A ritmo di polska Stampa E-mail

Alberto Bertolotto

A ritmo di polska
La storia della nazionale terza ai mondiali di calcio nel 1974


Alba Edizioni, pagg.160, € 15,00

 

bertotto polska  IL LIBRO – La Nazionale di calcio polacca, che prima del 1974 aveva partecipato soltanto una volta alla rassegna iridata, addirittura nel lontano 1938, chiuse al terzo posto. Una vera e proprio sorpresa, una piacevole scoperta, una ventata d'aria nuova che proveniva dall'Est Europa dopo i fasti della grande Ungheria di Puskás, seconda nella Coppa Rimet del 1954, e della Cecoslovacchia di Novak, seconda nel 1962. Grazie alla saggezza di Górski, le parate di Tomaszewski, la forza di Gorgoń, la classe di Deyna, i dribbling di Gadocha e i gol di Lato la Polonia riuscì a sconfiggere rivali del calibro di Argentina, Italia, Jugoslavia, sino ad arrivare a superare il Brasile campione in carica nella finale valida per il 3° e 4° posto. Un piccolo miracolo. Un risultato che, come sostiene Zbigniew Boniek nella sua prefazione, ispirò una generazione intera di calciatori.
  "Nel calcio – spiega l'Autore nell'Introduzione - mi è sempre piaciuto guardare a Oriente e, inoltre, mi hanno sempre affascinato le storie che vedono Davide battere Golia. Nei campionati mondiali del 1994, oltre all'Italia, rimasi impressionato dalla Bulgaria, una selezione con una stella (Stoichkov) circondata da buoni giocatori che, contro ogni pronostico, riuscì ad arrivare a un passo dalla finale. La Polonia del 1974, per alcuni aspetti, ricorda quella squadra. Ed è anche per questo motivo che ho deciso di scrivere la sua storia."
  Con questo libro Alberto Bertolotto – scrive, nella Prefazione, Zbigniew Boniek (Presidente della Federcalcio polacca, Pzpn) - racconta con precisione e passione il cammino verso la gloria di Grzegorz Lato e i suoi compagni e ciò che la squadra ha rappresentato per i Polacchi. Un'opera che si legge facilmente, che porta a scoprire una formazione diventata leggenda."

  DAL TESTO – "La partita, dal punto di vista tecnico, non offre granché. Entrambe le squadre sono stanche e patiscono il caldo, il ritmo non decolla. Dopo un avvio pressoché privo di occasioni da rete, la prima formazione a rendersi pericolosa è il Brasile, che al 9' con Ademir, servito da Valdomiro, manda alto sopra la traversa. La nazionale di Zagallo controlla il match e la Polonia osserva i rivali. Poi, però, la gara entra nel vivo e prende le tinte biancorosse. Prima Deyna conclude a rete, non inquadrando la porta, poi ci prova Lato ma anche la sua conclusione non inquadra lo specchio della porta, infine è la volta di Szarmach, il cui colpo di testa termina fuori. Si va così alla ripresa, frazione che regala pochi, grandi, spunti esattamente come il primo. Ma, dopo un colpo di testa di Deyna terminato fuori, si accende il Brasile: botta di Valdomiro che Tomaszewski respinge in corner, quindi al 32' arriva l'occasione più ghiotta con Rivelino, il cui bolide colpisce il palo."

  L'AUTORE – Alberto Bertolotto, classe 1984, pordenonese, è giornalista dal 2008. Ama il calcio, le sue maglie da gioco, i Balcani e la Polonia, Paese che racconta nel suo secondo libro. Il primo, "Il sogno blucerchiato", è dedicato alla Sampdoria.

  INDICE DELL'OPERA – Prefazione, di Zbigniew Boniek – Introduzione - Il calcio in Polonia fino al 1970 - L'arrivo di Górski - L'oro ai Giochi Olimpici del 1972 - Le qualificazioni ai mondiali del 1974 - L'impresa di Wembley - Le convocazioni per i mondiali - Il ritiro di Zakopane - Il debutto con l'Argentina - La goleada con Haiti - La sfida con gli azzurri - Un intervallo vivace - La Svezia per la seconda fase - Polonia o Jugoslavia? - La "semifinale" con la Germania Ovest - La terza nazionale al mondo - Angonese, l'arbitro della finalina - Le confessioni di Grzegorz Lato - Le schede dei protagonisti - A tu per tu con Bielanski e Cierpiatka - L'analisi di Marek Koźmiński – Ringraziamenti - Bibliografia