Angeli dalla faccia sporca |
Roberto Barbolini
IL LIBRO – Come un vasto tesoro di novità e riscoperte, private memorie e indimenticabili eroi romanzeschi, si schiude la biblioteca di un autore coltissimo e lieve, ironico e raffinato, capace di apprezzare la cifra del classico proprio dove l'illusoria cortina del genere sembrerebbe appannarla. L'inarrivabile Hammett, il grandissimo Chandler, il nero di rabbia Chester Himes. I maestri del giallo moderno, accanto agli immancabili precursori Conan Doyle e Poe, alla valorosa schiera degli emuli e alla discutibile fiumana degli epigoni. Quindi Stevenson, Salgari e Verne, ma anche Charles Williams e Tolkien, e Dracula a braccetto con Don Giovanni, insieme a un ventaglio di considerazioni sul doppio, il fantastico, lo sguardo estasiato del puer, il cannibalismo e l'autofagia rituale in letteratura. Fino all'elogio del comico, alla bicicletta rigorosamente scassata di Giovannino Guareschi, alla lacerante poesia di Antonio Delfini e all'indicazione di una via irregolare e autorevole che sappia osteggiare il cupo dominio delle divinità mercantili e rinnovare la tradizione nel ribollente crogiolo dei linguaggi attuali. Così che la Bellezza, insinuatasi quasi per sbaglio tra la babelica folla dei funerali di Pavarotti, spintonando tra kitsch e sublime, opera e rock, torni a mostrarsi con quella maschera d'angelo «che sapeva di fango e di tango, di bassifondi e coltelli, di sudore e di stelle» affibbiata con una battuta, oltre mezzo secolo fa, a tre vecchi campioni di calcio argentini. Sivori, Maschio e Angelillo, per chi non li voglia scordare. DAL TESTO – "Già: ma dov' è finita la grandezza? Perché il bello, che pure (lo ribadisco, nonnina cara!) è bello in quanto bello e non solo perché piace, non possiede certo l'esclusiva della megalofrosyne, ovvero quella capacità di dar corso a grandi sentimenti, di esprimere passioni larger than life, anticamente raccomandata dall'Anonimo del Sublime, che invece troviamo così spesso mescolata alle frattaglie della letteratura pulp e dei b-movie. È un bel problema: c'è più sublimità, per quanto degradata, nell'entusiasmo con cui Ed Wood, "il peggior regista di tutti i tempi", montava i suoi horror fantascientifici da quattro soldi, che in qualsiasi proclama volontaristico sul ritorno della Bellezza. È quasi commovente, nel film ironico e appassionato che gli ha dedicato Tim Burton, assistere al dialogo fra Ed Wood e il suo mito Orson Welles, che lo esorta a non tradire i propri sogni per le pressioni della committenza. Proprio come aveva fatto lo stesso Welles mantenendo il completo controllo autoriale sulla realizzazione di Quarto potere. Che cosa importa se Ed Wood applica il verbo di Welles a prodotti di scarto? Sul piano della libertà artistica, l'"estetica del brutto" non vanta diritti inferiori a quella del bello." L'AUTORE – Roberto Barbolini (Formigine, 1951) è narratore e saggista. Giornalista culturale di lungo corso, si è occupato di teatro, di letteratura fantastica e di poesia erotica. Al poliziesco ha dedicato numerosi saggi, tra cui "Stephen King contro il Gruppo 63" (1999), finalista al premio Viareggio, e la prefazione ai "Romanzi e racconti" di Dashiell Hammett (2003) per i Meridiani Mondadori. Tra i suoi romanzi: "Il punteggio di Vienna" (1995), "Piccola città bastardo posto" (1998), "Ricette di famiglia" (2011) e "L'uovo di colombo" (2014). INDICE DELL'OPERA - Ouverture. Meglio fare gli indiani - Parte prima - Tra il pozzo e il pendolo. De profundis per il noir - Hammett: mai mollare la presa - Chandler scrittore cannibale – Il cannibale cannibalizzato. Raymond Chandler tra Arpino, Soriano & Co. - Himes, nero di rabbia - Anche il detective è figlio di Caino - Le vie del giallo non sono infinite (Ma quelle del noir non sono finite) - Parte seconda - L'inchiostro e le rose. Sulla Pietra di luna di Wilkie Collins - Tusitala e il suo Doppio – Doppia coppia a poker dell'apocrifo. Lo strano caso del Dr Estleman e Mr Loren - Il fischio di Dracula - Capitan Salgari e gli hacker della Malesia - Il "Bateau ivre" del capitano Nemo - L'acaro di Solimano - Charles Williams versus J.R.R.Tolkien - Parte terza (Intermezzo comico) - La bicicletta di Giovannino. Ovvero: Guareschi scrittore d'avanguardia - Il riso e l'errore. Postilla sul comico, ossia su me stesso - Parte quarta - Non si può rifare Beethoven. Tre o quattro cose sullo scrivere romanzi (e una sullo scrivere racconti) - Dieci regole per un uso personale della bellezza - Adesso che non c'è più Pavarotti - Angeli dalla faccia sporca - Notizia sui testi |