva e fine di verità del processo penale - 2. Le vertigini del probabilismo - 3. La motivazione della decisione - 4. Lo statuto epistemologico del processo penale - 5. La prova scientifica - 6. La fallibilità della scienza e lo statuto probabilistico dell'accertamento - 7. I limiti costituzionali del probabilismo - 8. La regola "al di là di ogni ragionevole dubbio" (BARD) - 9. La multifattorialità della spiegazione causale: analisi di un caso - 10. Il fattore "tempo" fra scienza e diritto) - Capitolo 2. Il ruolo della probabilità nella valutazione della prova scientifica, di Franco Taroni, Silvia Bozza e Joelle Vuille (1. Introduzione - 2. Incertezza nelle scienze forensi - 3. Inferenza e induzione - 5. Un esempio: la valutazione della prova genetica del DNA tra passato e futuro - 5.1. Il DNA, il profilo genetico e la corrispondenza tra profili genetici - 5.2. È corretto esprimere un'opinione sulle ipotesi? - 5.3. È corretto esprimere un valore di frequenza relativa? - 5.4. È corretto esprimere un valore per il rapporto delle verosimiglianze? - 6. Il rapporto delle verosimiglianze con tesi che fanno riferimento all'origine della traccia - 7. Il rapporto delle verosimiglianze con tesi che fanno riferimento ad attività del criminale - 8. Conclusione) - Capitolo 3. Diritto penale e prova scientifica, di Roberto Bartoli (1. Delimitazione del campo d'indagine - 2. Un'analisi sintetica delle differenze tra scienza empirica e scienza giuridica penalistica - 3. Le ragioni dell'impiego della scienza empirica da parte del diritto penale - 4. L'ingresso della scienza empirica nel diritto penale - 4.1. Le modalità "pratiche" di ingresso attraverso il processo - 4.2. Le modalità "normative" di ingresso e i problemi di valenza della scienza empirica, tra diritto penale sostanziale... - 4.3. ...e diritto penale processuale - 5. Il ruolo della scienza empirica rispetto al nesso causale. La questione strutturale - 5.1. Il decorso causale reale - 5.2. Il problema della utilizzabilità delle leggi statistiche - 5.3. Il diritto penale davanti alle leggi scientifiche esplicative incerte - 5.4. Il decorso causale ipotetico - 5.5. Prognosi probabilistica e mancata diminuzione del rischio - 6. Il ruolo della scienza empirica rispetto all'imputabilità: cenni) - Capitolo 4. Prova scientifica e dimensione europea, di Silvia Allegrezza (1. Scienza, prova penale e Europa: la quadratura del cerchio? Il perimetro dell'indagine fra spazio e tempo - 2. Il Consiglio d'Europa quale motore dell'adeguamento degli ordinamenti nazionali alle nuove tecnologie - 3. La Corte europea dei diritti dell'uomo e la sua giurisprudenza: ammissione, esame e valutazione della perizia quale terreno di scontro delle diverse tradizioni giuridiche - 4. Scienza e tecnologia alla prova della Convenzione europea dei diritti dell'uomo - 5. La prova genetica nella giurisprudenza della CEDU - 6. "Basta che circoli"? Verso un nuovo approccio dell'Unione europea al diritto delle prove penali - 7. Le opere in cantiere: nuove regole in tema di e-evidence e nuovi pubblici ministeri europei - 8. Le sfide del futuro: il domani del legislatore ed il dopodomani dei giudici) - Parte II. Evidenze scientifiche e rito penale - Capitolo 5. I criteri di ammissione della prova scientifica nel contesto internazionale, di Giuseppe Gennari (1. Introduzione - 2. Il sistema americano: il Frye test - 3. Il passaggio a Daubert - 4. Gli accomodamenti successivi e la nuova Rule 702 - 5. La diffusione dei criteri Daubert - 6. Le conseguenze effettive della sentenza Daubert - 7. L'ammissibilità