La mediocrazia |
Alain Deneault
IL LIBRO – «Non c'è stata nessuna presa della Bastiglia, niente di paragonabile all'incendio del Reichstag, e l'incrociatore Aurora non ha ancora sparato un solo colpo di cannone. Eppure di fatto l'assalto è avvenuto, ed è stato coronato dal successo: i mediocri hanno preso il potere». DAL TESTO – "La mediocrazia designa dunque un ordine mediocre innalzato a modello. In tal senso, lo scrittore russo Aleksandr Zinov'ev ha descritto gli aspetti generali del regime sovietico con termini che lo rendono simile alle nostre democrazie liberali. «Chi se la cava è l'individuo più mediocre» ed «è la mediocrità che paga», constata il personaggio dell'Imbrattatele in Cime abissali, il romanzo satirico pubblicato clandestinamente nel 1976. I suoi teoremi: «Io parlo della mediocrità come di una media generale. E non si tratta del successo nel lavoro, ma del successo sociale. Sono cose molto diverse. [... ] Se uno stabilimento si mette a funzionare meglio degli altri, attira inevitabilmente l'attenzione. Se viene ufficialmente confermato in quel ruolo, non ci mette molto a diventare un'apparenza ingannevole o un modello sperimentale pilota, che a sua volta finisce per degenerare in un'apparenza sperimentale mediocre». Ne consegue un'imitazione del lavoro che produce un'illusione di risultato. L'inganno assurge al rango di valore in sé. La mediocrazia porta così ognuno a subordinare qualunque decisione a modelli arbitrari promossi da precise autorità. Tra i sintomi riscontrabili oggigiorno: un politico che spiega ai suoi elettori il dovere di sottostare al volere degli azionisti di Wall Street; un professore che giudica «troppo teorico e troppo scientifico» il lavoro di uno studente che, presentato con PowerPoint, va oltre le premesse sollevate; una produttrice cinematografica che insiste perché una celebrità «dia lustro» a un documentario con il quale non c'entra nulla; un esperto che snocciola dati sull'irragionevole crescita economica al fine di posizionarsi dalla parte della «razionalità»." L'AUTORE – Alain Deneault è un docente e filosofo canadese. Ha scritto saggi sulle politiche governative, sui paradisi fiscali e sulla crisi del pensiero critico. Insegna Scienze Politiche presso l'Università di Montréal e collabora con la rivista "Liberté". INDICE DELL'OPERA - Prefazione. Politica dell'estremo centro - Introduzione. La mediocrazia - Capitolo 1. Il «sapere» e la competenza (Perdersi d'animo - Scienziati fabbricanti di opinioni - È piatto: è scientifico - Una scrittura fallimentare - Intellettuali di levatura molto modesta - «Stare al gioco» - I perdenti - Effetti perversi - La salvezza: lo scrittore disoccupato, l'insegnante precario e il maestro ignorante) - Capitolo 2. Il commercio e la finanza (L'economia stupida - Esperti di rinforzo - Malato di soldi – L'economia avida - Il tele-saccheggio - Ritratto del colono - Sindacati in lotta contro i loro compagni nel mondo) - Capitolo 3. Cultura e civiltà (Il parere della gente ricca e famosa - Il capitale culturale - L'artista non conta - Ritratto dell'artista come assistente sociale - Un rapporto disconnesso dalla realtà – L'arte «sovversiva» - Una visione del mondo fatta di cartone) - Capitolo 4. La rivoluzione: rovesciare ciò che nuoce alla cosa comune (Co-rompere) – Ringraziamenti - Bibliografia |