Transatlantici tra le due guerre Stampa E-mail

Maurizio Eliseo, William H. Miller

Transatlantici tra le due guerre
L'epoca d'oro delle navi di linea


Hoepli Editore, pagg. X-214, € 39,90

 

eliseo transatlantici  IL LIBRO – Il transatlantico è senz'altro una delle creazioni più paradigmatiche della storia moderna e in particolare del XX secolo. Pur nata, infatti, nell'Ottocento, la grande nave passeggeri conobbe l'apice della sua evoluzione nel secolo appena concluso e, in particolare, il periodo fra le due guerre mondiali, al quale è dedicato questo volume, è considerato dagli storici l'epoca d'oro delle unità di linea. La rotta più famosa, che vide protagoniste le navi più prestigiose in termini di dimensioni, lusso e velocità, è sempre stata quella tra i principali porti europei e New York. L'aggettivo transatlantico, riferito in origine ai piroscafi che attraversavano appunto l'oceano Atlantico tra Vecchio e Nuovo Mondo, divenne il sostantivo per indicare queste unità: l'immaginario collettivo avrebbe poi associato il termine alla grande nave di linea, indipendentemente dalla rotta percorsa.
  Anche in questo libro il termine transatlantico è stato utilizzato nella sua accezione più ampia e le oltre cento unità presentate sono una selezione rappresentativa delle circa seimila navi di linea intercontinentali che prestarono servizio in tutto il mondo tra il 1918 e il 1940.
  Le immagini di questi bastimenti, presentati in ordine cronologico, sono la principale chiave di lettura del volume; al di là dei transatlantici più famosi, che non potevano essere omessi, le unità 'minori' sono state spesso scelte sulla base dell'interesse storico ma anche della qualità delle fotografie disponibili. Si rende dunque omaggio indiretto ai molti fotografi di attualità o industriali dell'epoca per i quali riprendere 'la nave' e il suo mondo era una consuetudine, ma anche una specializzazione. Le immagini, ove non indicato diversamente, provengono dalla collezione di Frank Cronican, il quale, fra gli anni Trenta e gli anni Sessanta, raccolse e catalogò questo materiale ottenendolo direttamente dalle compagnie di navigazione di tutto il mondo che avevano un ufficio a New York, dove egli risiedeva. Dopo vari passaggi di proprietà in seguito alla scomparsa di Cronican, un nucleo significativo della sua raccolta, fra cui è stato selezionato il materiale illustrativo per questa opera, fa ora parte della collezione di Maurizio Eliseo.

  DAL TESTO – "L'epoca fra i due conflitti mondiali, in cui il transatlantico regna incontrastato come mezzo di trasporto sulla lunga distanza, è anche quella in cui si condensano alcune delle dinamiche più significative del XX secolo. Tra gli avvenimenti di natura sociale, politica ed economica che caratterizzano questo breve ma intenso lasso di tempo, e la nave di linea vi è un legame inscindibile.
  "Ecco per esempio, con la fine del primo conflitto mondiale, la necessità di rimpatriare migliaia di soldati nord americani, mentre riprendono massicciamente i flussi migratori dei ceti più poveri che fuggono dall'Europa, distrutta e stremata dalla Grande Guerra. Gli Stati Uniti però, che fino al 1914 avevano assorbito il maggior numero di emigranti europei, nel 1919 chiudono virtualmente le frontiere ai nuovi ingressi. Il transatlantico si trasforma di conseguenza. Prima era una cattedrale dei mari, lussuosa e veloce (basti citare ad esempio il Titanic del 1912) che trasporta però segregati nel suo ventre (ben nascosti agli occhi dei ricchi e dell'opinione pubblica) migliaia di emigranti, suo carico più redditizio; nel primo dopoguerra le navi in linea con New York non sfiorano nemmeno lontanamente la 'grandeur' dei loro predecessori. Molto più piccole, più economiche e flessibili nella gestione, portano principalmente passeggeri di classe in cabina, con un numero contenuto di posti in terza classe. Aumenta invece il flusso inverso: molti soldati americani che hanno combattuto in Europa faranno ritorno da turisti con conoscenti e amici nel Vecchio Continente, dando vita a un nuovo stereotipo di passeggero, il quale viaggia per diletto e non per necessità; il viaggio deve essere divertente, il clima rigido e compassato e i formalismi della classe di lusso non gli si addicono (e oltretutto non potrebbe permettersela), ma di certo non vuole viaggiare da emigrante in terza classe. Nasce così la classe turistica, che si pone in maniera equilibrata fra prima e terza classe, stemperandone le differenze, permettendo in molti casi una certa intercambiabilità delle cabine."

  GLI AUTORI – Maurizio Eliseo, nato a Novara, ha lavorato con le principali società di navigazione di tutto il mondo nella progettazione, costruzione e gestione di grandi navi passeggeri, incluso il supertransatlantico "Queen Mary 2", di cui ha curato in cantiere l'allestimento delle sale pubbliche per conto della Cunard Line. Nel 2002 la Steamship Historical Society of America gli ha conferito un premio internazionale per il suo libro "Transatlantici. Storia delle grandi navi passeggeri italiane", scritto insieme con Paolo Piccione (Genova, 2002), giudicata la migliore opera di storia navale dell'anno. La sua collezione di fotografie, libri, opuscoli e documenti sulle navi passeggeri italiane è una delle maggiori al mondo e molti dei suoi modelli di transatlantici sono ammirabili dal pubblico in mostre ed esposizioni. È inoltre autore di numerosi libri, in italiano e in inglese, dedicati alle navi passeggeri. Per Hoepli ha pubblicato "Andrea Doria. Centouno viaggi" (2006) e, con Simone Baldini, "Michelangelo e Raffaello. La fine di un'epoca" (2010).
  William H. Miller è nato a Hoboken, un tempo porto estremamente attivo del New Jersey affacciato sull'Hudson sul lato opposto di New York, da dove si potevano ammirare i grandi transatlantici che risalivano il fiume diretti ai piers di Manhattan. Considerato uno dei massimi esperti internazionali di navi passeggeri, Miller ha al suo attivo oltre sessanta volumi sull'argomento, duemila articoli e numerosi documentari televisivi. Trascorre una gran parte dell'anno a bordo di navi da crociera in tutto il mondo, intrattenendo i passeggeri con conferenze dedicate alla storia delle navi di un tempo. Curatore aggiunto del museo navale di New York, il South Street Seaport Museum, "Mr Ocean Liners", soprannome con il quale è diventato noto in tutto il mondo, è stato nominato Outstanding American Maritime Scholar nel 1994. Alla sua figura è stato dedicato un documentario nel 2010.

  INDICE DELL'OPERA – Introduzione – Ringraziamenti - Glorie del passato - Le prime navi del dopoguerra - Una nuova generazione - Gli anni Trenta - Un'altra guerra – Postfazione - Schede delle navi - Dati statistici – Bibliografia – Filmografia - Indice delle navi