dell'expert evidence in Inghilterra e Galles - 8. Il giudizio di ammissibilità in Italia - 9. Le critiche alla teoria della "nuova prova scientifica" - 10. È utile uno screening preliminare della prova scientifica? Il perché del Daubert hearing - 11. Il contesto italiano - 12. Conclusioni) - Capitolo 6. L'ammissione della prova scientifica nel processo italiano, di Michele Caianiello (1. Il ricorso in via principale alle regole generali del processo penale - 2. L'ammissione della prova scientifica - 3. Ammissione nelle fasi di impugnazione - 4. Considerazioni in tema di acquisizione della prova scientifica - 5. Genuinità dei dati e dialettica sulle prove reali - 6. Conclusioni) - Capitolo 7. Indagini tecnico-scientifiche e diritto di difesa, di Armando Macrillò (Sezione I. Diritto di difesa e indagini scientifiche - 1. Profili generali - 2. L'indagine "critica" della difesa - 2.1. L'accesso del difensore agli elementi di prova raccolti dal pubblico ministero e dalla polizia giudiziaria - 3. L'intervento del consulente tecnico della difesa. Profili generali - 3.1. (Segue): Nel caso di consulenza tecnica disposta dal pubblico ministero ex art. 359 c.p.p. e di accertamenti tecnici non ripetibili - 3.2. (Segue): Nel caso di perizia - 3.3. (Segue): Nell'analisi di campioni - 4. Casi particolari. Le prerogative difensive nel caso di prelievo di materiale biologico ex art. 224-bis c.p.p. - 4.1. (Segue): Con riferimento alla condizione di particolare vulnerabilità della vittima - Sezione II. Investigazioni scientifiche private - 1. La raccolta degli elementi probatori utili all'indagine difensiva tecnico-scientifica. L'accesso ai luoghi, i rilievi e gli accertamenti - 2. L'esame delle cose sequestrate - 3. Gli accertamenti tecnici non ripetibili ex art. 391-decies c.p.p. - 4. La consulenza tecnica extraperitale ex art. 233 c.p.p. - 4.1. Consulenza tecnica difensiva e patrocinio a spese dello Stato) - Capitolo 8. Perizia e consulenza tecnica, di Pierpaolo Rivello (1. Considerazioni preliminari - 2. I presupposti per il ricorso alla perizia - 3. Il contemperamento fra scrittura e oralità in tema di perizia. La valenza del contraddittorio - 4. La gamma delle ipotesi che possono richiedere l'intervento peritale - 5. Le incomprensioni ricollegabili alla presunta natura "neutra" della perizia - 6. Il divieto della perizia criminologica o psicologica - 7. Perizia e prelievo coattivo di materiale biologico - 8. La scelta del perito - 9. I possibili "ausiliari" del perito - 10. La formulazione dei quesiti da parte del giudice e le modalità di effettuazione dell'accertamento peritale - 11. Le fasi procedimentali in cui può essere espletata la perizia - 12. Gli aspetti che connotano la consulenza tecnica nell'attuale modello processuale - 13. La persistenza di risalenti antinomie - 14. La collaborazione "partecipativa" tra perito e consulente - 15. La riconduzione della consulenza tecnica e della perizia all'interno di uno schema omogeneo - 16. Il rapporto intercorrente tra il consulente e la parte "assistita" - 17. L'ambito della consulenza tecnica - 18. I consulenti tecnici del pubblico ministero ed i criteri per distinguerli dalle «persone idonee», di cui all'art. 348, comma 4, c.p.p.) - Capitolo 9. L'esame incrociato dell'esperto, di Matteo Tullio Maria Rubera (1. Considerazioni generali - 2. La nozione di "esperto"... - 3. (Segue): ...e la relativa natura giuridica - 4. Le modalità per acquisire la "prova tecnica" - 5. In particolare, l'esame incrociato dell'esperto - 6. L'escussione del perito nell'incidente