Il senso della lotta |
Nicola Ravera Rafele
IL LIBRO – Nei giorni dispari della settimana Tommaso va a correre. Allena il fiato, svuota la mente. A trentasette anni ha un contratto a tempo nella redazione romana del "Corriere della Sera", una fidanzata esigente, e una zia, Diana, della consistenza di una quercia, che l'ha cresciuto da quando, nel 1983, suo padre l'ha lasciato lì, davanti a casa, prima di scomparire nel nulla, nel bel mezzo di un temporale estivo. Già, perché i suoi genitori, Michele Musso e Alice Rosato, da quelle poche informazioni che ha, sono morti in un incidente, ed erano terroristi. DAL TESTO – "Dopo nove ore di viaggio arrivano in un paesino sui Pirenei. Mancano pochi chilometri al confine con la Spagna. Ad accoglierli ci sono tre baschi che sembrano contadini piemontesi. Hanno mani grandi e spalle quadrate, facce scavate, sorrisi allegri gialli di tartaro. Uno di loro, che si chiama Txiki, quasi le stacca un braccio quando le stringe la mano. Parlano francese. La chiamano solo "compagna", in italiano. Michele è molto serio, silenzioso. Discute con il più vecchio dei tre, e intanto bevono vino a turno da una specie di brocca con un lungo becco. Alice lo guarda da lontano. La strategia è roba da uomini, Michele glielo ha fatto capire chiaramente. L'AUTORE – Nicola Ravera Rafele (Roma, 1979) ha esordito a 15 anni con "Infatti purtroppo. Diario di un quindicenne perplesso". Nel 2014 ha pubblicato "Ultimo Requiem", con Mimmo Rafele. INDICE DELL'OPERA – Prima parte. Roma – Seconda parte. Parigi – Terza parte. Pouillac – Quarta parte. Milano - Epilogo |