Storia di Brescia. Dalle origini ai giorni nostri |
Giuseppe Fusari
IL LIBRO – Chi visita Brescia per la prima volta (e non è raro perché non è una delle mete preferite dal turismo di massa) rimane stupito nel trovare una città così ricca di storia e di arte. Il destino che negli ultimi duecento anni l'ha legata allo sviluppo industriale ha fatto in modo che nell'immaginario collettivo Brescia fosse considerata una città di ferro, di fabbriche e di commerci. Che questa vocazione risalga alle sue origini è cosa vera: strategicamente collocata al crocevia dei commerci tra nord e sud è diventata presto città di importanza fondamentale per i Romani e, più tardi, per i Veneziani che ne facevano uno degli avamposti della Terraferma. Questo passato importante ha lasciato molte tracce nella città: il sito di Brescia romana e longobarda è tra i più vasti e importanti della penisola; i palazzi e le chiese costruiti nel Rinascimento sulla falsariga di quelli di Venezia e del suo territorio, scandiscono ancora oggi il tessuto urbano che è cresciuto inglobando il passato e reinventandolo. DAL TESTO – "Brescia ha la sua origine scritta nel nome. Fin dall'inizio si identifica con il luogo che, ancora oggi, è il simbolo della città: il colle sul quale svetta bianco il castello, con la torre cilindrica della Mirabella e i bastioni di difesa cresciuti con i secoli e sotto i diversi dominatori. L'AUTORE – Giuseppe Fusari è nato a Brescia nel 1966. Completati gli studi teologici si è laureato in Lettere Moderne, specializzandosi poi in Storia dell'Arte. I suoi interessi si concentrano soprattutto sulla storia e sulla storia dell'arte, particolarmente del Rinascimento e del Barocco. Direttore del Museo Diocesano di Brescia e Accademico dell'Ateneo di Brescia, ha al suo attivo diversi saggi e volumi dedicati alla cultura bresciana, indagata a largo spettro, soprattutto nei fenomeni che hanno influenzato la produzione di opere d'arte e lo sviluppo socio-politico nell'epoca della dominazione veneta. INDICE DELL'OPERA - Presentazione collana – Introduzione - Storia di Brescia - Capitolo I. Madre amata - Capitolo II. "Brixia fidelis" - Capitolo III. La lenta romanizzazione dei Cenomani – Capitolo IV. Preti, militari e santi – Capitolo V. Barbari a scompigliare le carte - Capitolo VI. I Longobardi e la tentazione dell'ignoto - Capitolo VII. All'epoca dei Franchi e oltre: il nuovo assetto - Capitolo VIII. Ogni campanile è repubblica a sé: la nascita del Comune – Capitolo IX. Federico Barbarossa e il braccio di ferro con i Comuni – Capitolo X. Guelfi e Ghibellini l'un contro l'altro armati - Capitolo XI. Berardo Maggi: un vescovo signore di Brescia - Capitolo XII. Brescia contesa - Capitolo XIII. Alla ricerca della pace - Capitolo XIV. Brescia piccola Venezia – Capitolo XV. Volontà di ripresa - Capitolo XVI. Il sacco di Brescia e il ritorno a Venezia - Capitolo XVII. Che fortuna trovare tanti artisti in una sola città - Capitolo XVIII. Tra eresia e riforma cattolica - Capitolo XIX. L'effetto domino del Concilio di Trento – Capitolo XX. Una passeggiata per le vie di Brescia romana all'inizio del Seicento - Capitolo XXI. A peste, fame et bello... - Capitolo XXII. Nobili, monache e banditi - Capitolo XXIII. Verso il secolo nuovo - Capitolo XXIV. Il busto sorridente di Angelo Maria Querini - Capitolo XXV. Essere giovani, belli e ricchi alla fine alla fine del Settecento - Capitolo XXVI. Vecchio e nuovo in sintesi: il Neoclassicismo - Capitolo XXVII. Una Chiesa nuova per una società nuova - Capitolo XXVIII. Austriaci, Carbonari e voglia d'Italia - Capitolo XXIX. Le Dieci giornate del 1849 - Capitolo XXX. Diventare Sabaudi per diventare Italiani - Capitolo XXXI. Fatta l'Italia... Zanardelli e la nuova classe dirigente - Capitolo XXXII. Un'incredibile gioia di vivere - Capitolo XXXIII. Guerra e tirannia: contraddizioni dello stato nuovo - Capitolo XXXIV. Le diverse anime dell'antifascismo bresciano - Capitolo XXXV. Quello che unisce, quello che divide - Capitolo XXXVI. Cattolici oltre la politica - Capitolo XXXVII. Il passaggio stretto: gli anni Settanta - Capitolo XXXVIII. Gli anni terribili dell'incomprensione - Capitolo XXXIX. Il nuovo spazio urbano per la città che cambia - Capitolo XL. Voglia di progettare il futuro - Capitolo XLI. Dal bisogno alla bellezza |