probatorio - 7. Le fasi della "prova tecnica" nell'istruzione dibattimentale: a) gli adempimenti obbligatori ex art. 468 c.p.p. e le richieste di prova - 8. (Segue): b) la comparizione dell'esperto all'udienza - 9. (Segue): c) l'esame dell'esperto nell'ordine dinamico dell'istruzione dibattimentale - 10. (Segue): d) l'ammonimento e la formula di impegno previsti dall'art. 497, comma 2 - 11. (Segue): e) l'esame diretto, il controesame ed il riesame - 12. (Segue): f) l'oggetto e le modalità dell'esame - 13. (Segue): g) circa la facoltà dell'esperto di consultare note, documenti e pubblicazioni - 14. (Segue): h) le contestazioni nell'esame peritale - 15. (Segue): i) circa il diritto dell'esperto di assistere all'istruttoria dibattimentale) - Capitolo 10. Libero convincimento, ragionevole dubbio e prova scientifica, di Rocco Blaiotta e Gaetano Carlizzi (1. Premessa - 2. Il libero convincimento tra ragionevolezza e razionalità - 2.1. Fonti storiche - 2.2. Applicazioni contemporanee - 2.3. Determinazioni teoriche - 3. Ragionevole dubbio e certezza ottimale - 3.1. Fonti storiche - 3.2. Applicazioni contemporanee - 3.3. Determinazioni teoriche - 4. La valutazione probatoria scientifica - 4.1. Le esigenze di ragionevolezza e di razionalità - 4.2. L'esigenza di certezza ottimale - 4.3. La questione specifica dell'affidabilità dell'esperto in giudizio - 5. Riepilogo) - Capitolo 11. Prova scientifica e regole di esclusione, di Marcello Daniele (1. Premessa - 2. Le regole di esclusione in caso di inosservanza dei requisiti giuridici di acquisizione delle prove scientifiche - 2.1. Le invalidità delle indagini non corporali - 2.2. Le invalidità dei prelievi corporali di materiale biologico - 2.3. Le invalidità delle attività di raccolta occulta dei reperti biologici - 2.4. Le invalidità degli accertamenti medici corporali - 3. La violazione dei protocolli scientifici: una questione che attiene alla valutazione delle prove) - Capitolo 12. Prova scientifica e sistema delle impugnazioni, di Vittorio Pazienza (1. Considerazioni introduttive. Le ragioni alla base di una riflessione "autonoma" - 1.1. Riforma della motivazione "in fatto" e riforma delle impugnazioni (cenni) - 2. Aspetti problematici del giudizio di appello - 2.1. Omesso espletamento della perizia richiesta dalle parti - 2.2. Prova scientifica e rinnovazione dell'istruttoria: in particolare, la decidibilità "allo stato degli atti" - 2.3. (Segue): Recenti "aperture" in tema di rinnovazione dell'istruttoria nel giudizio abbreviato d'appello - 2.4. (Segue): Riforma della sentenza assolutoria e necessità di rinnovare l'esame di periti e consulenti - 3. Prova scientifica e giudizio di legittimità. L'oggetto dell'analisi - 3.1. Ragionevole dubbio e (manifesta) illogicità della motivazione: un breve quadro dell'evoluzione interpretativa - 3.2. (Segue): Le contrastanti indicazioni provenienti dalla giurisprudenza di legittimità - 3.3. (Segue): Sindacato di legittimità e completezza del quadro probatorio - 3.4. Sindacato di legittimità e metodo scientifico - 4. Prova scientifica e revisione. Individuazione degli aspetti problematici - 4.1. L'oggetto dell'accertamento scientifico proposto con l'istanza di revisione - 4.2. La valutazione dell'ammissibilità della richiesta - 4.3. L'effettiva "novità" del metodo scientifico prospettato) - Capitolo 13. Errore giudiziario e prova scientifica: profili dell'esperienza statunitense, di Mark Godsey e Martina Cagossi (1. Premessa. Nuovi scenari del sistema penale statunitense - 2. Le principali cause degli errori