M5s. Come cambia il partito di Grillo |
a cura di Piergiorgio Corbetta
IL LIBRO – I cinquestelle hanno imparato a fare il legislatore, ma anche ad essere sempre pronti con la denuncia facile, il grido quotidiano al complotto (o al golpe), lo striscione esposto in aula, la photo opportunity, la battuta lunga 15 secondi per i giornalisti dei tiggì. La professionalizzazione ha anche un lato negativo. DAL TESTO – "Considerando età e titolo di studio, l'elettorato del partito di Grillo non presenta quel tratti caratteristici che contraddistinguono i sostenitori dei diversi populismi di destra e di sinistra. Certo, la capacità di attrarre i giovani e gli studenti avvicina maggiormente il M5s a partiti quali Syriza e Podemos, mentre lo allontana da formazioni come l'Ukip e il Front National, caratterizzati da una base decisamente meno giovane e contraddistinta da bassi livelli di istruzione. Tuttavia indagini recenti sul partito di estrema destra francese ne sottolineano la progressiva capacità di attrarre gli elettori più giovani, il che spiega l'accresciuta popolarità di Marine Le Pen nell'ultimo periodo tra coloro che hanno tra i 20 e i 30 anni [...]. In ogni caso, la capacità del M5s di richiamare in egual modo anche il consenso delle classi d'età e dei livelli di istruzione intermedi fa del Movimento di Grillo un soggetto più complesso, con spiccati tratti di originalità rispetto agli altri partiti antiestablishment europei, che siano essi di destra o di sinistra." IL CURATORE – Piergiorgio Corbetta è stato professore ordinario di Metodologia della ricerca sociale all'Università di Bologna. INDICE DELL'OPERA - Introduzione, di Mark Gilbert - I. Dai comuni al Parlamento: il Movimento entra nelle istituzioni, di Rinaldo Vignati (1. Le elezioni politiche (febbraio 2013) e l'ingresso in Parlamento - 2. Le elezioni del 2013 e del 2014: il Movimento non «sfonda» - 3. Problemi interni e governo Renzi: il Movimento in difficoltà - 4. Le vicende organizzative: passi di lato e dinastie - 5. Dalle regionali 2015 al referendum costituzionale: un Movimento inarrestabile?) - II. L'andamento elettorale: analisi della «natura» mutevole del Movimento 5 stelle, di Pasquale Colloca e Francesco Marangoni (1. Un quadriennio di appuntamenti elettorali - 2. Lo tsunami del 2013 - 3. Dal 2013 al 2016: il Movimento in un sistema partitico ancora molto «fluido» - 4. I movimenti di voto dietro il Movimento: come si spiega il risultato delle elezioni politiche del 2013 - 5. Le europee 2014: una sconfitta nel «derby»? - 6. Le comunali 2016 e oltre: dal «voto utile di protesta » al consolidamento nelle elezioni di «prim'ordine» - 7. Conclusioni) - III. Dove pesca la rete del Movimento: le basi sociali del suo voto, di Andrea Pedrazzani e Luca Pinto (1. L'affermazione del Movimento nel quadro dell'ascesa del populismo - 2. Da dove arrivano i voti al Movimento - 3. Il profilo politico degli elettori: gli elettorati alternativi e quelli più vicini all'elettorato cinquestelle - 4. L'evoluzione nel tempo: verso un modello di partito «pigliatutti» - 5. Il posizionamento ideologico: «sinistra» o «destra»? - 6. Conclusioni) - IV. Gli elettori del Movimento: atteggiamenti e opinioni, di Luca Comodo e Mattia Forni (1. Le preoccupazioni dei cittadini: l'agenda delle priorità a livello nazionale e locale - 2. La (s)fiducia nelle istituzioni: il disagio della democrazia - 3. Lo scenario competitivo: attrattività e consolidamento - 4. Il rapporto con l'Europa: un euroscetticismo cauto - 5. La difesa dall'immigrazione: economia e identità - 6. I temi etici - 7. Conclusioni) - V. «Chi dice organizzazione dice oligarchia»: cambiamento e contraddizioni della forma organizzativa del Movimento, di Gianluca Passarelli, Filippo Tronconi e Dario Tuorto (1. Dalle masse all'azienda: come si evolvono i partiti - 2. Il «non partito»: l'organizzazione delle origini - 3. Il «party on the ground»: la base del partito - 4. Il «party in public office»: gli eletti - 5. Il «party in central office»: i dirigenti - 6. Le relazioni fra le tre facce del partito: il profilo organizzativo del Movimento oggi - 7. Conclusioni) - VI. La progressiva ibridazione dei repertori comunicativi del Movimento, Lorenzo Mosca e Cristian Vaccari (1. Dal partito online al patrito ibrido - 2. Come comunicano gli eletti del Movimento - 3. Come si informano gli elettori del Movimento - 4. Come partecipano i membri del Movimento - 5. Conclusioni) - Conclusioni. Paradossi, speranze e disillusioni della democrazia digitale in Italia: la lezione del Movimento 5 stelle, di Piergiorgio Corbetta (1. Una stabile presenza - 2. Il populismo: un'ideologia debole - 3. La leadership: il paradosso del populismo - 4. La grande utopia della democrazia digitale - 5. Profilo sociale e ideologico dell'elettore cinquestelle) - Riferimenti bibliografici |