Vittorio Schiraldi
La razza superiore Alle origini del razzismo che divide l'Europa
BookMe, pagg.471, € 16,90
IL LIBRO – Sapevate che in America all'inizio del Novecento migliaia di donne provenienti dai Paesi dell'Est europeo furono sterilizzate per timore che i loro figli potessero inquinare la razza pura americana? E che quelle leggi, definite di "igiene razziale", avrebbero ispirato le persecuzioni contro gli ebrei e altre minoranze più tardi promosse da Hitler in Germania? Siete a conoscenza delle orribili torture che i soldati della Force Publique olandese infliggevano agli indigeni congolesi adibiti alla raccolta del caucciù ogni volta che i risultati delle loro fatiche venivano giudicati deludenti? Questi e altri episodi storici si intrecciano alle vicende dei protagonisti della nuova opera di Schiraldi, in un coinvolgente e illuminante viaggio narrativo alle origini del razzismo che oggi divide l'Europa e anima la politica anti immigrazione di Donald Trump. Un romanzo di straordinaria attualità, nel quale si riaffacciano alcuni dei personaggi già conosciuti e amati dai lettori di "Per soldi o per amore". Con "La razza superiore" Schiraldi rievoca il contesto in cui nacque e si sviluppò il concetto stesso di White Supremacy, la "supremazia bianca" teorizzata in Inghilterra e in Francia, poi radicatasi in America e esplosa nella Germania di Hitler, apologeta della razza ariana. Dal racconto delle barbarie compiute dai colonizzatori belgi sugli indigeni del Congo alle toccanti vicende di alcuni personaggi imbarcati sul Titanic, la tragedia e la violenza prendono corpo negli indimenticabili personaggi del nuovo romanzo di Vittorio Schiraldi.
DAL TESTO – "«Hai mai sentito parlare del conte Gobineau?» disse. "«Mai sentito» confessò Ellen, interrogando con lo sguardo suo padre che sembrava mostrare pari sorpresa. "«Il conte Joseph Arthur de Gobineau, un mio connazionale di grande rinomanza, ha scritto un saggio, dedicato a quella che lui chiama l'ineguaglianza delle razze umane, nel quale delinea i criteri per giudicare la superiorità di una razza sull'altra. Il bello è superiore, il brutto è inferiore». "«E chi sarebbe il bello? Oltre a te e a mio padre, naturalmente». "«Guardati intorno, Ellen. Per gli europei, per essere belli bisogna anzitutto essere bianchi, se poi si è biondi con gli occhi azzurri tanto meglio, allora si è maggiormente belli. Il muso nero o giallo o l'ebreo sono brutti per definizione. In questo modo Gobineau afferma che solo la razza bianca, che deriverebbe da un capostipite di nome Ario, possiede i requisiti per essere considerata superiore. Le altre razze, quella semita e quella mongola, camita e nera, sono inferiori»."
L'AUTORE – Vittorio Schiraldi è l'autore del bestseller "Baciamo le mani" (1973), da cui lui stesso ha tratto, sceneggiato e diretto l'omonimo film, e, tra gli altri, dei romanzi "Sii bella, sii triste" (1974), "Famiglie" (1981), "La ma a dagli occhi blu" (1985), "Weekend a Waterloo" (1989). Nella sua lunga carriera di giornalista, sceneggiatore, autore teatrale e televisivo, regista cinematografico e conduttore radiofonico, ha vinto il premio Flaiano per il teatro nel 1996 con "Un uomo inutile" e ha condotto su Radiorai i programmi "Un altro giorno" e "L'uomo della notte". Con BookMe ha già pubblicato "Per soldi o per amore" (2014) e "Ospite indesiderato" (2015). |