giudiziari - 3. Criticità connesse all'utilizzo delle scienze forensi nel processo penale - 4. Il Report della National Academy of Science) - Parte III. Le prove scientifiche nell'accertamento processuale - Capitolo 14. La prova del DNA, di Chiara Fanuele (Sezione I. L'acquisizione dei campioni biologici - 1. Genetica forense e investigazione penale - 2. Le fasi del "procedimento genetico": a) l'attività di "repertazione" eseguita dalla polizia giudiziaria - 3. (Segue): b) l'analisi dei campioni biologici - 4. (Segue): c) il prelievo di tessuti per il test del DNA a fini identificativi: la legge 30 giugno 2009, n. 85 - Sezione II. La conservazione dei dati genetici - 1. L'istituzione di una banca dati nazionale del DNA e l'approvazione del relativo regolamento attuativo - 2. Gli organi e le rispettive funzioni - 3. Il materiale biologico archiviato - 4. La consultazione dei dati - 5. La cancellazione dei dati e la distruzione dei campioni biologici) - Capitolo 15. La prova balistica, di Luigi Giordano (1. La balistica e le sue varie branche - 2. (Segue): La balistica forense - 3. La scena del crimine ed i rilievi della polizia giudiziaria - 4. Gli esami di laboratorio: Gli accertamenti disposti dal pubblico ministero - 5. (Segue): Il contenuto dell'accertamento e le conseguenze sulla natura della consulenza balistica - 6. La perizia balistica - 7. (Segue): La distinzione tra omicidio, suicidio e accidente - 8. La ricostruzione della dinamica del fatto - 9. La classificazione giuridica delle armi - 10. (Segue): Le difficoltà della qualificazione - 11. L'identificazione dell'arma - 12. La banca dati IBIS - 13. La ricerca delle tracce dello sparo - 14. (Segue): La qualificazione dell'attività di ricerca e di esame dei residui dello sparo - 15. L'esaltazione della matricola abrasa) - Capitolo 16. La prova digitale, di Luigi Cuomo (Sezione I. La prova digitale - 1. La prova digitale e l'ambiente informatico - 2. Ispezione e perquisizione informatica - 3. Il sequestro probatorio di risorse e sistemi informatici - 4. Il sequestro preventivo delle pagine web - 5. La copia forense - 6. La ripetibilità delle operazioni - 7. Le intercettazioni telematiche - 8. I dati del traffico telematico - Sezione II. Il rilevamento satellitare - 1. Il funzionamento del sistema GPS - 2. Inquadramento giuridico - 3. L'acquisizione del risultato probatorio - 4. Esigenze di riforma - Sezione III. Il captatore informatico - 1. Il captatore informatico - 2. L'utilizzo del captatore informatico per l'acquisizione di dati - 3. L'utilizzo del captatore informatico per l'esecuzione di intercettazione di conversazioni tra presenti - 4. L'utilizzo del captatore informatico per le videoriprese - 5. Considerazioni conclusive) - Capitolo 17. Neuroscienze e processo penale, di Maria Lucia Di Bitonto (1. Premessa - 2. Neuroscienze e attività del giudice - 3. Neuroscienze e accertamento della capacità del testimone - 4. Neuroscienze e capacità di ricordare i fatti - 5. Neuroscienze e accertamento della capacità dell'imputato - 6. L'accertamento dell'imputabilità - 7. (Segue): Prospettive di riforma) - Capitolo 18. La capacità processuale dell'imputato ed il suo accertamento scientifico in sede giudiziaria, di Paolo Moscarini (Sezione I. L'evoluzione di un istituto - 1. Capacità giuridica penale, capacità di essere imputato e capacità di "stare in giudizio" - 2. Profilo storico-normativo - 3. La capacità processuale dell'imputato come sua idoneità ad un'autodifesa giudiziaria cosciente (art. 70 c.p.p. 1988) - 4. L'incidenza sulla capacità di