Storia di una passione politica Stampa E-mail

Tina Anselmi
con Anna Vinci

Storia di una passione politica
L'autobiografia
Prefazione di Dacia Maraini


Sperling & Kupfer, pagg.160, € 17,00

 

anselmi passione  IL LIBRO – Tina Anselmi ripercorre i momenti più significativi del suo percorso politico, riflettendo sugli ideali che lo hanno ispirato, sul ruolo dei cattolici, sulla centralità delle istituzioni: una testimonianza nella quale riaffiorano le qualità morali della parlamentare che ha legato il suo nome alle battaglie per la giustizia sociale e l'emancipazione femminile.
  Il suo racconto autobiografico, elaborato da Anna Vinci a partire da una lunga intervista, prende le mosse dall'esperienza di staffetta partigiana che porterà la Anselmi a maturare l'interesse per l'attività politica. Nel dopoguerra Tina Anselmi partecipa in prima persona, dall'interno della Democrazia Cristiana e del sindacato, alla ricostruzione delle istituzioni, formandosi nel confronto con personaggi quali Dossetti, De Gasperi, Pertini, Di Vittorio, Togliatti. E soprattutto con l'insegnamento di Aldo Moro, del quale è allieva e amica. Il rapimento e l'assassinio dello statista rappresentano una prova drammatica per lei, chiamata a fare da tramite fra la famiglia e il partito, che ha scelto di non trattare con i terroristi per la salvezza del suo leader. Eppure non si tira indietro, e con lo stesso senso di responsabilità, nel 1981, accetta la presidenza della Commissione parlamentare di inchiesta sulla loggia massonica P2, compito che le costerà intimidazioni e minacce. In questo libro Tina Anselmi ripercorre i momenti più significativi del suo percorso politico, riflettendo sugli ideali che lo hanno ispirato, sul ruolo dei cattolici, sulla centralità delle istituzioni: una testimonianza nella quale riaffiorano le qualità morali della parlamentare che ha legato il suo nome alle battaglie per la giustizia sociale e l'emancipazione femminile. Una lezione appassionata e autorevole che invita a riscoprire la bellezza di una politica al servizio dell'uomo.

  DAL TESTO – "Che cos'è la vecchiaia? Non è fuori della nostra umanità, una condizione che ci impedisce qualunque accrescimento personale. E quindi non è una deficienza di per sé, un limite. L'importante è che si possa continuare a dare, a realizzare qualcosa, e che con gli altri ci sia la fiducia reciproca. Quando si continua a camminare insieme, mi dico sempre, allora tutto cambia. Spesso, certo, da vecchi si cammina da soli. E poi capita che ci rimproverino di ricordare solo il passato più remoto o di parlare a voce alta, a noi stessi, o con chi non c'è più. È perché torniamo indietro al tempo in cui, appunto, si avanzava insieme. E quando si procede dandosi la mano, le mani non sono mai sporche. È una cosa che ho già detto."

  LA CURATRICE – Anna Vinci è nata a Roma, dove vive. Ha lavorato per la Rai, come autrice e conduttrice di trasmissioni radiofoniche quali "Sala F", "Radiodue 3131", "I giorni". In televisione si è occupata in modo particolare di libri, intervistando, come inviata di Unomattina, i maggiori scrittori contemporanei. È autrice di alcuni romanzi, tra i quali "Restituta del porto" (2002), "Marta dei vocabolari" (2002), "Il signore del sorriso" (2003). Ha pubblicato inoltre i saggi "La P2 nei diari segreti di Tina Anselmi" (2011) e "Gaspare Mutolo, la mafia non lascia tempo" (2013). Sulla vita di Tina Anselmi, di cui è biografa, ha realizzato vari documentari dei quali l'ultimo, per Rai Storia, nel 2016, dal titolo "La grazia della normalità".

  INDICE DELL'OPERA – Prefazione, di Dacia Maraini – Capitoli 1-30