stare in giudizio della infermità mentale già sussistente tempore delicti (Corte cost., 20 luglio 1992, n. 340) - Sezione II. Il concetto di "capacità processuale" ed il suo "presupposto naturalistico" - 1. Capacità di intendere e di volere ed idoneità a stare in giudizio - 2. La questione delle infermità rilevanti ai fini del giudizio d'imputabilità... - 3. ...e le conclusioni da trarne in ordine all'accertamento della capacità processuale - Sezione III. Gli strumenti giuridici per accertare l'incapacità ex art. 70 c.p.p. - 1. Le condizioni della verifica relativa alla capacità processuale - 2. I mezzi dell'indagine - 3. In particolare, la perizia sull'attitudine psichica all'autodifesa - 4. Il giudice "peritus peritorum" nella valutazione della capacità processuale) - Capitolo 19. Patologia forense, di Cristina Cattaneo (1. Cenni introduttivi - 2. Il patologo forense - 3. Sopralluogo - 4. L'autopsia - 5. Stabilire l'epoca della morte - 6. Capire causa, modalità e dinamica della morte - 7. Stabilire l'identità del cadavere - 8. Conclusioni) - Capitolo 20. Il behavioural screening come ausilio tecnicoscientifico, di Martina Jelovcich (1. La conoscenza giudiziale integrata: nuovi orizzonti - 2. Le tecniche di "validazione" del contributo dichiarativo nell'attuale prassi giudiziaria - 3. L'interpretazione della comunicatività non verbale: valido ausilio od opera pseudoscientifica? - 4. Prove esperte di attendibilità dichiarativa e regole di esclusione probatoria - 5. La libertà dalle autoincriminazioni - 6. Spazi realistici per un uso processuale della science of credibility detection - 7. Il behavioural screening come supporto investigativo - 8. L'osservazione personologica in fase esecutiva) - Capitolo 21. L'analisi delle tracce ematiche quale strumento dell'accertamento processuale, di Gaetano Galluccio Mezio (1. Considerazioni introduttive: prova scientifica e accertamento processuale - 2. La Bloodstain Pattern Analysis: profili definitori e cenni storici - 3. Implicazioni sul regime di ammissione della peculiare natura della BPA - 4. L'analisi delle tracce ematiche nell'esperienza giudiziaria statunitense e italiana - 5. L'ammissibilità della prova fondata sull'analisi delle tracce ematiche - 6. Sforzi d'indagine e criteri di accertamento) - Capitolo 22. Disastri naturali e prova scientifica, di Piero Silvestri (1. I disastri ambientali - 2. La nozione di disastro secondo la Corte costituzionale - 3. Disastri e prova scientifica: il tema - 4. Le morti da amianto ed il contributo del sapere scientifico. La questione del nesso causale - 5. Accertamento causale, responsabilità penale ed epidemiologia - 6. La sussunzione dei fatti di "disastro" nelle fattispecie tradizionali di omicidio e lesioni personali: le difficoltà dell'accertamento causale ed il criterio dell'aumento del rischio - 7. La sentenza "Cozzini" ed il ruolo della scienza epidemiologica - 8. (Segue): La sentenza "Cozzini" sul c.d. effetto acceleratore e sul sapere scientifico - 9. La semplificazione del problema: il riferimento alle concause ed il passaggio dai reati di danno ai reati di pericolo. Il caso "Eternit" - 10. (Segue): La sentenza di primo grado - 11. (Segue): La sentenza di appello - 12. (Segue): La sentenza della Corte di cassazione - 13. I casi "Emergenza rifiuti in Campania" ed "Ilva" (cenni) - questione - 15. La posizione di garanzia e la prevedibilità: l'alluvione del 1999 in Piemonte e il "disastro" di Sarno - 16. Il terremoto di L'Aquila: le sentenze di merito - 16.1. (Segue): L'intervento della Corte di cassazione) |